L’INCHIESTA DI SETTORE CROCIATO / L’AMMANCO E’ DI 600.000 EURO
Secondo la sintesi economica del Centro Studi di Settore Crociato è questa l’incidenza sugli incassi al botteghino per il calo di pubblico (-51.465 unità) registrato nell’ultima stagione al Tardini(gmajo) – Ferve il lavoro nello sgabuzzino del Centro Studi Settore Crociato dove gli addetti, come tante Sofonisba, stanno “passando come il riso”, ai raggi x, i dati al botteghino della stagione 2010-11, confrontati con quelli del campionato precedente: se ieri ci hanno informato che il Tardini è stato disertato da 51.465 spettatori, oggi sono in grado di dirci quanto queste assenze sugli spalti hanno inciso sul portafoglio del Ghiro. O meglio, sulle casse sociali del Parma FC. E cioè quasi 600.000 euro: non è certo roba da poco, specie in questi tempi in cui un po’ per tutti va male come San Violino (si dice così, no?). Il club potrebbe chiedere – metaforicamente parlando – i danni allo Stato, dal momento che il maggior numero di defezioni si è registrato proprio in coincidenza con il veto di trasferta ai non possessori della Tessera del Tifoso. Si può affermare, senza tema di essere smentiti, che i problemi maggiori legati alla TdT per il nostro club sono derivati proprio dagli obiettori ospiti che, sommati, numericamente parlando, ovviamente, sono di gran lunga superiori ai nostri, peraltro facilitati con singoli biglietti ridotti ad hoc emessi dal club come premio fedeltà ai vecchi abbonati (solo a partire da Parma Genoa, III di campionato, II casalinga, quando ne vennero venduti un totale di 182, di cui 175 in Curva Nord). In questi giorni, intanto, pare sia partita una seconda raccolta di TdT di obiettori, proprio in coincidenza con i frequenti avvisi del Parma FC sulla indispensabilità per la prossima stagione di esserne in possesso, dal momento che l’abbonamento sarà proprio fisicamente “caricato” sullo stesso supporto magnetico della card maroniana. Continua all’interno
Negli uffici societari, infatti, ne giacciono diverse centinaia di esemplari, dal momento che lo scorso anno, diremmo così ancora transitorio, non tutti gli aventi diritto la ritirarono, anche perché per varcare i tornelli dell’Ennio bastava mostrare l’abbonamento e la richiesta della Tessera. I dissidenti, lo scorso anno, raccolsero, a Parma, qualche decina di esemplari di Tessere poi restituite nell’arco della stagione ai legittimi titolari. Certo che per arricchire il numero delle Tessere raccolte sarà necessario un doppio sforzo dei pigri, che dovranno dapprima ritirarla in P.le Risorgimento per poi depositarla al collettore.
Ma torniamo all’inchiesta Settorista: qualcuno si è chiesto come costoro fossero in possesso di questi dati (almeno stavolta hanno avuto il buon senso di non definirli “sensibili”). La risposta è molto semplice: in occasione di ogni match viene distribuito in sala stampa un foglio con i dati degli spettatori presenti e l’incasso (incluso il rateo abbonamenti). In epoca monguidiana era molto dettagliato, la successiva gestione ha preferito tornare all’essenziale. Ogni cronista, pedissequamente, seguendo una tradizione che si perde nei secoli, completa il proprio reportage inserendo nel tabellino questi dati. Al Centro Studi Settore Crociato sono
particolarmente ordinati e come formichine (atomiche, visto che va di moda…) hanno raccolto tutti questi documenti, poi armati di carta e penna, forse calcolatrice, certo non un elaboratore elettronico, hanno fatto due conti, anzi 19, moltiplicato x 2 (quelli dell’anno prima) e alla fine ecco svelato come misteriosamente “hanno ottenuto o hanno ricevuto i dati degli spettatori della stagione conclusa circa un mese fa”, come ha scritto l’house organ virtuale di una certa fazione da Second Life, che se la cava piuttosto male con i congiuntivi, specie se esortativi (“I dirigenti riflettino”. Ohibò! Orrore!)
dopo aver argomentato – ognuno porta l’acqua al proprio mulino davvero senza ritegno – che i 3.000 e rotti abbonati in meno corrispondono con il numero di simpatizzanti di una certa colorazione delusi per il mancato utilizzo della stessa nelle gare interne della squadra, quando, invece, è piuttosto evidente che mancano all’appello gli abbonamenti aziendali acquistati una stagione prima in gran numero soprattutto da un noto industriale locale. Già che ci siamo, per fare i pignoli, evidenziamo, con la matita blu, anche se l’errore è un po’ meno orrore del precedente, un’altra perla virtuale nella quale ci siamo imbattuti: “Il Parma mette le mani avanti con una comunicazione che, per essere pignoli, sa un po’ di ricatto anche: o ritiri la Tessera, o l’hanno prossimo niente abbonamento”. Insomma, per
essere pignoli, c’è un acca di troppo. Ovviamente si dice il peccato, ma non il peccatore. Requiem aeternam per la lingua italiana, converrà anche il latinista Lefebrve. Basta ciance: ecco i conti fatti dai matematici
della Bassa. 51.465 spettatori in meno equivalgono ad un mancato incasso di 588.588,9 euro (incluso quota abbonamenti). “Nel 2009-10 – scrive Settore Crociato – si incamerarono complessivi 3.759.737,8 Euro, per una media a gara di 197.880,94 Euro, e in quella 2010/2011, con entrate totali al botteghino di 3.171.148,9 Euro, una media a incontro di 166.902,57 Euro. Una curiosità – aggiunge il Centro Studi – Parma-Milan, sfida dell’ultimo torneo con il maggior introito(408.935,08 Euro) supera, a questa voce, quella dell’annata precedente, Parma-Roma (404.491,88 Euro) con un divario di 4.443,2 Euro in più, nonostante, gli spettatori siano
stati contro i rossoneri, nella stagione appena archiviata, 1.708 in meno (19.615), rispetto ai 21.393 della partita contro i giallorossi nella scorsa. La stranezza, probabilmente, trova origine nei dieci euro in più di costo del biglietto della Curva Sud non Settore Ospiti, comparto al confine con la Tribuna Petitot, stabiliti per Parma-Milan del due ottobre duemiladieci, quando il prezzo era pari a 35 Euro, mentre per Parma-Roma del primo maggio duemiladieci era di 25 Euro”. Come ieri anche oggi tutti gli assunti di Settore Crociato hanno a supporto delle precise tabelle visibili sul portale www.settorecrociatoparma.it