TUTTO GHIRARDI, DALLA SALVEZZA AGLI STIPENDI
Conversazione ad ampio raggio del Pres ai microfoni di Rai Gr Parlamento(gm) – Nel mirino c’è la salvezza. Ovvero il Napoli, primo avversario da affrontare alla ricerca della vittoria da troppo tempo perduta. Ostacolo che potrebbe essere proibitivo, considerati i differenti obiettivi per cui le due squadre sono in corsa. Ma quando ci si vuole – e soprattutto ci si deve – salvare bisogna saper compiere delle imprese. E quella contro la Juventus, ormai, è troppo lontana (ed insufficiente). E quella dell’Olimpico, contro la Roma, è valsa solo un punto dei tre a disposizione. Insomma è tempo che il Parma torni a vincere, indipendentemente dall’avversario. E L’ordine arriva dal gradino più alto. Quello occupato dal presidente Tommaso Ghirardi. Egli, dai microfoni di Rai Gr Parlamento, lo ha oggi scandito a chiare lettere: “Napoli è grande squadra, venderemo cara la pelle, in casa abbiamo perso poche gare, ci crediamo. Dobbiamo fare tre punti”. Il Pres ha parlato a 360° gradi toccando diversi argomenti. Tra cui quello degli stipendi dei calciatori. Continua all’interno
Partiamo, per comodità, da quest’ultimo punto, prima di rituffarci sulla competizione sportiva che vede coinvolti i Crociati nella lotta per non retrocedere. Lunedì scorso mandando alcuni SMS a Bar Sport il signor Enzo Dallai (come poi documentato dai servizi di stadiotardini.com sulla trasmissione) aveva chiesto conto della situazione economico-patrimoniale del Parma. Il parterre nel tentativo di fugare ogni dubbio al riguardo, aveva solo fatto presente dell’abitudine generale nelle società di calcio italiane a saldare all’ultimo momento (e cioè circa a 90 giorni dalla
maturazione) gli emolumenti dei calciatori (indubbiamente il costo più alto di gestione), abitudine che avrebbe contagiato anche Ghirardi, il quale di stipendi ai giocatori, tasto evidentemente dolente, aveva anche pubblicamente parlato in occasione della inaugurazione del Master Sport al cospetto del Ct Prandelli e diversi altri auditori. Il tema è emerso pure nella odierna conversazione con Emilio Mancuso, conduttore della seguitissima rubrica “La politica nel pallone”: “Parma isola felice? Problemi non ne abbiamo – ha detto il Ghiro –, fortunatamente riusciamo a pagare gli stipendi. Abbiamo una condizione economica di equilibrio.” Dallai ringrazia per la risposta indiretta. E poi il Presidente ha
aggiunto: “Abbiamo grandi tifosi, allo stadio sono sempre 19mila con 15 mila abbonati. Si sta bene, però ci vorrebbe qualche punto in più.” Così, almeno, hanno riportato le agenzie (non lo abbiamo sentito in diretta): dati numerici, però, corretti dall’attento ufficio stampa e comunicazione del club che ha riportato cifre più consone (15.000 ed 11.000). Tifosi, comunque, che meritano la permanenza nella massima serie. E questo è diventato l’ultimo obiettivo. Da non mancare. “Non ci resta – ha aggiunto Ghirardi – che lottare per la salvezza. Siamo in questa zona della classifica, non siamo contenti ma abbiamo metabolizzato il nostro ruolo da qui alla fine: giocare domenica dopo domenica per fare più punti e raggiungere la salvezza prima possibile. Non ci aspettavamo di essere a questo punto della classifica ma, a causa di nostri errori e problemi che abbiamo avuto, siamo qui. La squadra ha
metabolizzato questa guerra sportiva che dobbiamo fare ogni domenica e così faremo. Così come ieri a Verona con un punto importante con il Chievo. Dobbiamo battagliare ogni domenica. Penso che dal Chievo in giù le squadre sono tutte coinvolte. Ieri il Cesena ha fatto saltare il banco andando a vincere a Genova. Mi spiace per l’esonero di Di Carlo, l’ho lanciato io in serie A. Faccio i complimenti a Campedelli del Cesena. Penso che fino all’ultima giornata dal Chievo in giù siano tutti dentro. Ogni domenica si deve lottare. Spero di salvarci prima possibile”. Salvezza che passa dal Tardini, e dunque dal primo ospite, il Napoli, che sostanzialmente condannò i ducali tre anni fa, al termine di una gara incredibilmente persa dai nostri proprio tra le mura amiche, benché alla vigilia sembrava ci fossero tutte le componenti giuste per fare risultato. “Napoli è grande squadra – argomenta il presidente – venderemo cara la pelle, in casa abbiamo perso poche gare, ci
