OGGI IL VIA ALLA COPPA D’AFRICA: FAVORITI GLI ELEFANTI IVORIANI DAL VAGO SAPORE GIALLOBLU’. RICORDATE LAMOUCHI?

19 Gennaio 201326 Maggio 2013 Gabriele Majo Coppa d'Africa, Lamouchi

(Luca Savarese) – Con i Gobbi domenica abbiamo trovato un onorevolissimo pari, ma altre volte li abbiamo anche battuti. La macchina del tempo ci porta indietro di alcuni anni, precisamente di undici: è il 23 marzo del 2002, il Parma di Gedeone Carmignani ha appena superato la Juve lanciatissima di Nedved e Trezeguet (quella che soffierà all’ultimo lo scudetto all’Inter per il famigerato harakiri nerazzurro del 5 maggio). Il Tardini è in festa, quella vittoria permette a tutto l’ambiente di tirare un grosso sospiro di sollievo. Successo di misura ed allo scadere. Autore del prezioso gol? Sabri Lamouchi, centrocampista elegante, di origine tunisina, ma francese, nativo di Lione, il 9 novembre 1971, che aveva ben fatto dal 1998 al 2000 con la maglia del Monaco dove fu compagno proprio di roi David Trezeguet, di Ludovic Giuly (poi alla Roma) e dell’italiano Marco Simone (una vita al Milan). Sabri fece tre anni nel ducato, tanto bastò per lasciare il segno e per essere ancora ammirato oggi dai tifosi crociati. Oggi quel gol, quelle emozioni, prova ad offrirle ad i ragazzi della Costa d’Avorio, nazionale della quale, nel maggio 2012, è diventato il commissario tecnico. I fortissimi elefanti, dal punto di vista tecnico ineccepibili con colossi del calibro di Didier Drogba (andrà alla Juve o al Milan o da nessuna delle due?),Salomon Kalou, dopo tanto Chelsea ora in forza al Lille (era anche stato accostato alla Juve) Gervinho, poderosa punta esterna dell’Arsenal, Tienè del Psg, Kolo e Yayà Tourè nel City del Mancio ma che, probabilmente, deficitavano dell’ultimo passo della concentrazione, capace di far loro alzare al cielo l’ambitissima Coppa Nazionale che manca da ben ventuno lunghi anni. Da quella estenuante finale contro il Ghana che si protrasse con innumerevoli rigori: alla fine ebbero la meglio gli elefanti con un punteggio più che tennistico: 11 a 10. Sabri è l’uomo giusto al momento giusto, vuoi per la sua personalità, attenta e discreta, vuoi per l’esperienza maturata oltre che con la maglia gialloblù con le casacche di Inter, Genoa ed Olimpyque Marsiglia. Se prima gli ivoriani avevano i favori del pronostico dalla loro, ora sono quasi obbligati a vincere. Tra gli avversari più temibili il Ghana dove non ci sarà il nostro Afriye Acquah, ma che in passato è stata plasmata all’italiana grazie ai metodi di Beppe Dossena che fu poi responsabile tecnico-operativo del Progetto Cina-Parma e patria anche di Stefhan Appiah, oggi trentatreenne del Persepolis, in Iran, ma che proprio nel Parma, proveniente dall’Udinese, visse un biennio (2000-2002) che lo lanciò in Italia (Juventus) ed in Europa (Fenerbache). Allora occhi aperti ed osservatori attenti. Non c’è il Kenia, ma chissà mai che tra le sedici partecipanti si nasconda il novello Mariga che potrebbe essere un pilastro del Parma che verrà? Intanto Mariga è dato da radiomercato vicino al Chievo squadra con la quale giocheremo domani pomeriggio. Ma perché non fare un tentativo e riportarlo ancora da noi dove, ha sempre fatto bene? Buona fortuna Sabri e buona Coppa Intera Africa, patria dell’entusiasmo, popolo dalle musiche infinite. Luca Savarese