CARRA (ERREA’), VIDEORISPOSTA A UN NOSTRO LETTORE SU MAGLIA CENTENARIO

Nostra intervista semiseria al responsabile marketing dello sponsor tecnico del Parma FC, azienda del territorio che ha rinnovato la partnership fino al 2015. Ad Indipendenza per il Ducato: “Sappiamo che la maglia a quadri gialloblù era del Verdi Football Club. Ma chi dice che vogliamo proporre proprio quella?”

(gmajo) – Il povero Luca Carra, responsabile marketing dell’Erreà, sa che ogni volta che mi incontra deve sottoporsi al supplizio. Almeno fino a quando le nuove maglie del Parma FC non saranno svelate, infatti, cercherò di estorcergli se non proprio informazioni almeno indizi o dettagli (adesso pare che le casacche possano essere addirittura quattro…). Non è sfuggito alla presa neppure oggi, giorno importante per la sua azienda e per il Parma FC, dal momento che, nel ventre del Tardini, è stato presentato l’accordo siglato per la prosecuzione della sponsorizzazione tecnica Erreà fino al 2015. Tra stanotte e domani pubblicheremo ulteriori contributi con le voci dei presidenti Ghirardi e Gandolfi. Ma nell’intervista semiseria che ci ha concesso in esclusiva si parla soprattutto della Casacca del Centenario, con una risposta al nostro lettore Indipendenza per il Ducato, a proposito della maglia a quadri gialloblù del Verdi Football Club.
All’interno la trascrizione integrale dell’intervista (semiseria) di Majo a Carra


sett crociato maglia[2]Luca Carra, il presidente di Erreà Angelo Gandolfi ha asserito che l’unico ad avere visto le nuove maglie del Parma sei tu… Tu, e la tua struttura, ovviamente…

“No, lui ha parlato di Ufficio Grafico di Erreà e di alcuni collaboratori: non è detto che io sia uno di quelli. Diciamo quindi l’Ufficio Grafico, Creativo e Design…”
Hai visto la maglia nera pubblicata da Settore Crociato? Croce nera, su fondo nero, con bordi bianchi…

“Ma è la stessa domanda dell’altro giorno…”
No, no: è diversa…

“Ti dico la verità: non l’ho vista…”
SETTORE E CARRAMa la prima maglia è Crociata o no? Almeno un sì o un no lo si potrà anche dire…

“Io, come ho già detto l’altra volta, e come Erreà ha sempre fatto nel corso di questi sei anni di sponsorizzazione al Parma Calcio, cerchiamo di rispettare le tradizioni della città e della squadra”.
Visto che si parla tanto della prima e della terza maglia, magari le sorprese sono nella seconda…

“Perché no… Potrebbe…”
E le maglie sono solo tre, oppure quattro, come l’anno scorso, anche se la quarta non è mai stata usata in partite ufficiali?

“Potrebbero essere quattro…”
Non è stata ancora fissata una data per la presentazione?

bozzacrociatanera“No, ne stiamo parlando con il Parma, con l’ufficio relazioni esterne e con la direzione del Parma. Adesso cercheremo di vedere quando farla”.
A proposito della Maglia del Centenario, un nostro lettore, Indipendenza per il Ducato, ci ha inviato un commento, con su scritto: Erreà, attenzione, la maglia a Quadri Gialloblù sarebbe un falso storico, perché quella è la maglia del Verdi Football Club…

“E’ del Verdi Football Club, lo so. Ho letto, tra l’altro, il commento: non so chi abbia detto a questo vostro lettore che noi avevamo già pensato di fare quella. Sappiamo che è la maglia del Verdi Football Club, quindi, come ha detto prima il mio presidente, probabilmente saranno i tifosi stessi ad aiutarci, ad indicarci ERREà MISTERO TERZA MAGLIAquella che potrebbe essere la Maglia del Centenario”.
Come si articolerà questa sorta di concorso per il Centenario?