crediamo. Dobbiamo fare tre punti. Li affrontiamo con la massima potenzialità, recupereremo quattro giocatori. Abbiamo avuto situazioni negative, ma domenica mi auguro che saremo al completo.” Paci, scontata la squalifica, tornerà a disposizione, ma mancheranno Paletta (espulso) e Gobbi (giallo record appena subentrato a Palladino) appiedati oggi dal giudice. Forse potrebbero farcela (stringendo i denti) Crespo e Giovinco, difficilmente gli altri. Dopo i riscontri clinici se ne saprà di più su Amauri (minimo contrattura, massimo stiramento muscolare): insomma c’è da sperare nell’ottimismo presidenziale. Intanto Tommaso elogia l’oriundo per l’alto rendimento sin qui dimostrato: “Sta facendo molto bene. Anche ieri si è impegnato, si è messo in discussione a 30 anni. Gli auguro tanta fortuna per il suo bene e quello del Parma.”
Altro capitolo: gli allenatori. Quello di questa stagione e quello della precedente. Ascoltiamo Ghirardi: “Se ho avuto il pensiero di cambiare l’allenatore? Sono sensazioni che noi presidenti viviamo ogni settimana, sia che le cose vadano bene che no. Quando vanno bene vorresti che andassero meglio, quando va bene pensi di migliorarle. L’unico che puoi cambiare è l’allenatore. Stiamo contando su Marino, persona seria e preparata. Alla fine questa battaglia la vincerà e credo sinceramente di fare gli interessi del club e dei tifosi dando continuità a questa stagione
disgraziata che deve concludersi almeno con la permanenza in serie A”. E ora la vulgata presidenziale su Guidolin: “Gli è stata data una squadra importante. Nessun rammarico e nessuna invidia, sono contento per l’Udinese e per la famiglia Pozzo che stimo molto. Guidolin è un tecnico bravo e preparato che ha scelto di andare via da Parma. Questo mi ha ferito e lui lo sa. Ha fatto le sue scelte e l’ho accontentato. Questa è la parola fine di un rapporto dove nessuno lo ha mandato via, voleva avvicinarsi
a casa ed io non mi sono sentito di fargli pagare penali. Un divorzio consensuale ma voluto principalmente da Guidolin. Nessuna divergenza su mercato o altro. Sa benissimo che le cose sono così. Quando ci vediamo ci abbracciamo. E’ una persona molto corretta. Siamo in ottimi rapporti”. Avendo deciso di essere il più propositivo possibile fino al termine della stagione, al fine di dare il mio modesto contributo alla causa (sempre ammesso che serva essere propositivi) eviterò di chiosare troppo quest’ultima versione dei
fatti (la supposta richiesta di avvicinamento a casa non si era ancora sentita), anche se, va da sé, non avendo mai nascosto che per le ma rinunzia a Guidolin è stato il peccato orginale di questa stagione, il mio pensiero su come siano andate le cose è tutt’altro. Ma è inutile star qui a rivangare. Del resto il ferito Ghirardi, il dieci agosto scorso, mostrando il manifesto stagionale del Parma aveva asserito che quest’anno non gli sarebbe bastato vincere, ma vincere giocando al calcio. Ma passiamo oltre. Parliamo di calciatori. “Non avrei mai sognato di avere una squadra con questi giocatori. Purtroppo la stagione è disgraziata con innumerevoli infortuni e situazioni negative – sottolinea il Presidente – spero che finisca presto. E’ una situazione difficile, sono ottimista per il futuro. Dobbiamo lottare ogni domenica. Mi auguro di raggiungere la salvezza prima possibile”. E sulla questione Tardini vi rimandiamo al post pubblicato nel pomeriggio… Gabriele Majo