IL MISTER / DALLO STUPEFACENTE CATANIA UNA NUOVA LEZIONE DI CALCIO
(Il Mister) – Una lezione di calcio, per certi versi ancora peggiore a quella rimediata nell’andata del Massimino. Allora le attenuanti non mancavano. Il Parma si stava ancora costruendo, si giocava su un campo da sempre difficilissimo e gli avversari erano decisamente più rodati. Questa volta, invece, si tratta di una sconfitta su tutti i fronti. Per gioco e organizzazione, per atteggiamento e qualità. Dalla tattica alla tecnica, con quella del Catania che è parsa di un altro livello. Da Europa, sì. Contrariamente al miscuglio di giocate senza senso messe in campo da un Parma brutto ai limiti dell’inverosimile, capace di rimediare i primi fischi dell’era Donadoni. Maran ha messo in campo i suoi in modo magistrale. Non il 4-3-3 atteso alla vigilia, ma un 4-2-3-1 con Castro trequartista. Una mossa decisiva che ha cancellato dal campo Valdés, ai minimi storici ed uscito tra i fischi della Curva Nord nel finale (al suo posto Ninis). I tagli di Gomez da sinistra, la profondità di Keko a destra e la qualità in fase di possesso di Castro (unita al suo movimento senza palla e da schermo su Valdés) hanno fatto la differenza, almeno quanto la capacità di Bergessio di fare reparto da solo e di Lodi in cabina di regia. Con questo atteggiamento per nulla timoroso il Catania ha dato una lezione al Parma, dimostrando come si dovrebbe interpretare uno schieramento di questo tipo che fa leva sulle qualità offensive per costruire le fortune di una squadra di medio-alta classifica. Una lezione magistrale, alla quale si sono aggiunte importanti aggravanti. La febbre che ha tenuto Sansone ai box, l’infortunio del rimpiazzo Belfodil e il pomeriggio semplicemente mostruoso di Mirante. Che senso ha avuto recuperarlo in extremis se le sue condizioni erano queste? Dato che Pavarini non ha fatto poi così male in sua assenza, non se ne capisce il motivo. Il vero errore di Donadoni è stato questo, tutto il resto mi sembra imputabile ai giocatori. In primis al centrocampo, decisamente sotto tono come in tutto l’ultimo mese, che ha delegato tutto o quasi a Valdés. Errore drammatico se si considera che il cileno era già in difficoltà dopo pochi minuti. Nessuno ha mai provato ad aiutarlo con movimenti giusti o sostituzioni al volo in impostazione. E, così, Valdés è stato esposto ad un’autentica figuraccia, non soltanto per suo demerito. Malissimo anche gli esterni. Da Mesbah a Biabiany passando per Rosi. Come si può crossare così male? Perché Donadoni non pone rimedio con qualche seduta d’allenamento di ripasso (lui che da giocatore sapeva crossare come è accaduto a pochi nella storia del calcio)? Non è una domanda retorica, perché è un problema che si ripresenta da inizio stagione. E, se Amauri resta l’unica risorsa offensiva, diventa un dramma perché il centravanti italo-brasiliano ha bisogno di palloni alti giocabili, altrimenti perde il 50% del proprio potenziale. Chiudiamo con una nota lieta. Prestazione da buttare per tutti, non per Amauri. Che nella ripresa si è preso la squadra sulle spalle e ci ha provato in tutti i modi. Buttandosi a terra, tirando in porta tutto quello che passava dall’area. E urlando forte ai compagni. Sembrava quello del girone di ritorno di due anni fa. Peccato che il resto della squadra avesse la pancia piena. La peggiore delle sette partite senza vittoria. Una serie che fa il paio con l’altra serie da 7, quella di vittorie consecutive fatta registrare da Donadoni sul finire della passata stagione. E adesso?
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Adesso anche un difensore ad oltranza del gioco del Don, come me, si fa delle domande. Condivido punto primo la domanda che tutti si son fatti al Tardini: perchè ha giocato Mirante che pur recuperato aveva paura di rifarsi male ? Siam sicuri che qualche decimo di secondo di ritardo nel tuffarsi (pensando di non forzare il ginocchio, anche a livello inconscio) non gli abbiano impedito la respinta sul primo goal e la presa sul secondo ? Punto secondo: bravo Maran nel mettere in campo la squadra, ma non si possono giustificare gli infiniti errori sui lanci di Valdes, così come alcune palle perse gratuitamente. Poi mettere in campo il greco che si crede una punta (ma non poteva giocare da mezza punta con due goal da recuperare ?) al posto e nel ruolo di Valdes ne ha dell’incredibile. Presto ci ha messo Marchio, ma è un sintomo di confusione. Terzo: Mesbah dovrà ancora inserirsi, ma nulla mi toglie dalla testa che in difesa è lacunoso (dovrebbe imparare a difendere) e negli schemi di attacco non è pervenuto. Visto da vicino ha mille incertezze e pochi alibi. Quarto: Coda forse non stava bene, perchè altrimenti il cambio non si è capito. Vero che il capitano Lucarelli è perlomeno riuscito a suonare la sveglia nei primi minuti del secondo tempo, ma allora era meglio togliere subito lo stonato Valdes e inserire Morrone. Nell’insieme: Oggi il Leo e il Don li avevo a dieci metri, il Don era smarrito e il Leo zittito, sino al goal tardivo che gli ha dato qualche speranza. La pazienza dei tifosi del Parma è enorme, ma prendersi dei fischi al Tardini è un sintomo importante. Nessuno sto giro può parlare di bel gioco che non si è visto (ma ci saremmo accontentati di un gioco) e il Parma non è mai stato, dico mai in partita. Il Catania ha pensato bene di riposarsi in vista degli impegni seri che lo attendono. Ha fatto un secondo tempo senza giocare, così come il Parma, risultato una partita che più brutta non si può. Ragionino il Leo e il Don, metti anche la neve ma oggi, oltre a mancare la metà degli abbonati, mancava anche il pubblico (1800 paganti). Una contestazione silenziosa, perchè se è vero che di solito gli assenti non han mai ragione, sto giro chi è venuto ha pensato che era meglio stare a casa. Il pubblico di Parma non è abbastanza tifoso, è come il loggionista che fischia l’opera per tre stecche del tenore. Ama lo spettacolo e se possibile anche il risultato. Oggi niente dell’uno e dell’altro. Non si voglia leggere una critica strumentale nella presente, ma uno stimolo a darsi una mossa. Abbiamo aspettato all’inizio l’amalgama (ricordate un presidente che voleva comprare Amalgama ?), poi al mercatino rivoluzione nel reparto arretrato (tre su 5, via Zac e Gobbi con Luca in panchina) ed eccoci qui a commentare 7 partite in cui abbiam preso dei goal da merluzzi , qualche autorete e chi più ne ha piu ne metta. E adesso sosteniamo il progetto ma ci vengono un sacco di dubbi. Morale, datevi una mossa, senza cercare dei nemici immaginari, perchè ero là in tribuna sopra di voi e ho ascoltato i più meglio tifosi del Parma, che non erano incazzati, non gli si addice, ma portavano le critiche che ho qui enumerato. Tutti. Anche i ragazzi della curva Nord.