“Non lo so: è ancora da definire”.
Un’ultima cosa: la durata dell’accordo che è stato stretto? Sappiamo che il Centenario è all’interno…

“Fino al 2015”
(Luca Carra, Stadio Tardini, 31.05.2011, rinnovo accordo partnership Parma FC-Erreà. Video-intervista semiseria e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)

CONTRIBUTI CORRELATI
ERREA’ E IL MISTERO DELLA TERZA MAGLIA 2011-12
SETTORE CROCIATO ED ERREA’, PROVE TECNICHE DI TERZA MAGLIA

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

15 pensieri riguardo “CARRA (ERREA’), VIDEORISPOSTA A UN NOSTRO LETTORE SU MAGLIA CENTENARIO

  • 1 Giugno 2011 in 00:10
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    Grazie per aver girato la domanda a Carra.
    In realtà la voce della maglia gialloblù a scacchi per il Centenario circolava da parecchio tempo e proprio perchè più persone, anche adette ai lavori, mi avevano confermato questo ho pensato che fosse meglio mettere le mani avanti per evitare nel 2013 di vedere una maglia che con la storia del Parma Football Club non centra niente essendo stata la maglia del Verdi Fc che non è parente con la squadra crociata.
    In ogni caso la risposta di Carra a riguardo mi è piaciuta. Poi se si vorrà usare la maglia a scacchi come seconda o terza maglia facciano pure, ma la prima maglia non è da cambiare come impostazione, la prima maglia è, sarà e deve essere sempre e solo crociata.

    Mi è piaciuta invece meno la risposta su come vogliono progettare le maglie del Centenario dove Carra dice che verrà scelta tra proposte dei tifosi. Mi dispiace ma non sono d'accordo per un semplice motivo: il popolo è ignorante per fare una cosa del genere ed è sbagliato secondo me "far disegnare ai tifosi" la maglia e fare un concorso. E' sbagliato perchè quasi tutti i tifosi non hanno conoscenza e sensibilità storica. Sebbene questa verrà poi scelta da erreà non penso che si debba lasciare una maglia alla fantasia dei tifosi. Una maglia di una squadra di calcio non è fantasia, non è estetica, è un qualcosa che va oltre e serve conoscenza.
    Per questo, confidando nella preparazione dei grafici e degli uomini di marketing di erreà, spero che le maglie del Centenario vengano studiate e ideate proprio da loro incominciando già da adesso a lavorarci sopra.

    Saluti

    IndipendenzaXilDucato.

  • 1 Giugno 2011 in 09:14
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    Buondì, Indipendenza e grazie per il commento postato che apre ulteriori spunti di riflessione. In effetti anch'io sono piuttosto perplesso a proposito dell'apertura ai tifosi -manifestata ieri da Angelo Gandolfi (vedi la video intervista che abbiamo pubblicato) – affinché siano loro a suggerire eventuali temi per la Casacca del Centenario. Tu non sei stato certo diplomatico nell'affermare che "il popolo è ignorante", però difficilmente ti si può dare torto: bastino le testimonianze piuttosto evidenti che (specie sul web) ci capitano davanti a proposito delle maglie del Parma. Quando si è in epoca di decadenza la democrazia non è una buona forma di governo, meglio l'oligarchia… Al di là del timore che l'idea di Gandolfi alimenti ulteriormente certi fenomeni (che sono davvero dei fenomeni…) il principio sacrosanto è quello da Te enunciato – e non si capisce perché per il Parma, solo per il Parma – debba continuamente essere messo in discussione, e cioé che la maglia di questa squadra di pallone deve essere Crociata. Anche nell'anno del Centenario. Certo. Soprattutto. Come già ho scritto non mi sono piaciute le derive di altri club (tipo il Brescia che ha rinunciato alla classica V) per ricordare questa ricorrenza. Il massimo della concessione potrebbe essere quello di utilizzare la maglia celebrativa una sola volta (e commercialmente potrebbe anche avere un senso, assumere un valore superiore) ma non certo un'intera stagione se questa dovesse stravolgere completamente il tema di partenza. Ma anzichè cambiare il soggetto della maglia, si potrebbe proporre una riedizione del look dell'epoca (riadattato ai tempi moderni): raccontava Lefebrve di quanto proposto dalla Macron per il Centenario del Bologna, cioè la casacca con i laccetti. Ma, al di là della fregola di strologare chissà che cosa, penso che in una data così significativa, bisognerebbe essere più "osservanti" ancora delle tradizioni. Grazie. Gmajo

  • 1 Giugno 2011 in 12:51
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    Io ho disegnato la maglia del centenario ma me la cancellata mia mamma e mi ha dato una pattona e mi ha detto che sono un maiale!
    Teodoro detto (il bello di Tarsogno)

