PRANDELLI NON PARLA DI NAZIONALE, MA “A PARMA GIOVINCO HA TROVATO LA GIUSTA DIMENSIONE”
Davanti alle telecamere il Cittì sta abbottonato, ma alla club house del Golf Club La Rocca di Sala Baganza, sussurra qualche parola che finisce sul taccuino dei cronisti…
(gmajo) – Come potete vedere nel video sopra riportato Cesare Prandelli, oggi uno dei golfisti d’eccezione in gara al Golf Club di Sala Baganza, davanti alle telecamere si è attenuto alle disposizioni federali, cioè ha evitato di parlare di Nazionale, limitandosi a qualche parola di cortesia sull’evento di oggi inserito nel quadro di Parma Città Europea dello Sport 2011 (in squadra con lui un professionista oltre ai giornalisti Massimo De Luca e Paolo Emilio Pacciani). Anzi, ha pure redarguito con un “tu ci provi sempre” lo scrivente che aveva provato a chiedergli se lo avremmo rivisto presto a Parma alla guida degli Azzurri, dopo aver risposto “Non parlo di Nazionale”. Eppure pochi minuti prima lo aveva fatto, all’interno della club house. Continua all’internoAbbiamo infatti sbirciato sul taccuino di Andrea Del Bue della Gazzetta di Parma (nella foto a lato mentre intervista Ascaniio Pacelli, ex GF e professionista del Gollf) e, se non abbiamo letto male nella sua calligrafia, il Commissario Tecnico avrebbe detto, dinnanzi non solo ai cronisti, ma anche a chi stava lì nei pressi, che a Parma Giovinco ha trovato la giusta dimensione. Poco prima, sempre nelle annotazioni del giovane collega (salito agli onori delle cronache – almeno le nostre – per le dichiarazioni choc di Asprilla su Malesani appena prima della Partita del Cuore) abbiamo letto, a proposito della Formica Atomica, che il Parma punta molto su questo giocatore, affermazioni appannaggio di Jacopo Restori di Tv Parma. Un Prandelli, quindi, contento che il minuscolo giocatore rimanga in casacca crociata? Beh, potrebbe sembrare un po’ in contraddizione con se stesso per via delle parole attribuitegli qualche giorno fa dalla Gazzetta dello Sport, secondo cui lui preferirebbe avere in azzurro giocatori che lottano per lo scudetto. Ma immaginiamo che indipendentemente dalla squadra di club al Commissario Tecnico interessi che il rendimento del fantasista rimanga quello delle ultime giornate dello scorso campionato. Oggi al Golf Club La Rocca di Sala – riuscito a risorgere dopo i gravi danni del nubifragio di sabato scorso grazie al lavoro costante dei vari dipendenti collaboratori che hanno lavorato per far sì che l’evento si potesse celebrare – il Commissario tecnico era accompagnato dal cognato Alberto e da Fabio Cola, suo consigliere spirituale (diciamo così) quando guidava i gialloblù. Prodigo di consigli di portamento anche per noi, anche se non sempre abbiamo seguito quanto saggiamente ci suggeriva, continuando a tenere una mano in tasca e non entrambe sulla compatta. Tra un clic e l’altro, durante la fase di riscaldamento, ci siamo pericolosamente avvicinati alla mazza di Prandelli, il quale non ha nascosto che l’avrebbe volentieri utilizzata sul capo del sottoscritto, salvo poi colpire la pallina con forza, potenza, eleganza e maestria: meglio lei di me, indubbiamente. E poi, come ha aggiunto Cola, ci sarebbe da prendere il numerino per subire un tale servigio dal Prando. O forse voleva dire che era Cesare a dover prendere il numerino per mazzolare me? Gabriele Majo