LA MORTE DI COLOMBI / IL MAESTRO PINO NEL COMMOSSO RICORDO DELL’ALLIEVO FERRAGUTI
Nel TG di Teleducato la notizia della scomparsa del veterano dei radiocronisti era tra le prime notizie in scaletta: il direttore dell’emittente, la voce rotta dall’emozione, ha ricordato il collega che lo aveva lanciato nel ’76 e l’amico. In un secondo servizio girato da Michele Angella al Centro Sportivo di Collecchio il ricordo di Sandro Piovani della Gazzetta di Parma e del direttore di stadiotardini.com Gabriele Majo
(Pietro Adrasto Ferraguti, dal TG di Teleducato) – Ciao all’amico di una vita, al compagno di mille avventure, al suo entusiasmo contagioso , a tutto questo e a molto di più. Svanisce così, nel modo più ingiusto, un meraviglioso album di ricordi lungo decenni. Una vita intera. Addio alla sua signorilità, alla sua eleganza d’altri tempi, alla sua carica vitale sempre inarrestabile.
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Sfrenata simpatia e incontenibile gioia di vivere. Lui era così. Pino Colombi lo conoscevano tutti. Con la sua voce da attore consumato e quel caldissimo timbro radiofonico, era entrato nelle case di tutti i parmigiani raccontando il Parma di Ceresini della serie C fino a quello di Tanzi nell’indimenticabile notte di Wembley. Fu il pioniere delle radio locali. A Radio Parma, nel 1975, nella prima radio libera italiana, fu il primo ad intuire che trasmettere le radiocronache del Parma sarebbe stato un successo. Non c’erano dirette televisive o pay-tv e così i suoi racconti magici, la sua enfasi e le sue iperboli, facevano sognare i tifosi. Intorno a lui, a Carlo Drapkind, a Virginio Menozzi, sono cresciute decine di giovanissimi aspiranti giornalisti. Lui li teneva sotto la sua ala protettrice, spronandoli e incoraggiandoli e accarezzandoli ogni giorno con un consiglio e con un sorriso, e soprattutto e sempre con la sua infinita bontà. A Teleducato, una decina di anni fa, andava in onda di domenica sera, subito dopo le partite della giornata di calcio. Ma per lui c’era solo la radio, quella ce l’aveva nel sangue. Così, negli ultimi anni, raccontò il Parma calcio sulle radio nazionali, su Rds, su Radio 24 fino a ieri. Ora è finita, ha restituito la linea allo studio e il cuore si stringe terribilmente.
Pietro Adrasto Ferraguti, dal TG di Teleducato delle 12.25 del 15.09.2012
DAL SERVIZIO DI MICHELE ANGELLA LE TESTIMONIANZE DI PIOVANI E MAJO
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – “Erano gli anni ‘90, quando di fatto avevo iniziato, e Pino Colombi era cronista di Radio Emilia e io entrai grazie a Pietro (Ferraguti, nda) proprio a Radio Emilia, e ho cominciato così il mio ruolo di giornalista vicino al Parma. E qui lo ricordo molto bene: ricordo quella sua voce inconfondibile, quel suo modo di raccontare le partite quando il calcio viaggiava più sull’etere che sulle immagini e nelle televisioni. E’ stato amico di tante trasferte”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.com) – “Indubbiamente siamo tutti sconvolti ed è giusto, in questa occasione, ricordare quello che è stato Pino Colombi all’inizio della sua avventura negli anni Settanta. E’ stato tra i pionieri della radiofonia privata: io, all’epoca, ero un bambino, ma me lo ricordo piuttosto bene, una sorta di maestro per tutti noi e anche uno scopritore di talenti, se vogliamo… Insomma, era stato il primo a raccontare il Parma in diretta per radio con dei servizi giornalistici che faceva su Radio Parma, che era stata la prima radio libera italiana…”.