CUORE ALLEGRO IL CIEL L’AIUTA
Il sorriso di “Bazguale” durante la conferenza di oggi meriterebbe di essere stampato su una t-shirt di Boni…
Da alcune settimane a questa parte abbiamo abituato i nostri più fedeli lettori del sabato ad una sorta di feuilleton che prende ironico spunto dai bonari duelli verbali in sala stampa il dì della vigilia tra i due Mister, quello in carica, Pasquale Marino e quello ombra, Mattia Fontana, giornalista di Eurosport. Finora avevo raccontato le loro gesta solo per interposta persona, o meglio, per interposta registrazione, dal momento che ascoltavo l’audio inviato dal nostro preziosissimo Jonathan Belletti: stavolta, invece, sono testimone diretto dei dietro le quinte di Collecchio. Fontana, nel giro cadenzato delle voci (come da regola non scritta, ma attuata, due domande a testa, due, previa presentazione di nome e testata, con unica eccezione Sandro Piovani, del resto inconfondibile) è l’ultimo ad intervenire…
(Continua all’interno)
Male, Fontana. Anche stavolta devo redarguirti: non lo sai che da decenni è mio il compito di chiudere le conferenze con l’ultima domanda? E sì, una volta ero famoso per la pregunta finale, ma poi di acqua ne è passata sotto i ponti: certo che oggi avrebbero potuto anche farmela fare… Ma come dice Jonathan la responsabilità è solo mia che non ho manifestato il desiderio brandendo il microfono da Mattia, prima che lo prendesse Mario Robusti, il web cameraman, che ha il compito di aprire e chiudere il rito, da quando il captatore di voci deve passare da un giornalista all’altro, per fare sentire le domande – e non solo le risposte – ai fruitori della
webtv aziendale. E così “Bazguale” avrà pensato che anziché essere un cronista di antico pelo io fossi solo un fotografo: del resto dopo molteplici scatti (vigliacco me ne fosse venuto uno buono, difficile accadesse stando proprio contro luce, del resto se no non potrei farmi rimbrottare dal maestro Franco Saccò di Archimmagine, e poi il divanetto sotto la parete spoglia che sta per essere vestita dal poster della Nord è così comodo…) egli, rivolgendosi a me con sottile ironia, me ne ha chiesto ancora un altro… Stavolta non ci sono stati battibecchi tattici tra gli allenatori: che sia il fair play tra colleghi. Solo una correzione si
è permesso quello vero, a proposito dello schieramento tattico Candreva-Giovinco-Marques utilizzato, secondo Fontana soltanto a Napoli: “Veramente un tempo anche a Lecce, ma poi Giovinco si era fatto male”… “Vero”, ammette Mister Ombra. “Grazie”, gli dice quello in carica tra il buon umore generale della sala. Ma prima di Fontana era stato proprio il nostro Jonathan Belletti, a strappargli due sorrisi di fila, all’inizio delle due risposte alle due domande, sorrisi meritevoli – se io non fossi un fotografo scarso – di finire immortalati sulle celebri T-Shirt del suo collega (di Jonathan) Enrico Boni, di Radio Bruno. JB gli aveva chiesto, in sostanza, quale doveva essere la partita tattica ideale (non far ragionare gli
avversari) e se avesse dei minuti preferiti nei quali segnare. “Dobbiamo scegliere anche la parte in cui sbloccare la partita? E’ dura – gli ha risposto sorridendo di gusto Marino – Sbloccare la partita è importante, pure al primo minuto, anche se poi si soffre. Se sblocchiamo la partita dobbiamo comunque continuare a giocare.” A chi (Piovani) ha osservato che ha ritrovato il buonumore, il tecnico siciliano ha precisato: “Quello non lo abbiamo mai perso, ci sono anche cose peggiori di non riuscire a fare qualche risultato.” Insomma, Cuore Allegro il Ciel l’aiuta… (gmajo)
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