DONADONI, A COVERCIANO PER LA CONSEGNA DELLA PANCHINA D’ORO A CONTE, LASCIA LA CONFERENZA AL VICE GOTTI, CHE INTERPRETA I NUMERI: “STIAMO FACENDO COSE FINI A SE STESSE, SENZA CONCRETIZZARE”
(gmajo) – Rispetto a Roberto Donadoni il suo vice Luca Gotti spacca un po’ meno il secondo (anche perché essendo lui stesso un secondo sarebbe autolesionistico, se mi passate la freddura inglese…) e dunque si presenta in sala stampa con qualche minuto di ritardo; il titolare, invece, se possibile cerca sempre di guadagnare qualche attimo sul previsto kick off della conferenza: ma oggi Donadoni non ce la faceva proprio ad essere puntuale al previsto appuntamento di ripresa con i giornalisti, al di là della buona volontà, dovendo assistere al trionfo, al Centro tecnico federale di Coverciano, del collega bianconero Antonio Conte, insignito della prestigiosa Panchina d’Oro, quale miglior tecnico del Campionato (vinto dalla sua Juventus) 2011-12. Ed è per questo motivo che ha affidato il compito della disamina a freddo al primo dei suoi collaboratori. “Il rapporto tra noi è basato sulla semplicità”, ha spiegato Gotti a Sandro Piovani della GdP, che in lui e Donadoni rivede una coppia ben assortita come Ranieri-Damiano che salvò il primo mezzo Parma di Ghirardi al termine della stagione 2006-07. Sempre rispondendo a Sandrone, come potete ascoltare nel video amatoriale della prima parte della conferenza che sotto proponiamo e leggere nella sottostante trascrizione, Gotti ha spiegato il senso di quei tanti numeri che è suo compito analizzare ed interpretare per avere sempre sott’occhio il polso della situazione: “Noi dobbiamo regolare la nostra squadra come si regola una macchina da alta velocità: dobbiamo tornare a mettere la maggiore efficacia possibile sopra un contesto gradevole…”
IL VIDEO AMATORIALE DELLA PRIMA PARTE DELLA CONFERENZA STAMPA DI GOTTI
Sandro Piovani (Gazzetta di Parma) – Tutti dicono che il Parma gioca bene ed in effetti lo spettacolo è migliorato rispetto agli ultimi anni: però ha un difetto, che potrebbe diventare capitale, che è quello di non concretizzare la gran mole di lavoro svolto. Secondo te queste ultime 13 partite, se vogliamo anche in previsione per l’anno prossimo, vi dovranno servire anche per migliorare in questo?
“Allora: questo è un fatto, ma anche io, che nel mio piccolo faccio un po’ l’analista, e quindi cerco di guardare all’interno della partita i numeri, posso dire che ci sono tanti numeri all’interno di una partita e io ne analizzo più di 400 per capire cosa succede in una partita. I numeri dicono che cosa succede in una partita, ma non ci danno una spiegazione di cosa significhino: a noi, poi, spetta dare le spiegazioni del perché.
Quello che i numeri ci dicono è che – al di là della gradevolezza, dell’estetica, del fluire del gioco, delle catene di gioco, di come magari possiamo approcciarci alla fase offensiva, alla fase difensiva, e mi auguro che per chi guarda la partita possa essere più piacevole di altri contesti – in alcuni momenti, facciamo delle cose fini a se stesse. Non riusciamo, appunto, a concretizzare. Facciamo un possesso che non riesce ad essere concreto, non riesce a raggiungere efficacia. E proprio su queste cose sta il nostro lavoro quotidiano. Noi dobbiamo dare una valutazione diversa: il nostro lavoro, la nostra analisi dice che, e non c’entra tizio o caio, non c’entra il sistema di gioco, ci sono degli atteggiamenti che noi dobbiamo regolare come si regola una macchina da alta velocità, e dobbiamo tornare a mettere la maggiore efficacia possibile sopra un contesto gradevole”.
Luca Gotti, estratto dalla conferenza stampa del 18.02.2013 nella sala media del Centro Direzionale Parma FC di Collecchio – Videoregistrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.it
ahahahahah , STUPENDO !
Cosa è stupendo, Turella?
Non ce la fa non ce la fa…. sotto mentite spoglie… E’ TORNATO TURELLA !!! I’m watching you !!! ASSIOMA… Modestino il Turella !!!
Luca