DONADONI E IL CONTE PUNITO E DIMEZZATO: “SE NON CAMBIASSE NULLA EVITEREMMO DI AVERE GLI ALLENATORI IN PANCHINA… A BORDOCAMPO FINIAMO IL LAVORO PREPARATORIO SETTIMANALE”

ROBERTO DONADONI 24 08 2012(gmajo) – In serie A, quindi, è tempo di panchine lunghe, ma su quella della Juventus non c’è spazio per Antonio Conte, per questioni disciplinari, legate alle note vicende sul calcioscommesse. Anche il secondo grado di giudizio ha ribadito il suo stop per 10 mesi, trasformandolo, dunque, per un intero campionato in un allenatore dimezzato. Che può esercitare il proprio mestiere nei giorni feriali sui campi d’allenamento, ma non in quelli festivi negli stadi per le competizioni regolari dei bianconeri, dove sarà sostituito da Talismano  Carrera. Il presidente del Parma FC Tommaso Ghirardi, nell’intervista di inizio stagione a Pep sulla Gazzetta di Parma, aveva parlato, in proposito di regola che andrebbe modificata (come tante altre in vigore nel nostro particolare mondo del pallone); l’AD Pietro Leonardi ha argomentato che alla lunga potrebbe essere uno svantaggio per i bianconeri, ma che visti i risultati immediati raccolti da loro fino ad ora sembra più essere un vantaggio, per via di quella rabbia in più come reazione al provvedimento. Durante la conferenza stampa odierna il corrispondente di Tuttosport Antonio Boellis ha chiesto a Roberto Donadoni cosa cambia per un allenatore tra l’andare e il non andare in panchina.

All’interno la risposta di Roberto Donadoni ad Antonio Boellis di Tuttosport sulla squalifica di Conte

 

“Se non cambiasse nulla eviteremmo di avere gli allenatori in panchina. E’ chiaro che un allenatore lavora tutta la settimana perché poi pensa di andare in panchina a continuare e finire il lavoro preparato durante la settimana. Questo è sicuro. Credo che sia una cosa tanto scontata e logica… Quando un allenatore viene espulso o squalificato per un qualsiasi motivo è chiaro che viene punito per qualcosa che ha commesso. E quindi quando ti puniscono, indubbiamente, cercano di darti in qualche modo una sanzione”.

(Roberto Donadoni, estratto dalla conferenza stampa del 24.08.2012 al Centro Sportivo di Collecchio – Video registrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.com)

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.