  • 1 Giugno 2011 in 14:48
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    E' vero non sono diplomatico, anzi democratico direi ma penso, come spiegato, che la maglia del Parma non sia una cosa per il popolo perchè il popolo non ne sa niente e si metterebbe a fare dei bozzetti sulla base di preferenze personali, abbinamenti di colori, estetica e ci abbassaremmo al livello, pietoso e patetico, di tifosi "esotici" che su siti internet o social network lanciano concorsi per ridisegnare la maglia ape maia. Questa gente che invia proposte e si iscrive a questi gruppi di facebook fa solo il male del Parma e della sua Storia. Per questo serve una "aristocrazia" che per competenza e sensibilità dovrà essere chiamata a disegnare la maglia del Centenario. Io mi fido di Erreà e dei suoi uomini dando scontato che la prima maglia sia Quella, ora e per sempre.
    Escluderei una maglia celebrativa da usare solo una partita della stagione: non avrebbe nessun significato, anzi darebbe spazio a fantasie, licenze, eccessive libertà che non voglio dire nulla.
    Sono invece favorevole ad una riproduzione nei minimi dettagli della maglia di Ugo Betti. Infine eviterei di inserire un pacchiano 100 sul logo come hanno fatto altre squadre per i cento anni.
    La fantasia, le idee dovranno trovare libero sfogo in altri ambiti per il Centenario e qui c'è tanto da lavorare.
    A proposito, metto le mani avanti anche qua perchè si stann facendo cose sbagliate e in questo caso il messaggio è rivolto a quelli del Parma: lavorare per il Centenario significa coinvolgere una città intera in una serie di innumerevoli iniziative e le energie mentali bisogna spenderle per queste cose, non per distruggere, anzi sostituire come si penserebbe di fare, un qualcosa radicato da più di cinquant'anni tra i tifosi del Parma. E qui mi ricollego a quella aristocrazia di eletti di cui parlavo che dovrebbe agire e decidere: se è vero che il popolo è ignorante, non è detto che chi lavora del Parma non lo sia o non abbia quella sensibilità che dovrebbe avere ricoprendo certi ruoli. Certi "lustrini", robe scintillanti o da grande stadio lasciamoli alle squadre metropolitane. Ai tifosi (quelli veri, non quelli esotici) piacciono le cose semplici, le cose non moderne dato che il moderno ha portato alla fine del calcio, ai tifosi piace il legame squadra e territorio, le cose "rustiche" e se certe cose non "prendono" non è perchè non sono belle ma perchè la gente di Parma è così, forse può sembrare distaccata e meno calda ma in realtà non lo è. Per cui lasciamo stare certe cose così come sono, non andiamole a sostituire e pensiamo e impieghiamo il tempo in cose più importanti. Quando quest'anno lo si è fatto, e prendo ad esempio Parma Bari con la bella iniziativa dei bambini allo stadio e un Tardini pieno (seppur con un coinvolgimento inutile del Comune, toh che caso!) si è raggiunto un risultato meraviglioso.

    IndipendenzaxilDucato.

  • 1 Giugno 2011 in 17:56
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    Non mi interessa entrare nella questione gialloblu vs crociata, perchè che piaccia o no entrambe le maglie rappresentano allo stesso modo il Parma. Poi se volete continuare a divertirvi con questo giochetto che ognuno vuole prevalere sulla fazione opposta fate pure.
    Però non è tanto corretto dare agli altri tifosi degli ignoranti. Qui sembra che si voglia una sorta di elite nella quale soltanto alcuni possono accedervi. Un tifoso qualsiasi, anche il più giovane, deve avere il diritto di esprimersi sulla maglia che vuole. Non esistono tifosi che contano di più e tifosi che contano di meno. Sarebbe come dire che alle lezioni devono votare soltanto gli anziani e quelli che appartengono ad un determinato ceto sociale perchè bisogna avere una certa cultura per votare.
    Quindi ben venga il concorso, non sputiamo quando qualcuno vuole coinvolgere i tifosi con delle iniziative.
    Poi viene da ridere che tutta questa battaglia gialloblu vs crociata sia un tema attuale degli ultimi anni. Non ricordo che quando eravamo a Wembley o a Mosca i tifosi si lamentavano per il colore della maglia. Ci fu una piccola "contestazione", se così si può chiamare, quando si mise lo stemma del torello, che i ben informati sanno che era l'antico stemma della città di Parma, niente di più. Invece adesso è una lotta quotidiana sia da una parte che dall'altra. BASTA! BASTA!

