CALCIO & DISABILI: LA LEZIONE DI CIVILTA’ DEL SIENA. SPERIAMO CHE IL PARMA TROVI UNA SOLUZIONE PER LA PIOGGIA SULLE CARROZZINE ALMENO NELL’ANNO DEL CENTENARIO…
(gmajo) – Giovedì 28 luglio 2011: in quel giorno pensavamo che la nostra battaglia alla Gabibbo a favore dei diversi abili del Tardini, i quali si buscano sulle loro carrozzine tutte le intemperie da quando sono stati delocalizzati in Tribuna Centrale Est, avesse trovato una definitiva soluzione con la promessa solenne della realizzazione di una tettoia che li proteggesse da parte di Martino Ferrari, in quei tempi il direttore marketing e commerciale del Parma FC per conto della concessionaria esclusiva G Sport (dall’inizio della
stagione, assieme a gran parte del suo staff, tra cui Gaia Dallabona, figlia di Ivo, vice presidente dell’Associazione Petitot è passato alla Fiorentina, importando anche delle importanti aziende del nostro territorio,come la Tecno Vetro di Medesano, di Sandro Squeri, e non a caso anche là sono spuntati G BOX ed Hospitality). Ma ad oggi, 08.04.2013, della famosa tettoia al Tardini non c’è traccia, come ben sanno i diversamente abili, ulteriormente vessati da uno degli
inverni più piovosi della storia. Del loro caso il nostro prequel stadiotardini.com si era occupato dopo che a Cogollo, in occasione di un’amichevole estiva, aveva raccolto l’educata richiesta-sfogo di Fabio Giarelli che dinnanzi alla nostra telecamera aveva denunciato l’incresciosa situazione. Da paladini delle giuste cause, sperando di ottenere dei risultati, iniziammo a rompere le scatole alla nostra maniera, sentendo le diverse parti interessate (ed assistendo al solito rimpiattino con rimbalzi di responsabilità, giacché la proprietà dello stadio è municipale, cui il club eroga un canone annuale), fino alla succitata promessa solenne di Ferrari rimasta, però, lettera morta. Se oggi, a distanza di
diversi mesi tiro di nuovo a mano il problema irrisolto è anche per indicare come in uno stadio piuttosto fatiscente, incastonato tra le mura cittadine, e non certo rispondente ai moderni canoni ideali della Lega Serie A (ma dove i giocatori li riesci ancora a vedere, come una volta, da vicino che quasi puoi toccarli…), siano riusciti a trovare una collocazione decisamente più dignitosa rispetto da quella offerta ancora oggi, nell’anno di grazia 2013, dallo Stadio Ennio Tardini. Nella Montepaschi Arena i diversamente abili vantano un settore dove la
tettoia c’è e parrebbe pure efficace. E i posti per gli accompagnatori sono comodi quasi come le poltroncine del Tardini nei tanti settori lusso ed extra comfort riservati all’upper class: la società Parma Fc, infatti, attraverso la concessionaria G Sport, è sempre molto attenta alle richieste di costoro, decisamente meno alle necessità dei meno abbienti, cui continua a piover sul capo sia in Curva Nord, oltre che nella Sud, e, appunto, nel settore dei diversamente abili sotto i distinti dell’Ennio. L’auspicio è che finalmente una soluzione da città civile possa esser finalmente trovata, almeno nell’anno del Centenario!
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