GARA AL MEZZODI: LUCARELLI SI, MEZZADRI NO, MARINO BOH
Pareri contrastanti sul mezzogiorno di fuoco di domani al Tardini: il calciatore si piega ai voleri delle Tv, l’editorialista è contrario e al tecnico non sembra interessare più di tantoIl quasi inedito appuntamento con il mezzogiorno di fuoco di domani al Tardini è stato oggetto, nelle ultime ore, di diverse prese di posizione: il calciatore Alessandro Lucarelli, sembrerebbe accettare, mica tanto obtorto collo poi, l’innaturale fischio d’avvio del match con la Roma. Così riporta il suo pensiero il quotidiano Informazione di Parma, nel titolo del servizio firmato da Matteo Billi: “Giocare alle 12,30? Non è una tragedia: chi mette i soldi può decidere.” Così il responsabile della pagina sportiva del quotidiano espressione del Gruppo Spallanzani, riporta le parole del Fratello d’Arte: “Le televisioni danno i soldi e quindi hanno diritto di scegliere l’ora in cui farci giocare.” Opinabile. La “vulgata” del pensiero di A.Lucarelli sulla Gazzetta di Parma (che preferisce titolare “Occhio a Borriello”) è a cura di Paolo “Candido” Grossi: “No, non è che mi piaccia particolarmente questo orario. Però la Tv sta finanziando il calcio e richiede questa frammentazione delle partite ci dobbiamo adeguare. In fin dei conti ci sono cose peggiori di una partita all’ora di pranzo. E’ un sacrificio che si può fare.”
Achille Mezzadri, direttore responsabile del giornal-blog pramznanblog.com ha dedicato alla vicenda un suo Editorialino (clicca qui per leggerlo integralmente) in cui afferma tra l’altro: “Esigenze televisive. Come dire: non ha importanza che i parmigiani a quell’ora desiderino radunarsi in famiglia a magnär anolén e picaja. È molto più importante che l’orario possa andar bene, che so, a Sky, o a Dahlia, o a Mediaset Premium o a diavolo chi volete voi. Così possono godersi la partita comodamente i colombiani, i cinesi, i figiani, i neozelandesi, perfino gli abitanti di Andorra.” E poi plaude alla protesta dei Boys del Panino contro lo Spezzatino: “Tutti quella della Nord (ma Majo suggerisce saggiamente di estendere l’invito a tutti i “fedeli” crociati) a mangiare un panino nello stesso preciso istante, all’ingresso delle squadre in campo. Effettaccio televisivo. Già c’è da immaginare le telecamere puntate: Rai, Sky, Mediaset Premium, Dahlia, Tv Parma, TeleDucato… E vai. Perché Sanremo è Sanremo, ma anche un pramzàn è un pramzàn. E sa distinguersi sempre dalla pazza folla. Bravi Boys 1977 e viva il Parma, sempre. A tutte le ore.”
Da tutto questo clamore, civilissima e simpaticissima iniziativa dei Boys inclusa, sembra estraniarsi l’allenatore Pasquale Marino, che 24 ore prima dell’evento ha risposto così a Matteo Scipioni della Gazzetta di Parma che lo interrogava al riguardo durante la conferenza stampa di oggi al Centro Sportivo di Collecchio: “Ognuno fa quello che si sente di fare. Non mi sento di esprimere giudizi in tal senso.” In realtà poco prima aveva espresso un giudizio molto simile a quello del suo calciatore Alessandro Lucarelli il giorno prima: “E’ inusuale, noi siamo metodici, siamo abituati sempre a fare le stesse cose e certamente non è nelle nostre abitudini, per cui ci deve essere qualche adattamento, però per queste esigenze televisive dobbiamo accettare questo. Va bene così, non è che casca il mondo, non è che giochiamo sempre alle 12 e mezza, può capitare alcune volte, nell’arco di un anno. Va bene così.” Amen (gmajo)