  • 1 Giugno 2011 in 18:21
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    Non è bello dare degli ignoranti agli altri, ma non è bello (né educato) non firmarsi. Dopo di che il problema della lotta tra le due fazioni non ci sarebbe stato se un brutto giorno Sogliano senior non avesse – per famigerate ragioni di carattere commerciale – tolto lo stemma distintivo del Parma che era la Crociata. Tutto quello che ne è seguito deriva da quello. Poi che ci siano oggigiorno dei giovanotti che in maniera arrogante e polemica – con la complicità di mezzi di comunicazione che rinunziano ad ogni esercizio di verifica ed amplificano proclami senza senso in fotocopia – rivendicano un certo tipo di casacca va a discapito della casacca stessa che potrebbe anche avere ragione di esistere se opportunamente inquadrata. Purtroppo, però, con queste persone il dialogo è impossibile, basti leggere certe corbellerie senza senso, che infangano l'immagine dei tifosi del Parma, agli occhi della gente neutrale divisi su questa questione. Quando ero in società avevo tentato un compromesso, proponendomi quale promotore delle strisce verticali gialloblù (storicamente corrette): ma non bastò. Del resto adesso non si acconterebbero neppure di quella seconda maglia che la Erreà potrebbe convincersi a fare. No: vogliono che sia la prima e sparisca l'altra. Insomma il trionfo della ubris. Intanto ci si fa ridere dietro da tutta Italia. Nessuna squadra al mondo – neppure alla Reggiana – ha problemi di questo tipo… Infine: le proteste non furono solo all'epoca torello. Quando Sogliano smise il Sacro simbolo ci furono dure prese di posizione. Io ricordo le dirette fiume di Pallini e Ferri su Onda Emilia su questo tema. Poi, ovviamente, in Epoca Calisto a parte loro furono ben in pochi ad opporsi all'Oscuramento. Saluti Gmajo

  • 1 Giugno 2011 in 18:34
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    La storia è stata scritta nell'era Tanzi. Vero disonesta. Ma le coppe vinte erano di giocatori che giocavano con maglie non crociate.
    Osso Busseto

  • 1 Giugno 2011 in 19:04
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    Se nella fazione gialloblu sono polemici, nella fazione crociata lo sono altrettanto e forse anche peggio. Quindi a sbagliare nel modo di porsi sono entrambe le fazioni. Sembra una gara a chi grida più forte…
    Ad esempio quelli di settore crociato che da alcuni anni si pongono allo stesso modo, se non peggio, di quelli che vogliono la gialloblu. Mi ricordo il casino che fecero dopo un Parma-Siena che si giocò in gialloblu… per poco facevano il ricorso alla Lega Calcio per far punire il Parma per non aver indossato la prima divisa. Lei pensa che al Tardini i tifosi fossero furiosi perchè il Parma non giocò con la crociata? Così come trovo esagerato dall'altra parte far abolire la maglia crociata.
    Poi quando settore dice che il giallo e il blu sono esclusivamente i colori della città e del territorio è una bestemmia, perchè il giallo e il blu sono anche i colori della squadra.
    I fanatismi sono sbagliati.

    Saluti

  • 1 Giugno 2011 in 19:32
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    Sulla questione dei trofei conquistati durante la Dominazione Calisto è meglio stendere un velo pietoso, almeno dal punto di vista morale, saputo a quale "prezzo" (altrui) ci siamo divertiti. Anche se i primi 4 penso siano al di sopra di ogni sospetto. Su quelli della piena Grandeur ho un po' di remore in più. Ma la storia non è scritta solo dai trofei più o meno drogati che siano, ma anche dagli stenti, nella polvere, nelle difficoltà.
    Simpatizzando per Settore Crociato mi riesce difficile essere completamente imparziale o super partes: ma mi pare che il "parossismo" sia solo, o almeno di più, dall'altra parte. E credo che sia anche offensivo per Settore che si pensi che loro siano in competizione/conflitto con gli altri. Concordo sul fatto che i fanatismi siano sbagliati. Saluti Gmajo

  • 1 Giugno 2011 in 21:05
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    giallo blu sempre!
    Rho

