AL TARDINI GLI ABBONATI SONO TORNATI A METTERSI IN FILA. E’ RAGGIUNGIBILE L’OBIETTIVO 5.000 RINNOVI? SAREBBE GIUSTO PROTRARRE LA PRELAZIONE ANCHE DOPO IL TERMINE DEL 30 GIUGNO? POSSIBILE RINVIO DELL’INIZIO DELLA LIBERA VENDITA
All’interno la fotogallery amatoriale di oggi, mercoledì 27 giugno, dalle postazioni attrezzate dell’Ennio con i tifosi in coda
(gmajo) – Sono mancato un solo giorno dal mio quotidiano peregrinare alle postazioni attrezzate del Tardini e subito sono stato punito da Eupalla: proprio ieri, martedì 26 giugno, infatti non mi ero presentato e proprio ieri i botteghini hanno fatto registrare una giornata da record, che rende verosimile il dato che abbiamo raccolto di 3.200 rinnovi eseguiti, prima ancora del gettito odierno, che a occhio sembrerebbe non essere trascurabile. Tanta gente in coda come oggi, infatti, non la vedevo dal primo giorno di prelazione, l’ormai lontano lunedì 18 giugno 2012, allorché furono in circa 250 a presentarsi agli operatori, con oltre 200 accontentati (per una cinquantina c’erano stati problemi per via della cancellazione di alcune file di Tribuna Centrale Petitot: a proposito, anche oggi una persona, durante il nostro sopralluogo, si è presentata con quel tipo di problematica, ed è stata fatta correttamente accomodare saltando la fila. Ci sarebbe mancato altro, visto che era già la terza volta che tornava…). Ma lo steward in servizio mi ha spiegato che ieri c’era addirittura più gente in coda di quella da me immortalata verso le 16.30 di oggi. Evidentemente è stato superato quello che avevamo ribattezzato “Effetto Addio Giovinco”, dal momento che la flessione (la quale, peraltro, potrebbe avere avuto anche altre motivazioni) era temporalmente coincisa con la dismissione del numero 10…
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Insomma, se sarà confermato l’ultimo trend, l’obiettivo 5.000 rinnovi al termine della prelazione (che teoricamente scade il 30 giungo) potrebbe non essere una chimera. Un nostro abituale lettore, piuttosto sensibile a questa tematica, mi ha scritto una e-mail chiedendomi chiarimenti sui miei toni entusiastici a proposito dei 3.200 rinnovi, ricordandomi come 3.200 su 11.000 (tanti, in soldoni, erano quelli della passata stagione) non sia certo un ottimo risultato (lui, anzi, dice pessimo). Ebbene: se fino a pochi giorni fa eravamo fermi su 1.200, vedere uno scatto avanti di oltre 2.000 rinnovi in un breve lasso di tempo mi ha un po’ alzare l’entusiasmo, o se preferita correggere, giustamente, il tiro, dopo averla menata per una settimana intera con l’effetto addio Giovinco. Dal momento che il numero era più consistente rispetto alle mie aspettative era giusto riconoscere la bontà del risultato. Se poi alle 13 di sabato 30 giugno saranno 5.000, a mio avviso ci sarà da brindare. Sarebbe, per capirsi, un finale miracoloso degno delle sette giornate di Donadoni. Proprio perché inaspettato. Chi per conto del club analizza i flussi dei tifosi mi suggerisce, però, di non lasciarmi incantare dalle code: se l’andamento è costante, pur non formandosi delle file, alla fine della giornata il risultato non si discosta di molto rispetto a quando magari ci sono ammassate 100 persone in apertura e nessuno all’atto della chiusura. Chi conosce i numeri, poi, mi fa capire che comunque la preferenza degli abbonati è sempre quella di rinnovare al Tardini anziché a Lottomatica (io, stamani, pensavo il contrario, considerato l’alto numero di rinnovi nell’ultimo periodo e l’assenza di gente ai botteghini: si vede che era sbagliato il mio orario di rilevamento delle 16.30…). Nel pezzo di stamani avevo ripreso una proposta che già avevo lanciato nei giorni scorsi, e cioè quella di riservare anche al termine della fase della prelazione (cioè dopo il 30 giugno) la possibilità ai vecchi abbonati di poter rinnovare, mantenendo il prezzo loro riservato, anche durante la successiva fase di libera vendita, il cui inizio teorico è lunedì 2 luglio. Inizio teorico perché, per via delle complicanze emerse nell’ultima determina ministeriale in materia Tessera del Tifoso, potrebbe esserci uno slittamento della partenza, dal momento che finora “carta canta” che non si possano emettere abbonamenti senza che l’acquirente non sia fisicamente in possesso della card maroniana (su cui peraltro viene “caricato”) e non solo della domanda di ottenimento come negli anni scorsi. Non a caso il club aveva invitato i propri candidati nuovi abbonati a mettersi avanti sfruttando il periodo dal 18 giugno in poi per richiedere la tessera, cosa che alcune decine di tifosi gialloblù hanno effettivamente fatto. Negli uffici di Viale Partigiani d’Italia pondereranno ben bene la nostra istanza di proroga oltre il termine del 30 giugno del vantaggio economico della prelazione per i vecchi abbonati: da una parte è giusto, come stadiotardini.com propone, che la fedeltà possa avere un concreto premio con tale possibilità, dall’altra, però, chi si è abbonato prima, mostrando per certi versi ancor più fedeltà, potrebbe lamentarsi per essere andato prima a dare il proprio tributo alle casse sociali perdendoci qualche giorno di valuta. In questo caso, però, le pecorelle smarrite sarebbero circa 5.000, come 5.000 i rinnovi che potrebbero essere già raggiunti il 30 giugno. Ipotizziamo che il Ghiro regali un “top player”: magari qualche indeciso (o gli scettici del famoso effetto Addio a Giovinco) potrebbe ricredersi e pensare di rinnovare, e quindi perché esigere quel 5% in più circa che differenzia i nuovi abbonati dai vecchi. Certo, rispetto al passato, la fase di prelazione è stata ben lunga (considerando la partenza in anticipo anche nei punti Lottomatica) e completamente al di fuori dei tradizionali mesi delle ferie estive. Insomma chi voleva rinnovare ha avuto tempo e modo di farlo. Però in tempi di vacche magre concedere una agevolazione in più potrebbe anche non essere male… Gabriele Majo
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