NEVE AL TARDINI: SI LAVORA ALACREMENTE, MA IL RISCHIO RINVIO DI PARMA-CATANIA RIMANE IN AGGUATO – Fotogallery amatoriale
(gmajo) – La domanda che tutti i tifosi si pongono è: riuscirà il Parma a giocare contro il Catania visto che più o meno nevicherà fino a domenica? Nessuno in questo momento è in grado di poter dare una risposta precisa, in un senso o nell’altro, perché è evidente che sarà decisiva la copiosa precipitazione che i meteorologi hanno previsto a partire dal pomeriggio di sabato e che dovrebbe durare tutta la notte precedente il giorno della partita. Ma già da ieri i
fiocchi sono caduti sull’Ennio imbiancando le Curve scoperte, cortile ed antistadio e non è stata concessa tregua neppure in mattinata durante i lavori in corso di sgombro, iniziati di buon mattino e coordinati da Stefano Perrone, il responsabile sicurezza del club attraverso la società controllata STS di cui è AD, e curati dalla AB Global Service di Luca Accorsi, partener ufficiale della società a cui ha messo a disposizione 1 trattore, 1 bob cat, 1 pala grossa, 2
camion, 7 persone con pale, un mezzo per spargere sale oltre al prototipo che vi abbiamo presentato nell’articolo delle 13 di un trattorino spazzaneve speciale per campo da calcio dotato di una pala in teflon lunga m. 3,2 con spazzole, idoneo per un rapido sgombero della neve dai teloni (larghi 6 metri) senza danneggiarli. A loro
vanno aggiunti anche altri collaboratori ingaggiati da STS che in solido con l’azienda di Stradella di Collecchio si stanno occupando della pulizia, attraverso idranti, delle Curve scoperte. Da domani pomeriggio i lavori procederanno ad oltranza (incluso nelle ore notturne) per cercare in tutti i modi di scongiurare il rischio rinvio della gara, replicando quanto accaduto poco più di un anno fa in occasione del match contro la Juventus. All’epoca fu il GOS, per ragioni di sicurezza
più del pubblico che non degli atleti (il terreno era perfettamente sgombro e non ghiacciato), a levare a tutti l’imbarazzo, sancendo il non doversi a procedere, motivando la scelta con le vie di fuga e la viabilità anche all’esterno dello stadio a rischio, ma non mancarono le forti polemiche per le presunte pressioni bianconere che sembravano poco vogliosi di misurarsi col Parma, la cui forte volontà di scendere in campo era stata proclamata a gran voce e da par suo dall’AD Pietro Leonardi. Il Plenipotenziario deve essere rimasto abbastanza colpito da quella esperienza, tant’è che nell’intervista concessa a Paolo Emilio
Pacciani, e pubblicata stamani dalla Gazzetta di Parma, non mancano, fin da principio, riferimenti a quella volta: “A preoccuparmi, per la partita di domenica, non sono le condizioni del campo quanto le eventuali conseguenze sull’accesso allo stadio e le condizioni delle curve che sono scoperte. Speriamo che non si ripetano le circostanze che hanno portato al rinvio all’ultimo momento di Parma-Juventus”. In quella occasione il suo collega Marotta parlò di un Tardini fatiscente, additandolo a stadio non adatto alla serie A.
Il caso volle che qualche mese dopo fosse proprio il Tardini ad ospitare i bianconeri in luogo dell’IS Arenas, allorché venne negata dalla Lega al Cagliari la possibilità di usufruire del proprio nuovo impianto, che non pochi problemi anche di natura penale sta riservando a Cellino. Ma torniamo al presente: è alacre il lavoro in corso al Tardini per renderlo completamente sgombro dalla neve caduta da giovedì, conditio sine qua non per non avere ulteriori deprecabili complicanze in vista della mega nevicata prevista per sabato pomeriggio, la quale sarà anche l’ultima stagionale, come garantiscono i meteorologi, ma che
potrebbe causare il rinvio di Parma-Catania, nonostante la buona volontà e gli sforzi propedeutici di queste ore. Prima della pulizia delle aree cortilizie e proprio in previsione delle probabili precipitazioni, su mandato della STS, la AB GLOBAL SERVICE, partner del Parma Calcio non solo per ogni problematica “snow”, ma anche “green”, aveva eseguito un accurato servizio di potatura delle piante prospicienti l’ingresso della tribuna d’onore, all’interno dell’area corridoio ove vengono posteggiati i pullman delle due squadre, per scongiurare il crollo dei rami sotto il peso della neve. Gabriele Majo
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