IL MISTER / COME VOLEVASI DIMOSTRARE PER DONADONI MIRANTE NON E’ STATO IL MIGLIORE IN CAMPO CONTRO LA JUVE…
Un pensiero non proprio in linea con quello dell’edizione domenicale della Gazzetta di Parma, la quale nelle pagelle aveva regalato un sontuoso 7,5 al portiere crociato, con tanto di lode in sede di commento
(Il MIster) – Sabato scorso José Mourinho se ne è uscito con un’altra delle sue. Rispondendo a un giornalista del quotidiano madrileno AS che gli chiedeva cosa ne pensasse della prova negativa di Fabio Coentrao nell’ultima partita contro il Barcellona è arrivato a dire: “Per me ha fatto una partita perfetta. Tu lavori ad AS, io alleno il Real Madrid. E, se permetti, è la mia opinione quella che conta”. Chissà cosa sarà passato per la testa a Roberto Donadoni durante la conferenza stampa che ha aperto ieri la settimana di Parma-Chievo. Chissà se anche lui avrà pensato di rispondere così a Jonathan Belletti, pronto a incalzarlo sulla prestazione di Antonio Mirante contro la Juventus. Per il giornalista di Radio Bruno si trattava di una prestazione da “migliore in campo”, pur con il pasticciaccio in occasione del secondo gol, quello di Pirlo. Per Donadoni, invece, il parere è parso differente. Ma quanto meno, il tecnico crociato ha dimostrato di aver conservato anche fuori dal campo la classe che mostrava da giocatore, uno stile sconosciuto allo “Special One”.
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Così, per dribblare ogni polemica, è arrivata una risposta sibillina: “Antonio ha fatto una parata importante nel rigore perché ha rimesso in pari la gara e ci ha permesso di giocarcela ancora. Ha fatto una buona prestazione, ma non è stato secondo me il migliore in campo. Sono convinto che Antonio possa fare ancora meglio di quello che ha fatto sabato. Lui ha le qualità tecniche e caratteriali per fare di più”. Ebbene sì, secondo Donadoni il migliore dei suoi non è stato Mirante. Un pensiero non proprio in linea con quello dell’edizione domenicale della Gazzetta di Parma, la quale nelle pagelle regalava un sontuoso 7,5 al portiere crociato, con tanto di lode in sede di commento. “Di gran lunga il migliore – si leggeva -, para il rigore a Vidal, nega il gol a Vucinic. Sul 2-0 è tradito da un movimento della barriera”. Un giudizio simile a quello del Corriere dello Sport – che premiava Mirante e Biabiany ex aequo come i migliori (6,5 il voto) – ma non a quello della Gazzetta dello Sport (voto 6, migliori nel Parma Valdes e Biabiany con 6,5) e di Tuttosport (voto 5,5, migliori nel Parma Acquah e Parolo con 6 – sic!). L’ennesima testimonianza che tutto è opinabile, specie nel calcio. Quello che però non possiamo esimerci dal sottolineare è il fatto che Donadoni abbia rimarcato quel “non essere stato il migliore in campo”. Una lieve punzecchiatura per spingere Mirante a fare il definitivo salto di qualità. Magari partendo dall’analisi di quell’errore che abbiamo evidenziato proprio su queste pagine all’indomani della partita, la mancata uscita nell’azione dell’1-0 di Lichtsteiner. Piccoli errori che possono sfuggire ai più, non a un mister che si rispetti. Perché Donadoni non sarà Mourinho, ma non è di certo uno sprovveduto. E state certi che la topica di Mirante allo Juventus Stadium sarà stata oggetto di discussione nella seduta video del martedì a Collecchio. Come facciamo a sapere se c’è stata? Beh, chi scrive non è né Mourinho né Donadoni. Ma non poteva non notare, appena terminata la conferenza, il riallestimento della sala stampa, da parte del “Bianco” e del personale dell’ufficio stampa, impegnati a spostare i backdrop proprio là dove il mister gialloblù tiene i suoi a rapporto davanti al proiettore.
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