VALIANI-PISANU, LA PROCURA: “NESSUNA INCHIESTA”
Simone Monari della redazione bolognese di Repubblica sente direttamente la Federcalcio, la quale nega l’apertura di fascicoli sulla presunta plusvalenza fittizia Uno dei pochi giornalisti della piazza bolognese a non aver perso la trebisonda per il ritorno a Bologna di Luca Baraldi (che peraltro aveva per primo preconizzato) è senza dubbio Simone Monari di Repubblica, il quale ieri mattina non è entrato nel corto circuito mediatico sotto le due Torri che predicava nuove sciagure per via di una presunta inchiesta federale per plusvalenze fittizie per via dello scambio alla pari Pisanu-Valiani tra il club crociato e quello rossoblù di un anno fa che avrebbe comportato, secondo le Cassandre, un ulteriore punto di penalizzazione in classifica. Stamani, poi, il bravo giornalista ricostruisce con precisione la vicenda dopo aver fatto una cosa semplicissima: una telefonata in Procura, dove gli hanno negato l’esistenza di un fascicolo al riguardo.
Prima ancora Monari aveva sentito Marras, amministratore delegato sino al 23 dicembre del Bologna: "Io raccomandate dalla Figc non ne ho viste". E, aggiunge Monari: “A Parma confermano. In serata anche ambienti federali hanno ribadito il concetto. "Nessun inchiesta".” E poi la spiegazione all’origine del “misunderstanding” (siamo buoni, crediamo sia così…) dei giornalisti felsinei: “A quanto si è appreso Valiani e Pisanu sono stati effettivamente sentiti dalla Procura federale, ma per un’altra vicenda relativa ai rapporti fraPreziosi, presidente del Genoa, Ghirardi, presidente del Parma e alcuni agenti dei giocatori. Su questo tema c’è una fascicolo della Procura, sul caso Bologna no, anche se non si può escludere che qualche domanda ai due giocatori sul loro scambio sia stata fatta. È plausibile. Né si può escludere che a Roma decidano di aprire un’istruttoria su questa o su operazioni simili. Sin qui però non lo hanno fatto. Qualche accertamento la stessa Procura lo avrebbe compiuto nelle settimane scorse. Le strade in questi casi sono due: dopo l’indagine o si archivia, o si arriva ad un deferimento, ossia ad un rinvio a giudizio che fino ad ora non c’è stato. Come confermato proprio dalla Federcalcio.” E poi un’ulteriore specifica, che, nella fretta, altri si erano dimenticati di considerare: “Fra l’altro il Bologna ha appena chiuso il suo bilancio, in ritardo di sei mesi, dunque la presunta plusvalenza, vera o fittizia che sia, non è ancora stata formalizzata. Semmai può comparirne una sul bilancio del Parma, chiuso in tempo, non su quello del Bologna, ancora da depositare in Lega.” L’attento Monari, infine, non concede sconti neppure a Baraldi, in quanto pizzica nel comunicato dettato in mattinata dal dirigente (a titolo personale) una sfumatura mancante, a proposito dei poteri di firma che egli aveva dichiarato di non avere: “La firma – scrive Monari– in effetti è di Francesca Menarini, allora presidente. Ma sul verbale del 4 dicembre 2009 del Cda sta scritto che il dg "aveva i poteri di stipulare i contratti di natura professionistico-sportiva". Baraldi lo ammette, ma precisa: "Vero, però serviva l’autorizzazione del presidente". Equilibrio, documentazione e verifica: così dovrebbe essere il giornalismo, pena la perdita del bene più grande, la credibilità. (gabriele majo)