IL MISTER / DONADONI MI HA STUPITO CON IL CORAGGIOSO 4 3 3 INIZIALE, MA NEL FINALE HA SBAGLIATO A COPRIRSI…
(Il Mister) – Una sconfitta che vale molto di più del bottino magro con cui il Parma manda in archivio la sfida con il Napoli. Zero punti e imbattibilità domestica caduta. Ma anche una prestazione che annovero tra le migliori in stagione. Merito di un Roberto Donadoni che ha scelto di giocarsela a viso aperto e che, fino a quando è rimasto fedele alla linea, ha ottenuto qualcosa. Il 4-3-3 dal primo minuto mi ha sorpreso ed è stata una scelta azzeccata, che ha creato più di un problema alla difesa napoletana 
grazie alla mobilità del trio offensivo e di un Sansone sempre più vicino all’eccellenza. Ma anche della scelta di mantenere il modulo pur inserendo Amauri nel finale, con Biabiany terzino destro in una retroguardia a quattro e Belfodil largo a sinistra. Un modulo iper-offensivo che ha portato all’assedio valso l’1-1, quanto di meglio si sia visto in stagione. Peccato che, però, nel finale il tecnico crociato abbia sbagliato il cambio rilevando Sansone e non un Biabiany ancora una volta piuttosto opaco, coprendosi con Benalouane terzino destro. Il 
Parma ha smesso di giocare e il Napoli, squadra che vale lo scudetto, ha punito con un Cavani che sino ad allora aveva stentato. La lettura generale della partita è questa. Il Parma doveva tenere il piede sull’acceleratore e premere fino in fondo, sino all’esaurimento del carburante. Purtroppo, però, con quel cambio malandrino ha alzato il piede troppo presto e così è arrivato il ko. Oltre a questo, però, vorrei soffermarmi sull’altra scelta sorprendente di giornata, Santacroce titolare al posto di Lucarelli in una difesa a quattro. Donadoni ha stupito e, a mio avviso, ha rischiato 
con un fine molto palese. Mandare un messaggio chiaro alla dirigenza. Del tipo: Vediamo cosa può fare davvero Santacroce sino a quando si può porre rimedio. Sino a quando, in sostanza, è aperto il mercato e si può comprare un altro difensore. Il risultato è evidente. L’ex di turno si è bloccato – e probabilmente rischia un lungo stop – dopo 25′ di partita. E’ entrato Lucarelli e la difesa ha alzato la linea di 15 metri, permettendo a Valdés di impostare a centrocampo e non dalla linea difensiva. Ma non solo. Santacroce è entrato 
nell’azione del gol di Hamsik, con una colpevolezza pari a quella di Rosi. Il terzino sbaglia a farsi sfilare lo slovacco dietro alle spalle, non intervenendo con una diagonale. Santacroce, invece, applica il fuorigioco un metro buono dietro alla linea degli altri tre difensori tenendo in gioco Hamsik sul bel lancio di Dzemaili. Due errori pesanti. Soprattutto di Gobbi, invece, è la colpa del sostanzialmente identico 2-1 di Cavani. Insigne 
mette la palla in imbucata centrale, lì dove taglia l’uruguaiano lasciato libero dal mancato intervento del terzino sinistro, che prova a fare il blocco iniziale, ma non va oltre. Due errori pesanti e simili che sono costati la partita, per il resto del tempo ben condotta dal Parma. Ma, tornando al discorso Santacroce, tutto questo ha un fin di bene. Aver evidenziato che l’ex napoletano non è una garanzia ed è necessario l’arrivo di un altro difensore centrale dopo la partenza di Zaccardo. Da qui a giovedì sera, quando si chiuderà la sessione invernale del calciomercato, Donadoni sarà accontentato. Statene certi.
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Io mi sbaglierò, ma all’inizio Rosi giocava da centrale con un centrocampo a 5, poi è avanzato il Biabia sulla linea degli attaccaanti ed infine è retrocesso a centrocampo quando è entrato il brasiliano. Insomma, per me oggi il Parma è passato dal 3 5 2 al 4 3 3 ed infine addirittura al 3 4 3. Dalla tribuna si vedeva bene la linea difensiva, quando era a 4 e quando invece era a 3. Ma qualcuno ne parlerà.