IL CASMS E I GEMELLAGGI
Dopo il precedente di Parma-Sampdoria piovono a raffica i provvedimenti con veti per le tifoserie amiche: ripicca ministeriale per i non tesserati?
Ci ripromettiamo di chiederlo direttamente al ministro Maroni, se riusciremo a parlargli, magari lunedì pomeriggio (29 novembre) quando sarà di nuovo nella nostra città per il quinto tavolo della “Carta di Parma”, ma la nuova pioggia di provvedimenti con limitazioni territoriali di vendita dei biglietti per gare tra squadre le cui tifoserie sono gemellate (dopo il clamoroso precedente di Parma-Sampdoria) ci paiono sempre di più, come avevamo già teorizzato, una sorta di autolesionistica ripicca verso coloro che non hanno voluto sottoscrivere la tessera del tifoso. Va specificato, infatti, che queste limitazioni vanno a colpire solo ed unicamente coloro che hanno preferito non sottoscrivere la discussa card maroniana. Tutti gli altri sono esentati da ogni tipo limitazione, se no domani a San Siro non potrebbero essere presenti minimo 200 tifosi crociati nel settore ospiti al terzo anello (il dato numerico è aggiornato a ieri sera, ed è stato raccolto da settorecrociatoparma.it).
(segue all’interno)
Magari corriamo il rischio di passare per dei professorini nel rimarcarlo, ma continuiamo a notare una certa leggerezza, una certa superficialità – sia sulla stampa, sia sul web – con il fioccare di mille luoghi comuni e tante inesattezze. Ieri, al nostro microfono, Corradone Marvasi, ad esempio, sosteneva che: “Con queste decisioni a prenderci male sono gli sportivi veri, per colpa di poche mele marce o qualche imbecille”. Già abbiamo confutato la tesi: gli sportivi veri, per colpa delle
mele marce o qualche imbecille (che il sistema Parma, visto che qui è più facile che da altre parti, dovrebbe isolare, e non colpevolmente coprire, nel buon nome della parmigianità, buon nome che – dovrebbero rendersi conto – è rovinato da inqualificabili gesta tipo quelle di Levico quest’estate, nell’amichevole con la Spal) ci prendono male per tutte le rotture di scatole burocratiche che hanno, per tutte le complicazioni, ma non certo
per il veto ad assistere a qualche gara, dal momento che i tesserati possono andare ovunque, senza limitazioni di sorta. Domani a San Siro non entreranno al massimo alcune decine di persone (non credo siano più di 200) cioè quelle che hanno scelto “di non farsi schedare” . Tutti gli altri – e stando ai dati del Ministero – a Parma sono 10.371, possono regolarmente entrare. In sintesi: Parma-Sampdoria ed Inter-Parma non sono negate alla intera tifoseria parmigiana, come può sembrare leggendo i vari commenti seguiti ai provvedimenti restrittivi, ma solo ad una ristretta minoranza di essa. Il settore ospiti, domani,
non sarà desolatamente vuoto come si legge in una breve di stamani sulla Gazzetta di Parma, bensì con minimo 200 persone, che hanno acquistato il ticket per il settore ospiti. Le difficoltà – come riportato ieri da Settore Crociato in prima battuta e da noi di stadiotardini.com in seconda – erano per coloro che, pur dotati di tessera, non riuscivano ad acquistare tagliandi per gli altri ordini di posto (più confortevoli o con un miglior rapporto qualità/prezzo, rispetto allo scomodo III anello del Meazza), dal momento che la banca che avrebbe dovuto venderli negava questa possibilità per una erronea circolare ricevuta, la quale, contro le disposizioni vigenti, disponeva che gli operatori vendessero i biglietti solo ai possessori della Tessera “Siamo Noi” dell’Inter, ma non a chi mostrava la YBlu del Parma. Grazie all’interessamento dei servizi generali del Parma si è posto rimedio con la possibilità di acquisto di questi biglietti (per gli altri ordini di posto) domani mattina, domenica, quando, invece, sempre in ossequio alla Legge, non saranno venduti quelli del Settore Ospiti.
