CALCIO & CALCIO / SCHIANCHI BOCCIA IL MERCATO INVERNALE DI LEONARDI: “STRASSER E’ UN MEDIANACCIO E MESBAH E’ LA RISPOSTA ROSSONERA AL PARCHEGGIATORE NERAZZURRO JONATHAN”
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(Lorenzo Fava) – LACRIMUCCE PER ZACCARDO – L’addio di Cristian Zaccardo, dopo 4 anni vissuti in maglia crociata, ha generato sentimenti contrari e contrastanti nella platea del talk show Calcio & Calcio, condotto da Michele Angella, affiancato per la seconda settimana dalla bella Alice Passera. Di fronte all’operazione di mercato, conclusa nei giorni scorsi, che ha portato l’ex campione del mondo a vestire i panni rossoneri (mentre Mesbah e Strasser hanno compiuto il tragitto opposto) il direttore del quotidiano sportivo on line Stadiotardini.it Gabriele Majo esprimeva più di una perplessità: «Si sa, io non sono d’accordo con le operazioni di mercato in corso d’opera. E non più tardi di tre settimane fa avevo ricordato come anche un solo
inserimento e qualche partenza illustre avrebbero potuto alterare l’alchimia di questo gruppo. Zaccardo poteva essere ceduto a giugno»; il giornalista scomodo, così definito in apertura di trasmissione dal conduttore,concludeva il suo intervento con una poetica metafora: «Zaccardo ha sempre dato il suo grande contributo in questi anni, era diventato anche vice capitano, e contro il Napoli si è sentita la mancanza della sua esperienza. Ci accorgiamo del vuoto che resta così come quando un caro viene a mancare o l’amante ti lascia e se ne va…». Al
contrario, il Roseo Schianchi considerava l’operazione mercatale gestita dal Plenipotenziario un’oculata scelta che andrà a rimpinguare le casse della società di Viale Partigiani d’Italia. «L’operazione Zaccardo è destinata a far risparmiare soldi che potrebbero essere reinvestiti a giugno – ha spiegato il top journalist – Zaccardo il meglio l’aveva già dato e poi era uno dei giocatori più pagati, prendeva 900.000 euro a stagione». Il Saltimbanco Boni, ieri sera
particolarmente incontinente, con il grande stupore di tutti i presenti, si schierava, incredibilmente, dalla parte dello storico rivale di poltrona Andrea Schianchi: «Majo, cosa mi fai dire.. Ma ti rendi conto che devo ragione a Schianchi?! Quello di Zaccardo è l’affare del secolo…». «Mi fa piacere di essere stato il paciere tra voi due e di poter dare lo scoop in anteprima» chiosava, sardonico, Majo…. «Impossibile…» chiudeva deciso il Roseo…
MEDIANACCI E PARCHEGGIATORI – Mentre nello studio 2 il vostro indegno Web Boy era impegnato a tener monitorata la situazione di Andrea Coda, di cui poco dopo annunciava l’ufficialità del prestito con diritto di riscatto sulla compartecipazione dall’Udinese (a proposito, il calciatore, 27 anni, che sarà presentato oggi alle 13.30 alla stampa, ha scelto la maglia numero 31), confermata dal sito della società ducale, il parterre di Michele Angella proseguiva il dibattito analizzando gli acquisti di gennaio, Strasser e Mesbah. Sul primo non ha espresso pareri troppo edificanti il giornalista pramzàn della Gazzetta dello Sport: «E’ stato detto che Strasser è arrivato
per sostituire Acquah e in sede di presentazione è stata elogiata la sua duttilità. Ci tengo a precisare che Strasser non è vero che può fare tutti e 3 ruoli del centrocampo; non è un regista, è un medianaccio…». Il fustigatore rosa non risparmiava il suo pungente sarcasmo anche sull’altro arrivo: “Mensah? E’ la risposta rossonera all’operazione con l’Inter di un anno fa per il parcheggiatore Jonathan…”. L’operazione di mercato che ha portato a Parma l’ex terzino del Lecce – che ora insieme a Belfodil e Benalouane andrà a completare un’inossidabile colonia algerina – veniva però incensata, lodata e benedetta alla sua maniera dal Saltimbanco, probabilmente anche a causa della
sua inspiegabile ma risaputa antipatia nei confronti dell’attuale fluidificante di sinistra Massimo Gobbi, il quale ora – a detta dell’opinionista – verrà prontamente scalzato dal nuovo acquisto: «Mesbah si infilerà la maglia crociata il giorno della presentazione e la smetterà a fine stagione. Il sig. Gobbi ha già chiamato il suo medico perché gli è venuta la febbre..». Incredulo, il Roseo si chiedeva se si fosse ritrovato a Zelig…
PALETTA O PABON? – Con l’affermazione «So per testimonianza certa che ieri sera sono stati rifiutati 10 milioni e mezzo per Paletta» la quota rosa del talk show sportivo di Teleducato, Francesca Goni, di ritorno dalla serata del Gran Galà del Calcio (evento organizzato dell’Associazione Italiana Calciatori e trasmesso da Sportitalia nella serata di domenica), non sapeva che pandemonio avrebbe scatenato durante la 21^ diretta stagionale. Alzandosi dalla sua comoda poltrona e simulando in diretta il gesto, il Saltimbanco invitava i sostenitori in studio del roccioso difensore argentino a ringraziare il Presidente Tomaso (rigorosamente con una sola “m”) con una peregrinazione: «Se è vero quello che dice la Goni, che è una
fonte attendibile, voi – che siete fans di Paletta – andate tutti in pellegrinaggio da Ghirardi in ginocchio e gli chiedete scusa per aver dubitato del fatto che non sganci la grana…». In sottofondo giungeva un anonimo grido, non tanto ironico, quanto più di carattere didascalico «ma curati!». (A proposito: ieri erano ospiti in studio Manfredini, Burani, Copelli del direttivo del CCPC). La macchietta evidenziava come la prestazione del ‘muro di Buenos Aires’ anche contro il Napoli non fosse stata poi così convincente, eppure i tifosi partenopei – che, a detta di Boni, si intrattenevano amorevolmente con il Pres prima del match – lo incalzavano di domande inerenti il futuro del numero 29 gialloblù . «Spero che Leonardi lo piazzi all’ultimo minuto…».
