EURO 2012 – CARA ANGELA (MERKEL) QUESTA E’ TUTTA PER TE… SPREAD !!!

“Stai facendo il bello ed il cattivo tempo per sbattere fuori dall’euro quella o questa nazione, anche la nostra, ed ecco che fuori dall’Euro (2012) ci finisce la tua Germania” (sconfitta dall’Italia 2-1)

balotelli dopo il raddoppio(Luca Russo) – Cara Angela, questa è tutta per te. La dedica è inevitabile. E tu sai perché. Stai facendo il bello ed il cattivo tempo per sbattere fuori dall’euro quella o questa nazione, anche la nostra, ed ecco che fuori dall’Euro (2012) ci finisce la tua Germania. Sì, la Germania strafavorita – almeno sulla carta – che avrebbe dovuto fare un solo boccone della piccola Italia. E che invece si è sbriciolata, velocemente, sotto i colpi degli azzurri. Siamo passati dalla difesa di cemento armato degli inglesi a quella di burro dei tedeschi, incapaci di imporre il loro gioco e dunque esposti al nostro di gioco. Che magari non sarà avvolgente ed elegante come quello della Spagna, ma che questa sera è stato tremendamente efficace al cospetto di una retroguardia di cui noi tutti conoscevamo i difetti. Macchinosa nell’uno contro uno e assai sensibile ai lanci a lunga gittata degli avversari. Saranno anche alti i difensori tedeschi, ok. Ma l’altezza serve a poco se non sai mantenere o ritrovare la posizione quando ti attaccano dai lati con palle alte o centralmente con suggerimenti verticali. Guardare i rifornimenti di Cassano e Montolivo a Balotelli per credere.

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DSC_0021Per toccare con mano quello che ci eravamo già detti nei giorni scorsi: questa Germania è forte dalla cintola in su, ma se l’Europeo lo giocassero solo le difese, i tedeschi di certo non figurerebbero tra i favoriti. Ci aspettavamo di soffrire la pressione alta ed incessante degli uomini di Löw ed in effetti l’abbiamo patita. Ma solo per venti minuti. I primi, durante i quali la Germania ci mette alle corde e per ben due volte ci fa guardare in faccia l’eliminazione. Passata la paura, l’Italia conquista metri, sgancia un paio di DSC_0017 (1)conclusioni dalle parti di Neuer e srotola un po’ del suo gioco. Quello a cui Prandelli non ha rinunciato per due anni e che ha portato in scena anche stasera, quando con la finale in vista sarebbe stato più prudente ritornare alle nostre origini: tutti dietro a difendersi in attesa di piantare nella metà campo avversaria la ripartenza giusta. E invece no. Questa Italia vuole giocare e giocarsela con tutti. Anche contro la Germania che partiva in prima fila, con noi lì dietro costretti a rincorrere fin dalle prime curve. E’ andata bene. Abbiamo DSC_0001 (1)sbandato solo due volte nei primi venti giri. Ma siamo rimasti nella scia della macchina (da guerra) tedesca. Ci siamo fatti vedere negli specchietti in più di una circostanza. Loro ci hanno sentiti, hanno avvertito la nostra pressione. La nostra presenza. Ed alla prima curva utile li abbiamo sorpresi. Sorpasso con gol. Cassano viene pescato sulla destra da un Chiellini in avanscoperta, l’affaticato talento di Bari Vecchia la mette dentro per Balotelli che insacca di testa facendosi gioco dei lenti ed impacciati DSC_0008difensori tedeschi. La prima mossa è nostra. Lo è anche la seconda. Montolivo vede la Germania sbilanciata, scoperta e ne approfitta. Palla alta e lunga ancora per un non custodito Balotelli che la fa rimbalzare una volta, poi due, poi tre ed infine fa partire una cannonata che pietrifica Neuer. In un quarto d’ora la Germania è stesa. E non le basterà tutto il secondo tempo per rimettere ordine alla sua partita ed al suo europeo. Sì, la ripresa è di marca tedesca. Ma noi rispetto a loro una difesa ce l’abbiamo. E che difesa. DSC_0018Barzagli è insuperabile e Bonucci, già segnalato in crescita nel vittorioso quarto contro gli inglesi, indovina tutte le chiusure. Chiellini gioca su una gamba sola e dalle sue parti Boateng riesce tutt’al più a crossare dalla trequarti. Eroico, se non si trattasse solamente di calcio. Balzaretti dall’altro lato non fa rimpiangere l’indisponibile Abate. Insomma, dietro non abbiamo problemi. Ed il merito è anche della linea mediana che agendo a ridosso della difesa ha sottratto spazio al gioco tra le linee che i tedeschi DSC_0020avrebbero voluto imbastire. De Rossi spende tutto quello che ha sia in fase di interdizione che di costruzione, manco fosse il miglior Beckenbauer. Pirlo tocca e recupera una quantità smisurata di palloni, è lui il faro della notte magica di Varsavia. Montolivo dimostra di essere già pronto all’atterraggio nell’universo Milan e Marchisio, pur impreciso sotto porta, di legna ne ha fatta tanta anche se sul suo cruscotto la spia che lo segnala in riserva è già accesa da un paio di partite. Inoltre il gioco teutonico non è né DSC_0021quello della prima fase, né quello dei quarti. Con tutto il rispetto che serve in questi casi: l’Italia non è la Grecia ed è assai più squadra della debole Danimarca e dell’inesistente Olanda. Siamo di un’altra pasta noi. Ci difendiamo, sì. Ma lo facciamo con cognizione di causa. L’idea è sempre la stessa: non far giocare i tedeschi come loro vorrebbero. E ci riusciamo. Anzi, a conti fatti le occasioni più ghiotte della ripresa piovono sulle scarpette degli azzurri. Segno che non badiamo solo a distruggere quel che loro DSC_0028cercano di creare, ci interessa pure lasciare la nostra di impronta nel secondo tempo. Diamanti spreca qualche contropiede. Marchisio il gol se lo mangia per due volte. E Di Natale a tu per tu con Neuer si scorda che di gol nell’ultimo campionato di A ne ha fatti a valanga e di più difficili rispetto a quello che avrebbe ammazzato le ultime speranze dei tedeschi. Ma chissenefrega. Ciò che importa è che da questa sera la Germania ha un’altra metropoli da detestare. Città del Messico, Madrid, Dortmund. E Varsavia. Luca Russo

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

2 pensieri riguardo “EURO 2012 – CARA ANGELA (MERKEL) QUESTA E’ TUTTA PER TE… SPREAD !!!

  • 6 Novembre 2012 in 19:05
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    Buttiamo fuori la Angelona da quest'Europa di mer…kel o facciamola finita con i nostri Monti, Fornero e Grilli, fantocci in mano germanica che stanno svuotando le nostre tasche di questi schifosi euro e dilapidano il nostro entusiasmo e la nostra speranza.Che tornino le ghigliottine sulle nostre piazze!

  • 6 Novembre 2012 in 19:45
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    Le ghigliottine sulle piazze mi sembrano un filino eccessive…
    Mentre non è mai eccessivo firmarsi (almeno con un nick name), specie quando si sparano grosse

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