COLOMBA, PUR ALLE PRESE COL TRITTICO, OGGI NON FARA’ RIVOLUZIONI
Il tecnico, durante la conferenza di ieri, ha affermato che qualcosa potrebbe senz’altro cambiare, ma tutti gli indizi sembrano indirizzare verso la conferma degli stessi di Torino: per loro l’occasione di riscattarsi
(gmajo) – Franco Colomba ormai lo conosciamo e sappiamo che non è certo un rivoluzionario. Ma lui stesso ce lo ha ricordato durante la conferenza stampa di vigilia di Parma-Chievo, affermando, papale papale: “Tre partite in una settimana sono tante, e allora spero di poter sfruttare al meglio i giocatori che ho a diposizione. E’ ovvio che rivoluzioni sicuramente non ce ne saranno, ma potrebbe senz’altro cambiare qualche situazione”. In realtà, prestando fede alla prove sul campo, il mister pare orientato verso la conferma degli stessi di Torino: per loro l’occasione di riscattarsi, dimostrando di avere capito la lezione. All’Ennio torna Di Carlo, che ai suoi tempi aveva scelto per sé la panchina degli ospiti e lì si buscò, all’esordio, il famoso calcione nel sedere di Baldini. Ma al di là di questo, durante Chievo-Novara di una settimana fa, la sua squadra ha mostrato un difetto che aveva anche il suo Parma, quello di farsi rimontare nonostante il doppio vantaggio: “Oddio, io non vado a pensare questo – ha risposto Colomba a stadiotardini.com – io penso di fare una bella partita: poi chi va in vantaggio prima o dopo non conta niente. Io credo che sia una gara dalla quale noi vogliamo portare via punti: quindi, per fare questo, l’attenzione massima dobbiamo metterla noi, non dobbiamo pensare alle eventuali disattenzioni altrui. Quindi non conterei sugli altri, conterei su noi stessi che è la cosa migliore”.
All’interno la trascrizione integrale della conferenza stampa prepartita di Franco Colomba
Mattia Fontana (Eurosport) – Innanzitutto come è andata questa settimana?
“Questa settimana si è sviluppata con un pensiero a quello che era successo ed un pensiero, ovviamente, a quello che andremo ad affrontare domenica. Di sicuro abbiamo analizzato la nostra partita, che non è stata senz’altro brillante e condita da qualche errore. Sono di quelle gare nelle quali quando ci sei all’interno ti sembra di trovarti col freno a mano: alle volte capita nel calcio, sia da giocatore ragazzo che da giocatore adulto, qualche partita nelle quali non riesci ad esprimere le tue potenzialità. E questo si è verificato, però voltiamo pagina perché è normale che si faccia così: abbiamo un avversario che viene da noi per fare una partita intensa, come nelle proprie caratteristiche, di buona qualità. Ma noi abbiamo voglia di rifarci, ci sono quindi tutte le possibilità e le componenti perché venga fuori una gara combattuta, sia agonisticamente che sul piano tattico: quindi mi sembra che sia una gara difficile, ma a casa nostra vogliamo fare bene”.
Mattia Fontana (Eurosport) – Floccari può già partire da titolare?
“Floccari? Questa è una settimana in cui abbiamo tre partite, per cui cercherò di gestire bene la cosa, nel modo giusto. Ovviamente per lui si tratterebbe della prima partita da parecchio tempo a questa parte, quindi staremo a vedere…”
Jonathan Belletti (Radio Bruno) – Essendoci tre partite in una settimana, ha un programma ?
“Sì, ce l’ho in mente, poi è ovvio che sia tutto modificabile di volta in volta, perché non si può ipotizzare quello che accade una domenica, domani ad esempio, e quello che avrò a disposizione il giorno dopo. Vedremo un po’. Però un’idea ce l’ho che è quella di poter usare al meglio i giocatori che possano garantirmi un po’ di freschezza in più”.
Jonathan Belletti (Radio Bruno) – Danilo Pereira è l’unico ancora indisponibile?
“Sì, ma credo che dalla prossima settimana sia disponibile anche lui. Disponibile, per lo meno, a livello di allenamento con il gruppo: in questi giorni ha fatto da solo, ma mi sembra che sia quasi recuperato”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Senti, in questa partita, un po’ come sempre in Italia purtroppo o per fortuna, conta il risultato. Ma al di là del risultato a te cosa interessa?
“A me interessa una prestazione di maturità, di carattere. Questo lo abbiamo sempre dimostrato, quindi è una nostra prerogativa; poi le partite possono prendere una piega o un’altra. Ad ogni modo la nostra caratteristica deve essere quella. Poi è ovvio che il risultato è importante: si vive di quello. La classifica vive di punti, non di belle prestazioni. Però è ovvio che se la bella prestazione c’è, spesso è condita anche dal risultato”
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – A cosa dovrete fare attenzione del Chievo? La squadra? I singoli?