  • 1 Giugno 2011 in 22:26
    Permalink

    Faremo di tutto per rendere la maglia crociata bianconera non regolamentare
    LA MAGLIA
    Visto che la società, in collaborazione con lo sponsor tecnico Erreà, si ostina a far giocare tutte le partite al Tardini con la maglia crociata bianconera a costo di far giocare gli avversari senza maglia (contro la Juventus ci voleva poco vista la confondibilità delle maglie) o costringere l’avversario a ripescare maglie delle stagioni precedenti e quindi calpestando il giallo e il blu, cioè quelli che da decenni sono i colori storici del Parma Calcio e dei suoi tifosi, agiremo in modo diverso puntando all'abolizione totale della maglia crociata bianconera. Vista la totale indifferenza della società nei nostri confronti che non ha fatto nulla per trovare un compromesso per cercare di non scontentare nessuno (come ad esempio partite con maglie alterne al Tardini) ci adopereremo affinché la prossima stagione il Parma Calcio non possa registrare in Lega Calcio la maglia crociata bianconera. Ci sarebbero delle valide motivazioni per rendere la maglia crociata una maglia non regolamentare. Che sia chiaro: non regolamentare nella prossima stagione perché non vogliamo che il provvedimento sia retroattivo. Non volevamo arrivare a questo, ma visto il fanatismo e l'integralismo di alcuni tifosi (recentemente loro stessi hanno ammesso di essere integralisti) che sono pronti ad accusare il Parma qualora non rispettasse la circolare della Lega Calcio sull'uso delle divise da gioco e vista la totale indifferenza dei dirigenti nei confronti dei tifosi che vorrebbero rivedere la maglia gialloblu essere protagonista al Tardini e non vederla fare soltanto la comparsa saltuaria in trasferta, siamo costretti a prendere questa decisione. A noi sarebbe bastato che la prima divisa fosse gialloblu e la maglia crociata con il ruolo da maglia da trasferta. A quanto pare nessuno in società è disposto, forse anche per le eventuali critiche provenienti da alcuni giornalisti parmigiani di una certa notorietà, a cambiare l’ordine delle divise. Già che i dirigenti tollerano poco le critiche di routine della stampa locale, figuriamoci se vogliono dare l'assist ai giornalisti per fare polemica sulla maglia anche se in realtà Leonardi sarebbe bravo a gestire eventuali critiche. Certo, se venisse un grande sponsor tecnico che offrirebbe tanti soldi per diventare fornitore ufficiale del Parma e non gradirebbe la maglia crociata bianconera difficilmente si direbbe di no e i dirigenti se ne fregherebbero dei giornalisti.
    Quindi non ci resta altro che farla abolire o dal Coni o dalla Federazione Italiana Gioco Calcio o dalla Lega Calcio in modo che tutti, giornalisti compresi, se ne possano fare una ragione e far tornare al Tardini una maglia gialloblu che ricordiamo è assente dall’ottobre del 2009. Al Tardini la maglia deve essere gialloblu!

    I tifosi del Comitato per la maglia gialloblu

  • 1 Giugno 2011 in 23:03
    Permalink

    Credo che i peggiori nemici della maglia gialloblù siano i componenti del sedicente comitato per la maglia gialloblù. E le esternazioni che precedono questo mio intervento credo parlino da sole. Non penso ci sia da aggiungere altro. Gmajo

  • 1 Giugno 2011 in 23:27
    Permalink

    Sempre e solo gialloblu!
    Salsomaggiore alcolica

  • 2 Giugno 2011 in 01:21
    Permalink

    Salve,
    nel suo sito è apparso un commento firmato "I tifosi del Comitato per la maglia gialloblu". Vogliamo precisare che non siamo stati noi a scrivere il commento anche se è stato riportato il nostro articolo. Da adesso, quando decideremo di intervenire in blog e forum a nome del gruppo lo renderemo noto sul nostro sito ufficiale. Inoltre sarà d'accordo con noi che non è corretto firmarsi con nomi di altri gruppi.
    Se vuole tenga pure il commento, ma sappia che non siamo stati noi a scrivere.

    Cordiali saluti

    I tifosi del Comitato per la maglia gialloblu
    Sito ufficiale: http://magliagialloblu.altervista.org

    (gmajo) – Non avevo "oscurato" il commento sopra menzionato per rispetto di chi esprime opinioni differenti della mie.

    Pubblico il chiarimento del Comitato, pur avendolo ricevuto sulla mia e-mail personale, per correttezza nei confronti loro e dei lettori che è giusto che siano al corrente.

    Specificato questo, auspico che lo spazio commenti non venga utilizzato solo per sterili proclami, ma per portare contributi costruttivi alle varie discussioni.

    Saluti Gmajo

  • 2 Giugno 2011 in 23:33
    Permalink

    maglia bianca con spallini su tutte
    Comitato maglia con Spallini

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