FARMACIA CROCIATA, LE FOTO E LA “SBOBINATA”
Ecco, con un po’ di ritardo, la trascrizione della video-intervista con Francesco Barbieri, pubblicata prima di Natale… Francesco Barbieri, che gestisce con la sorella Laura la Farmacia SS. Annunziata di Via Gramsci, giorni addietro aveva concesso una video-intervista esclusiva a stadiotardini.com iniziata mentre stava misurandosi la pressione. Qui di fianco, invece, è ritratto mentre stringe tra le mani “La sfida siciliana”il volume di Rita Borsellino – sorella del magistrato Paolo, assassinato il 19 luglio 1992 in Sicilia – a propria volta farmacista figlia di farmacisti, che davano le medicine a credito, come scritto sul libro, anche a chi non aveva i soldi per comprarle, annotando il nome su un taccuino che poi sempre avrebbero buttato via. Farmacista per vocazione, tifoso crociato per passione, Francesco ha allestito la stanza ove viene controllata la pressione arteriosa con alcuni quadri sul Parma Calcio ed altri con Toscanini e la Tebaldi, oltre ad un manifesto “ecologista” perché: “la farmacia è un negozio, ma è anche un presidio sanitario chiamato a promuovere la salute, quindi deve fare prevenzione primaria. L’inceneritore è uno scandalo sanitario e dobbiamo abbandonarlo velocemente.”
INTERVISTA A FRANCESCO BARBIERI DELLA FARMACIA SS. ANNUNZIATA
Francesco Barbieri: “150 con 96: questa è una pressione da derby…”
Gabriele Majo: “Non avrebbe dovuto esserci un effetto beneficante, che aiutasse ad avere valori ottimali della pressione arteriosa, grazie a questa ambientazione in stile Parma?”
“In teoria sì, però, nei momenti più caldi non è semplice tenere frenate le passioni…”
Che sia l’emozione della telecamera?
“E’ l’emozione della telecamera ed anche l’emozione del camice bianco… Dicono che ci sia uno stress da camice bianco, ed infatti spesso misurano la pressione senza il camice proprio per non creare tensioni interiori…” Francesco, abbiamo documentato parte delle immagini che avete qui all’interno della vostra farmacia. Come mai questa passione per il Parma coniugata alla vostra attività professionale?
“Le fotografie sono importanti in quanto sportivi siamo affezionati alla storia della nostra città e abbiamo messo i quadretti più rappresentativi: la promozione in serie A, la Curva così colorata, senza una organizzazione, senza una coreografia organizzata a monte, ma così spontanea. Un giocatore simbolo veramente attaccato alla sua gente e alla maglia che indossava; un calendario simpatico realizzato dai ragazzi della Curva. Poi una coreografia che credo sia entrata nella storia, perché molto semplice, però evocativo del messaggio: “Nessuna Coppa vale ciò che ci avete regalato. Siamo orgogliosi di voi. Questo è il motivo per cui si va allo stadio…. Non c’entra niente giocare contro le grandi, o in manifestazioni particolari: è una squadra e la sua gente. Si va allo stadio a sostenere i propri ragazzi, e quindi non importa vincere o perdere: l’importante è dare il massimo. Un grandissimo messaggio, quello. Sì. E’ proprio emozionante…”
Quando vengono i pazienti a misurarsi la pressione e vedono questo “archivio fotografico”, chiamiamolo così, della passione per il Parma, come reagiscono?
“Beh… Se sono bianconeri non reagiscono molto bene. O se sono dell’altra sponda dell’Enza la pressione sale. E’ inevitabile. Però molte persone si riconoscono, si identificano. Poi non abbiamo soloquadretti del Parma Calcio; ad esempio c’è un marinaio che va in fondo alla via: fa parte dell’Associazione dei Marinai, ha avuto tutti questi trascorsi nella Marina Militare e allora ci ha portato un po’ di quadretti e così ripercorrono un po’ gli anni della loro vita, della loro giovinezza. Poi c’è il maestro Toscanini, la Tebaldi oTebèldi, come la chiama Felice, questo barbiere inossidabile, di Via d’Azeglio.”
