GAZZETTA DI PARMA: “MA IL FAMOSO PROGETTO ERA PER UN RICOVERO?”

L’ironia del quotidiano locale sulle voci di mercato che ipotizzano l’interesse del club crociato per gli over30 Toni, Ferrari e Inzaghi

gdp 28 12 2011(gmajo) – Solo la chiusa del pastone di mercato vale il prezzo del quotidiano: “Ma tra Ferrari, Inzaghi e Toni vien da chiedersi: il famoso progetto era per un ricovero”. Il giornale è la Gazzetta di Parma, nella sua edizione cartacea di stamani, 28 dicembre; l’autore della battuta è anonimo, ma a naso la attribuirei a Paolo Grossi, che ha nelle sue corde questo spirito british. Di Inzaghi e Toni abbiamo spesso discettato anche in passato, ma del lungagnone in servizio alla Juve sulla GdP forniscono un dettaglio interessante nel pezzo citato, laddove ci informano che il club di appartenenza, volendo disfarsene, sarebbe disposto a contribuire allo stipendio, che lo stesso giocatore si abbasserebbe volentieri avvicinandosi a casa (è di Modena: ma nel III millennio credo che problemi di distanze e di comunicazione non dovrebbero esserci con quel fior fiore di infrastrutture che tengono unita la Penisola…). L’ipotesi cavallo di ritorno o minestra riscaldata  Matteo Ferrari è relativamente nuova, nel senso che nell’ambiente circola da tempo anche se non ricordo di averla vista nero su bianco stampata su un autorevole quotidiano.

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Le considerazioni correlate fanno meditare: “Si parla così di un contatto con il 32enne Matteo Ferrari, un ex che ha militato tre stagioni, tra il 2001 e il 2004, in maglia gialloblù. Ferrari è fermo, svincolato dal Besiktas, e potrebbe quindi non costare una fortuna. Visto che Brandao non è mai stato impiegato, e che Santacroce desta qualche perplessità, potrebbe diventare un’autorevole alternativa ai centrali titolari. Con la riserva, doverosa, delle condizioni fisiche, perché in rosa ci sono già troppi elementi che non vengono impiegati in quanto danno poche garanzie sotto questo aspetto”. Da ricovero Parma ad ambulatorio il passo è breve… A proposito della rosa: come si sa bene l’imperativo è sfoltirla (anche se, come ricordavamo ieri a proposito di Löfquist, si sta tuttora allargando), ma l’anonimo estensore dell’articolo in esame della Gazzetta di Parma ammonisce: “Va detto che sfoltire la rosa non è comunque un’operazione semplice. Non c’è fuori della sede una fila di club in cerca dei crociati sovrannumero”. A parte il Brescia che, se davvero sarà controllato da Penocchio, o se davvero decollerà il progetto fondazione targato Zaglio, potrebbe vederne ricollocati in gran numero. La Gazza arguisce: “Va a finire che invece di far cassa devi pagare gli stipendi e sperare nel buon cuore di chi voglia mettere in campo giocatori che sono in prestito”.

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.