Biglietti, però, che in parte sono già stati venduti, e quindi non sarà desolatamente vuoto. Una volta il capo dei servizi sportivi della Gazzetta di Parma Gian Franco Bellè ripeteva ai suoi sottoposti: “Esattezza, esattezza, esattezza…”. Ma il discorso vale anche in ambito nazionale, e quindi torno al tema iniziale: le limitazioni per le tifoserie gemellate. Mentre verificavo su sportmediaset.it i contenuti della news con le catastrofiche previsioni meteo per domani (peraltro non suffragate da quelle di meteo.it e meteoam.it), mi è caduto l’occhio su un editoriale di Alberto Brandi (che prosegue la rubrica “Ce l’abbiamo con…” del compianto Maurizio Mosca) dal titolo: “Un osservatorio che non osserva”. Per farla breve, il conduttore di Controcampo, che si professa nelle
righe conclusive perplesso sulla tessera del tifoso, mette all’indice le decisioni del CASMS relative a Lazio-Inter e Milan-Brescia, del prossimo turno (3-4 dicembre): “Il Comitato Analisi delle Manifestazioni Sportive, detto anche Casms, ha vietato la vendita dei tagliandi ai residenti della regione Lombardia. Anche impegnandoci, facciamo fatica a trovare una giustificazione al provvedimento. Se c’è una partita nel campionato italiano dove la certezza che non ci saranno incidenti è
assoluta, questa è Lazio-Inter. Partita dove l’impegno delle forze dell’ordine è pari a zero. Non è finita qui: stesso provvedimento sarà adottato per Milan-Brescia del giorno dopo: niente tagliandi ai residenti di Brescia e provincia. Anche qui siamo di fronte a un gemellaggio storico, tanto che nell’ultimo Inter-Brescia, i tifosi del Milan a san Siro si mischiarono a quelli del Brescia…” Insomma la stessa situazione di Parma-Sampdoria, converrete. O meglio: nel nostro caso ai gemelli vennero fatte pagare le tensioni della
loro precedente trasferta a Cesena. Non mi pare di aver riscontrato – però ho fatto, per esigenze di tempo, solo una verifica parziale – recenti particolari intemperanze per le tifoserie “punite” stavolta, ergo il sospetto da più parti avanzato è che si tratti di una ritorsione per gli obiettori di coscienza della tessera, quei disobbedienti che non l’hanno voluta sottoscrivere. Anche Brandi – come la maggior parte, se non tutti, i commentatori – tralascia di specificare che le restrizioni sono solo per i non tesserati e non per tutta la tifoseria e
quindi chiosa: “Si vuole negare ai tifosi la possibilità di vivere una serata di amicizia e sportività. A chi serve? Perché? Attendiamo spiegazioni”. In realtà i nerazzurri, in possesso di “Siamo Noi”, potranno regolarmente andare all’Olimpico, così come i bresciani sottoscrittori potranno accedere al Meazza, come i nostri 200 portacolori di domani (cui andranno aggiunti quelli che hanno acquistato il biglietto oggi o lo faranno domani). Queste ripiccucce, questi mezzucci, queste vendettine – ribadiamo ancora una volta – non giovano, almeno dal punto di vista mediatico e della comunicazione, alla fazione Stato, in guerra con gli Ultrà, i quali, trovano insperati alleati proprio nei giornalisti e in tutti coloro che si stracciano le vesti ogni volta che
viene decretata una limitazione di quelle apparentemente bizzarre, tipo Parma-Sampdoria, Lazio-Inter o Milan-Brescia. Non sappiamo perché Maroni ed il suo entourage perseguano questa strada, ma rimaniamo assai perplessi, non tanto per il veto (che tocca solo una minoranza di persone e non l’intera tifoseria), quanto per il succitato autogol d’immagine, e per gli effetti che si vanno a scatenare (vedi la trasformazione della tranquillissima Parma-Sampdoria degli ultimi 20-25 anni, nella serata con cariche ed episodi spiacevoli di questa stagione). Il CASMS, inoltre, continua, a proporre ai Questori (che ordinano) e ai Prefetti che ratificano (firmando) provvedimenti che fanno acqua da tutte le parti:
le limitazioni territoriali di vendita dei biglietti per i residenti in una determinata area non valgono un accidente se i computer della rete di distribuzione non vengono inibiti automaticamente dall’emissione di tagliandi a costoro, cosa non possibile dal momento che i dati censiti ed inseriti fanno solo riferimento alle semplici generalità (data e luogo di nascita) ma non alla residenza. E così va a finire che un povero tabaccaio, come quello di Via del Conservatorio, trovatosi nella condizione di emettere 150 biglietti proibiti, si buschi la punizione severa di non poter più operare per Lottomatica, andando a pagare per tutti lui, che di mestiere non fa il poliziotto, per i tanti bachi di un sistema che proprio non funziona. Gabriele Majo
200? Un esodo! Chissà che bolgia! Il Parma sarà caricato da cotanto entusiasmo!