Il connubio Verdi-Calcio è di attualità, perché proprio il nostro sito, stadiotardini.com, ha raccolto la proposta del presidente della Corale Verdi Rinaldi di celebrare i 200 anni di Verdi e i 100 anni del Parma Calcio con un concerto da tenersi nel 2013 allo Stadio Tardini. Vedremo, poi, se ci saranno degli sviluppi, ma tu che ne pensi di questa idea di unificare queste due date importanti, considerato che a Parma lirica e calciovanno d’accordo?
“E’ una idea bellissima: sono i fiori all’occhiello di una comunità, e quindi si legano molto bene tra di loro, tanto è vero che i giocatori, quando scendono in campo, lo fanno con l’accompagnamento della Marcia Trionfale dell’Aida. Si legano bene, è giusto viverli assieme: sono il biglietto da visita della nostra città.” A questo punto, invece, leghiamo insieme calcio e salute, perché qui vedo quest’altro cartellone: “Rifiuti Zero, sogno idealistico o goal realizzabile?”…
“Questa è la pagina della Gazzetta di Dicembre del 2009, quando abbiamo pubblicizzato, con una serata bellissima che abbiamo tenuto a Teatro Due, stracolmo, con Paul Connett un docente di chimica che è venuto da New York per noi, e Gianni Tamino, un biologo eccezionale, e proprio in quel momento, in quei giorni, arrivò la lettera che il Sindaco di San Francisco ha scritto al Sindaco di Parma Pietro Vignali, con la quale cercava di invitare la nostra amministrazione ad abbandonare il progetto dell’inceneritore. Nel 2010 dobbiamo guardare al futuro, alle generazioni che verranno: l’incenerimento rappresenta il passato: bruciare, purtroppo, significa trasformare la materia in particolato fine o ultra-fine, che ha delle ripercussioni pesanti sulla nostra salute, ed è vero che la farmacia è un negozio, ma è anche un presidio sanitario chiamato a promuovere la salute, quindi deve fare prevenzione primaria. E’ vero che nel 2010 ci sono le medicine, ma dobbiamo investire tante energie anche nella prevenzione primaria, e quindi l’inceneritore è uno scandalo sanitario e dobbiamo abbandonarlo velocemente.”
Per il 10 gennaio promuovete una importante manifestazione…
“Sì, il 10 gennaio andremo all’Auditorium Paganini, tanto per restare in tema, con gli Eroi del Pianeta, così designati dal Time, una rivista prestigiosa. ‘Dalla culla alla culla’: un chimico ed un architetto hanno iniziato a progettare qualunque cosa, da un cellulare a un paio di scarpe, ad una abitazione, ad una fabbrica, rispettando le leggi della natura. La sostanza inquinante, il veleno, è un errore di progettazione. Noi possiamo progettare dalla culla alla culla, quindi senza immettere veleni nell’ambiente, che poi feriscono, inevitabilmente, la nostra salute. Dalla culla alla culla significa prelevare materia vergine, assemblarla, ad esempio per fare un telefonino, o la telecamera che hai in mano, sapendo che un domani si guasterà, si romperà, cesserà di essere utile, ed allora ritornerà alla culla, cioè tutti gli elementi costitutivi potrò disaccoppiarli, eliminando il concetto di rifiuto. Siamo gli unici animali a produrre rifiuti su questo pianeta e poi sono solo pochi decenni che facciamo rifiuti: dobbiamo cambiare se siamo davvero così intelligenti, quindi eliminare il concetto di rifiuto a monte, dalla progettazione.”
(Video intervista di Gabriele Majo per www.stadiotardini.it)
FOTOGALLERY AMATORIALE
Complimenti Fra!!!!!!!!!!!!!!!!!
Tuo fratello