CARMINA PARMA / NOI VOGLIAMO UNDICI SANSONE (NON LA RECIDIVA INDOLENZA)

DSCF7723(Luca Savarese) – Ennesima sconfitta da registrare nella Scala del Calcio di fronte al Milan, questa volta più clemente nel punteggio, solo 2 a 1, niente a che vedere con gli otto gol presi negli ultimi due Milan-Parma, ma uguale nell’esito, quello di un’altra sconfitta. Intanto le partite passano, i punti non arrivano, quelle dietro di noi vincono e buona notte al secchio: siamo come coloro che son sospesi, a 32 punti, né troppo morti, né molto vivi. In effetti il Parma visto davanti ad un lanciatissimo Milan, che si sta andando a prendere con ogni forza le alte vette di DSC01847questo torneo, è stato per larga parte ignavo, si qualche azioncina e poco più, degli assaggini e basta: a mangiare, e bene!, ci ha pensato il Milan,prima con un pacco regalo firmato Gabriel Paletta, poi con una punizione siderale di Balotelli che sta pian piano collezionando vittime: dopo Udinese e Cagliari anche noi che cadiamo ai piedi di super Mario, anche se solo nel secondo tempo, al minuto numero 77, trafitti da una punizione magistralmente calciata dall‘ex City. Una punizione quindi che si aggiunge ad un autogol: due artifici, due pezzi architettati, che ci fanno DSCF7708capire come, con dosi di attenzione ancora maggiore di quella mostrata ieri, certi gol si possono evitare. L‘harakiri del di solito bravissimo difensore argentino (ogni tanto una svista può capitare anche a lui) ha acceso la luce in casa Milan, spianando la strada ai rossoneri e porgendo loro, in un piatto d’argento, la consapevolezza di poter vincere bene. La punizione impertinente del bad boy numero 45 è l’emblema di questa sicurezza rossonera, certo innata nella truppa, ma anche agevolata dalla nostra poca costanza a star su tutto il pezzo della partita. Nicolò DSC01876Cusano, oltre ad aver scritto un trattato che funge da antesignano  libello  al nostro amato gioco del pallone, il De ludo globi, sul gioco della palla, passò alle cronache per aver reinterpretato il So di non sapere di Socrate, con il concetto di dotta ignoranza. Il Parma di ieri ha invece saputo di non essere convinto, come se autogol e punizione a parte, si tramandasse tra i volti dei ragazzi un indolenza, non nuova, recidiva. In tutti i volti tranne uno, quello dell’infaticabile Nicola Sansone, che ha corso dal primo al novantesimo con una volontà di lasciare il segno encomiabile e, purtrslide carmina parma oppo, non imitata dai suoi compagni. L’italo-tedesco infatti non si è visto solo davanti, dove posizione vorrebbe, ma anche in mezzo e dietro, ed alla fine è stato premiato da questo suo ritmo con il gol della bandiera, che aggiunge un’altra sua perla agli score di stagione (6 i gol finora, superati i 5 dello scorso anno a Crotone in 35 gare). Sembrava un fido cane che porta il bastone al suo padrone; però se uno solo abbaia e gli altri sono dei gamberetti impauriti, i leoni rossoneri ci mettono poco a procurarsi la pappa. Allora undici, undici undici Sansone, noi vogliamo undici Sansone… Luca Savarese

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

One thought on “CARMINA PARMA / NOI VOGLIAMO UNDICI SANSONE (NON LA RECIDIVA INDOLENZA)

  • 16 Febbraio 2013 in 13:34
    Permalink

    Beh, il Dio pallone è delle volte veramente strambo. Ricordo come la Lazio si guardò bene dal voler competere sul piano del gioco e anche ieri il Milan sembrava certo che gli astri gli avrebbero clementi concesso per divina intercessione una vittoria senza dominio. Nessuna squadra, in questo mese sfortunato, ci ha surclassato sul piano del gioco, addirittura ieri eravamo a San Siro nel secondo tempo con 8 uomini nella metà campo avversaria col Milan che come la miglior provinciale attendeva di farci il contropiede. Riprendendo il tema a me caro esorto Sotiris a dare l’anima in allenamento e ad ascoltare il grande Marchionni perchè questo è un momento decisivo per la sua carriera. Anche ieri ha avuto due sprazzi (quel cross daa destra respinto due volte e il lancio sul Biabia che ha fruttato poi il goal della bandiera) che hanno fatto intuire le sue doti. Se si prendesse un po di fame del Sanso (che si traduce in lavoro e sudore) e un po di saggezza dal Marchio (che anche lui sarebbe una mezza punta, ma lavora per la squadra) allora il Don sarebbe entusiasta e lui titolare. Dai, piccolo greco, in questo mese si decide la tua carriera, non buttarla via.

I commenti sono chiusi.