Ricordo che 200 era la stima di ieri sera (venerdì), raccolta da http://www.settorecrociatoparma.it, relativa alla vendita dei tagliandi ai tesserati per il solo settore ospiti fino a quel momento. Ad essi andranno aggiunti coloro che hanno acquistato/acquisteranno i biglietti oggi (è possibile fino alle ore 19, purchè in possesso di tessera del tifoso), ultimo giorno possibile per il settore ospiti, mentre domani, a San Siro, dalle 10.30, sempre i possessori della card ministeriale potranno eventualmente acquistare biglietti per gli altri ordini di posto. Chi non ha sottoscritto la tessera ed è residente a Parma non può acquistare biglietti. Ritengo quindi che saranno un po' più di 200 i sostenitori crociati, anche se siamo ben lontani da quei 10.371che avrebbero potuto teoricamente andare a San Siro, poichè non colpiti da limitazioni del CASMS La prego comunque, quando posta dei commenti, di poter utilizzare almeno un nickname. Grazie Cordiali Saluti (gmajo)
Rutto Libero dice:
Lei non si accorge della miseria portata al calcio dai politicanti e dal sistema oramai devastato.
200 tifosi, ma anche 300, sono nulla paragonati a due lustri passati
Il suo sito è un doppione di settore crociato, già questo inutile.
Saluti
Gentile Rutto Libero, se lei si cavasse gli occhiali (o le fette di prociutto) della ideologia, si accorgerebbe che gli scritti che vengono proposti su questo blog non sono certo teneri con i politicanti o con il sistema che lei ritiene (probabilmente a ragione) devastato. Purtroppo, però, lei questi occhiali li tiene bene inforcati (o le fette di prosciutto ben appiccicate alle cavità orbitali) sicché non si accorge dei tanti spunti critici che solo qui sono stati espressi. Se li cavi, e forse se ne accorgerà. Del resto per Lei, come per molti altri, il mio peccato originale è quello di condividere certi valori di Settore Crociato: ebbene io tali valori non li rinnego di certo e li faccio miei e non mi vergogno. Ciò non toglie che su questo blog scriva contenuti che possano essere differenti rispetto alla linea di Settore, di cui, come già le ho detto, non sono un "affiliato", ma solo un amico. Per questo Lei non afferma una cosa esatta quando sostiene che questo sito ne sia un doppione. Al limite un rinforzo, in certi casi. Ma abbiamo una nostra autonomia, che rivendichiamo. Sul fatto che lei ritenga inutile il sito di Settore (e per la proprietà transitiva deduco anche il nostro) non posso che prenderne atto, salvo invitarla a meditare su un punto: io posso anche non condividere la linea di altri media, ma non mi permetto certo di definirli inutili. Potrò criticarli, e spesso lo faccio, ma non mi permetto certo di metterne in dubbio l'utilità della loro esistenza. Ogni libera voce è importante: la tendenza a voler sopprimere chi non la pensa come noi è all'origine della violenza e della sopraffazione. Affermandolo Lei si è già qualificato. Non è un bel segnale voler annientare chi la pensa diversamente. E poi, magari, parliamo di democrazia. Buonanotte gmajo
Un tifo assordante i 200 di Milano!! w la tessera abbasso gli ultras!!
Gentile Anonimo, ci usi la cortesia di firmare i suoi interventi, specie se come questo possono urtare la suscettibilità altrui. Non so quanto di ironico ci sia nella sua definizione di "tifo assordante" da parte dei 200 di Milano, che visti ad occhio nudo potevano sembrare ancora meno, tuttavia almeno c'erano e nel loro piccolo hanno potuto rappresentare una tifoseria, quella crociata, che sarebbe bello se fosse un po' più unita nel nome di una passione comune, quella per il Parma. Senza distinguere tanto io c'ero, tu no. Io ho la voce più sonora di te, io sono più caldo di te. Ognuno porti il suo granellino per il bene comune. Visto che potenzialmente avrebbero potuto essere presenti 10.371 non puniti da limitazioni, in effetti il tabellino delle presenze è un po' scarsino. Ci si può interrogare sui motivi per la mancanza di un esodo maggiore. Ma è superfluo sbeffeggiare i presenti. Grazie per il contributo (gmajo)