“Sì, c’è un po’ tutto: c’è qualche singolo e poi c’è un’organizzazione di gioco ormai consolidata nel tempo: quindi mi sembra una squadra che può dare fastidio a tutti, e allora massima attenzione, rispetto per qualsiasi avversario, e il Chievo è quello che ci capita domani. Abbiamo bisogno di una partita attenta, giudiziosa e caratteriale”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Nell’ottica del turn over di solito si pensa alla seconda e alla terza partita del trittico: invece potrebbe già cambiare qualcosa?
“Guarda: ogni gara può presentare delle situazioni nuove: come ho detto prima tre partite in una settimana sono tante. E allora spero di poter sfruttare al meglio i giocatori che ho a diposizione. E’ ovvio che rivoluzioni sicuramente non ce ne saranno, ma potrebbe senz’altro cambiare qualche situazione”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Il turno precedente il Chievo era in vantaggio di due gol, ma poi si è fatto rimontare, e questa era una caratteristica che avevamo conosciuto anche qui a Parma durante la gestione di Di Carlo: può essere un dettaglio da sfruttare?
“Beh… Oddio, non vado a pensare questo, vado a pensare di fare una bella partita, poi chi va in vantaggio prima o dopo non conta niente. Io credo che sia una gara dalla quale noi vogliamo portare via punti: quindi, per fare questo, l’attenzione massima dobbiamo metterla noi, non dobbiamo pensare alle eventuali disattenzioni altrui. Quindi non conterei sugli altri, conterei su noi stessi che è la cosa migliore”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – Prima della partita contro il Parma l’allenatore della Juve Conte aveva dichiarato: non preoccupatevi se segneremo soltanto in fondo, perché le partite durano fino al 95°. Alla fine avevamo visto un copione del tutto differente, ma anche questo potrebbe essere un messaggio di un certo tipo?
“Conte, giustamente, ha fatto capire che le gare si possono sbloccare anche al 90’. Probabilmente aveva paura dell’ambiente ostile, che poi ostile non si è dimostrato, perché la Juventus ha fatto una grande partita. Io l’ho sempre sostenuto: le gare si possono sbloccare in un qualsiasi momento, basta tenerle sempre vive. Quando questo non accade è un errore, perché anche noi abbiamo segnato al 90’, quindi cosa vuol dire? Vuol dire che se non avessimo sciupato qualcosa nel corso del secondo tempo, magari poteva scapparci un risultato imprevisto, anche se obiettivamente la Juventus lo ha strameritato”.
Pietro Razzini (www.gazzetta.it) – A proposito degli ex lungo degenti tornati ad allenarsi questa settimana nel resto del grupo, tra i quattro qual è il più pronto secondo lei? Chi può dare una mano alla squadra?
“Si riferisce a Palladino, etc? Credo che sino tutti abbastanza indietro ancora: hanno fatto 20’ di partitella, non posso pensare ad un loro impiego a breve termine. Forse Valdes e Pereira, visto che aveva un problemino muscolare di lieve entità. Era tornato dal Mondiale con questo problema, però lo già risolto. Forse Pereira è quello più vicino. Penso, però: lo vorrei vedere allenarsi con noi prima”.
Pietro Razzini (www.gazzetta.it) – Domanda classica: c’è un giocatore avversario domani su cui tenere i fari puntati nella partita contro il Chievo, che le piacerebbe togliere dal campo?
“Non mi piace dire questo: ce ne sono diversi; ci sono ottimi giocatori. Ho molto rispetto per il Chievo, per la sua storia calcistica recente, che è quella di una squadra che ha consolidato la sua permanenza ai vertici del calcio italiano e quindi per fare questo ha bisogno di un collettivo valido. Quindi io punterei i fari su questa squadra che, onestamente, passano gli anni, ma si mantiene sempre in alto, quindi vuol dire che c’è una gestione oculata, attenta e intelligente”.
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Scusa, mi diresti il programma della prossima settimana?
“Ancora non l’ho detto ai ragazzi… Aspettavo un attimo, quindi… Comunque lunedì ci alleniamo, poi c’è la partenza al martedì: non è che c’è niente di speciale, però non glielo ho ancora comunicato e dopo loro mi dicono: ‘Lo dici prima a Piovani…’.”
Mattia Fontana (Eurosport) – Le eventuali modifiche rientrerebbero sempre nel 4 4 2?
“Sì, ma noi abbiamo gli uomini per fare questo: abbiamo degli esterni di ricambio, abbiamo dei mediani di ricambio, le punte una che può giocare più avanti e una può giocare più indietro. Credo che la difesa a 4 sia consolidata. Ritengo di sì, ritengo di sì: le modifiche potrebbero rientrare nel 4 4 2, ma ci sta…”.
(Franco Colomba, allenatore del Parma FC, conferenza stampa al Centro Sportivo di Collecchio di sabato 17.09.2011 – Registrazione audio di Jonathan Belletti – Trascrizione di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)