Ironicamente il competitor replicava augurando un «grosso in bocca al lupo a Leonardi che in questi ultimi 3 giorni di mercato, come diceva qualcuno da oltre l’Enza, dovrà vendere Paletta, comprare Zarate, Zambrotta, Llama e ora anche Gabionetta…». E il Grillo Parlante Majo ammoniva: “Se dopo Zaccardo partisse anche Paletta sarebbero guai seri per la difesa. Fare cassa è importante, ma le operazioni devono tener conto anche dell’aspetto tecnico, non solo quello di economico. Non si può umiliare una piazza che sta per celebrare il Centenario,
se questo conta qualcosa: incassare è importante, ma anche mantenere la categoria, o piazzarsi per l’Europa…”. Angella, da buon pompiere, ha gettato acqua sul fuoco girando la frittata. Frittata che ha preso fuoco subito dopo a causa dell’altro argomento scottante, la gestione e la cessione di Dorlan Pabon: «Ma se il Parma credeva così tanto in Pabon perché siamo arrivati alla cessione?». Come tutti ben sanno, il calciatore al termine della stagione passerà a titolo definitivo ai messicani del Monterrey, ma le ultime ore di mercato potrebbero vedere sviluppi improvvisi che porterebbero il colombiano subito lontano da Parma, in prestito. Schianchi, rispondendo per primo, si cospargeva il capo di genere e invitava i suoi colleghi o
presunti tali a fare altrettanto: «Credo che su questo caso vada fatta un’autocritica. Io per primo. Non si possono dare giudizi positivi dopo aver visto solo un paio di videate su Internet. Sono stati giudizi intempestivi. I mass media devono stare attenti a creare falsi eroi, perché puntualmente vengono smentiti…». Gabriele Majo, dopo aver rimarcato come non sia stato molto aiutato dalla piazza, ha parlato di evidente bocciatura tecnica del colombiano: «Peccato,
eppure le referenze con cui era arrivato erano positive, insomma non è una pippa. Pabon ha fatto l’ultima contro il Catania, in Coppa Italia, segnando, e poi è finito nel dimenticatoio». Nel suo modo, sempre originale ma oltre le righe, il vivace Boni adduceva le colpe del fallimento del “nuovo Asprilla” o “nuovo Juary” a Michele Angella, reo di aver svelato in anteprima a ottobre la notizia di una sua possibile partenza senza aver chiesto prima il consenso a Leonardi, spingendosi ad insinuare che fosse stato imbeccato da un procuratore che poi, poco dopo, gli avrebbe pagato le vacanze. Il conduttore ha minacciato di adire le vie legali…
IL RITORNO DI FLOCCARI – Non vi raccontiamo, infine, la reazione del Saltimbanco quando la voce di Mario Robusti, penna di parmaonline.info, ipotizzava la possibilità di un clamoroso ritorno: «Ci vuole un giocatore più mobile in attacco, anche se Sansone è interessantissimo e assai duttile. E so che un giocatore, un attaccante italiano, Sergio Floccari, che era stato qui l’anno scorso, tornerebbe volentieri…». Boni, tirando fuori dal taschino un fittizio
cartellino rosso da direttore di gara, rispondeva così: «Io capisco tutto, ma sentirmi dire il 28 gennaio che torna Floccari – roba che neanche il peggior Majo dice – è troppo! Robusti, ti do il cartellino rosso per questa frase e per aver valutato solo da 7,5 l’operato di Leonardi sul mercato: a Leonardi si dà sempre 10 a prescindere, a volte anche con la lode… Della tua presenze in questi studi ne parleremo fra 4 mesi, al termine della squalifica». Lorenzo Fava
Be’ se mesbah avra’ lo stesso rendimento di jonathan siamo a posto
e’ da un paio d’anni che il calciomercato del parma poggia su logiche “quantistiche” nella galassia delle innumerevoli subparticelle calcistiche fin qui scoperte difficile scovarvi spesso un bosone di higgs,per farla breve sono in linea con schianchi…ma che sia l’ultima volta !
claudia lo sai che pero’ parcheggiare a destra e’ sempre piu’ facile ! 🙂
speriamo davvero sia cosi’
ma si può sapere che fine ha fatto AMPUERO?
l’han mandato fino a parco della vittoria senza passare dal via
w il monopoli