LA TWITTER MANIA DI ZACCARDO E MEZZADRI CI MOSTRA LA CENA DEL PARMA
Scoop di Pramzànblog.com, nostro fratello nel Superblog Pramzàn, che ha pubblicato la foto della cena dei crociati a Roma postata sul sociale network dal difensore…
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Se non avevamo voglia di andare a giocare all'Olimpico, potevamo risparmiarci tempo e soldi per la trasferta capitolina.
Mi vien da dire che lo svantaggio maturato fin qui dal Parma al cospetto di una Roma sì in palla ma non travolgente come qualcuno, io per primo, si aspettava, sia più figlio dei demeriti nostri che non dei meriti dei padroni di casa. A proposito dei padroni di casa: a me ricordano il Napoli, non tanto per il modo in cui giocano nè per l'atteggiamento tattico. Quanto per il fatto che sanno giocare in un solo modo. Azioni in fotocopia che il più delle volte fanno arrivare la palla tra le linee, nella maggior parte dei casi è Totti che le prende in consegna, che poi viene giocata a destra o a sinistra prima di essere riproposta sul versante opposto per il taglio di Rosi o Taddei. Insomma, a me non sembra che il santone Enrique abbia portato qui in Italia un calcio rivoluzionario fino al punto in cui non esiste antidoto per neutralizzarlo. Probabilmente durerà per un po'. Ma, e qui mi concedo una piccola divagazione sul tema, non quanto, per esempio, il calcio proposto dal maestro Zemana, l'unico che da venti e più anni riesce a stupire i palati fini del calcio proponendo un gioco contro cui pochi avversari possono porre rimedio.
Piuttosto ho il sospetto che il Parma, almeno quello visto all'opera nel primo tempo, abbia ben poca voglia di "farsi il mazzo" per guadagnarsi la pagnotta anche all'Olimpico. Peccato perchè i primissimi minuti mi avevano fatto ben sperare e se Morrone fosse arrivato in leggero anticipo su quella palla rigiocata da Palladino, ora forse commenteremmo un primo tempo diverso da quello effettivamente andato in onda. Ma tant'è. Dobbiamo augurarci che Donandoni negli spogliatoi si faccia sentire così come è accaduto contro la Juve, quando il primo tempo non è stato molto diverso da quello dell'Olimpico e l'unica differenza l'ha fatta il gol non trovato dai bianconeri. Ci manca la voglia di pressare, è evidente. Lasciamo troppo spazio tra le linee e nel momento in cui dobbiamo ripartire lasciamo tutto nelle mani di chi deve impostare il contropiede. Nessuno che accorci per suggerire una linea di passaggio alternativa, esterni abbastanza bloccati ed un Giovinco più appannato che mai. Musacci, oggi, fa pendant con la partita così come il giallo lo fa col viola: mi è parso disorientato e completamente avulso dal gioco.
Detto questo, resto dell'idea che un Parma un po' più PROPOSITIVO possa mettere in difficoltà questa Roma con la retroguardia così ballerina e uscire dall'Olimpico con un risultato utile.
p.s. sono l'unico ad aver notato un minimo di disattenzione da parte di Mirante in occasione del gol di Borini?
p.p.s. non concepisco perchè si debba concedere ai giocatori della Roma la possibilità di lamentarsi continuamente con l'arbitro e, in qualche caso, di chiamarsi anche il fallo (o avere la pretesa di farlo). Inoltre vorrei rimarcare l'assoluta mancanza di classe di Francesco Totti che avendo subito un fallo, nemmeno tanto duro, da Ferrario (ammonito nella circostanza), ha immediatamente pensato di vendicarsi ricambiando il duro intervento ricevuto (e ricevendo egli stesso il giallo).
Non c'è molto altro da aggiungere rispetto a quanto già detto nell'analisi alla prima metà di gioco. La grossa mole di occasioni non concretizzate dalla Roma, non deve ingannare. Perchè anche nella ripresa, secondo me, i giallorossi non hanno espresso questo calcio frizzante che da più parti qualcuno va sponsorizzando. Se avessero avuto di fronte un avversario con maggior piglio, altro che tre punti. Ed il fatto che siamo rimasti inchiodati all'unico gol subito (su grave disattenzione di Mirante) nel primo tempo, conferma, a mio modo di vedere, il fatto che un Parma più PROPOSITIVO avrebbe potuto raccogliere qualcosina dal rettangolo di gioco dell'Olimpico. E' anche vero che la Roma poteva andare sul 2-0 in almeno quattro circostanze, mentre noi abbiamo avvicinato il pareggio col solo tiro di Okaka ad inizio ripresa. Ma questo fa parte della dinamica di un incontro in cui siamo andati subito sotto per esser scesi in campo con un atteggiamento non consono all'importanza ed allo spessore della contesa.
C'è anche da tenere nella giusta considerazione le fatiche sostenute dal Parma a metà settimana nell'incontro coi gobbi. Un po' stanchi lo eravamo e ciò nonostante non siamo mica affondati al cospetto di una Roma che ha avuto una settimana intera per ricaricare le pile e preparare questa sfida. Certi dettagli, che lo si voglia o meno, contano nello sport.
Dispiace anche dover riconstatare che alla fine di certe partite, e quella appena terminata ne fa sicuramente parte, resto sempre con un bel carico di se e di ma irrisolti. E se fossimo scesi in campo con un atteggiamento più deciso…? E se Okaka fosse partito titolare…? E se invece di Musacci avessimo proposto da subito il duo Valiani Morrone…? E se invece di Mirante avessimo confermato Pavarini? Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma almeno puoi capire che direzione avresti preso. E a me questo Parma spesso mi lascia nel dubbio…ma possiam permetterci veramente solo una tranquilla salvezza? Il ché, come ho già detto in altre circostanze, non sarebbe un problema. Mi basterebbe solamente capirlo ed averne la certezza. Perchè se vedo la squadra uscire dall'Olimpico avendo subito una sola rete e avendo rischiato di subire il raddoppio solo quando gli equilibri erano saltati e se nel bilancio ci metto anche le fatiche di metà settimana…beh…il dubbio che valiamo qualcosina in più della classifica che abbiamo, mi viene…
Della partita di oggi che altro dire? Dal mio punto di vista abbiam sofferto un paio di cose:
– il pressing altissimo e asfissiante della Roma
– i movimenti senza palla (specie sulle corsie esterne) dei giallorossi
– il gioco tra le linee di Totti il quale faceva da hub della manovra del gioco, raccoglieva le palle che cadevano in quella zona del campo non presidiata da giocatori crociati e le smistava su un lato oppure su quell'opposto, capitalizzando i tagli senza palla degli esterni romanisti.
Da parte nostra sono mancati sia il pressing che invece avevamo ammirato nel secondo tempo della sfida coi gobbi, sia una migliore gestione del pallone in fase di ripartenza. Di Mirante ho già rimarcato l'errore in occasione del gol di Borini. Nella ripresa si è riscattato parzialmente con tre interventi che hanno evitato al Parma la sconfitta con due gol di scarto.
Ora sotto col Genoa: un'altra squadra che in attacco può stupire, ma che in difesa fa acqua da tutte le parti. Inoltre loro arrivano dalla sconfitta casalinga col Chievo. A 'sto giro mi risparmio il pronostico…visto che con la Juve ci ho preso a metà e con la Roma ho toppato di brutto 🙂