PER LA GAZZETTA DELLO SPORT IL MISTERO DI PABON E’ COME QUELLO DI CHI HA UCCISO KENNEDY. IL COLOMBIANO DETERMINANTE CON UN GOL E UN ASSIST NELLA REMUNTADA DA 3-0 A 3-3 NEL DERBY BETIS-SIVIGLIA
(gmajo) – Ogni volta che Dorlan Pabòn segna cresce in me il dubbio se il Parma abbia fatto bene o meno a cederlo, non tanto in prestito al Betis, dove si sta rigenerando (nell’ultimo week end ha fatto un gol in pallonetto e un assist nel derby col Siviglia, contribuendo alla memorabile remuntada della sua squadra che stava perdendo 3-0 ed è riuscita a pareggiare 3-3) quanto quella a titolo definitivo già formalizzata – e confermata ufficialmente dal Parma FC con tanto di nota stampa dopo l’intrigo internazionale apertosi, a seguito delle dichiarazioni di Preiti che da Sportitalia la sera prima, e attraverso Parma Today il giorno dopo, aveva aperto la clamorosa possibilità di un suo ritorno in maglia crociata – con i messicani del Monterrey. Meglio un uovo oggi che una gallina domani, spiegò a stadiotardini.it Pietro Leonardi, che nella sessione invernale aveva trovato il modo di disfarsi dell’investimento non andato a buon fine, recuperando grosso modo la cifra spesa (a bilancio quattro e rotti milioni di euro), e, secondo lui, guadagnandoci pure una mini-plusvalenza. Già ho avuto modo di scrivere su queste colonne e di ribadire il concetto lunedì sera a Calcio & Calcio che è brutto che il Parma non abbia avuto la volontà e la forza (anche economica) di insistere e credere nel giocatore colombiano, l’acquisto più importante della propria campagna estiva, alla luce di quello che l’Udinese – già, il modello Udinese – ha saputo fare con Muriel, mandato ad ambientarsi al calcio italiano a Lecce per poi riprenderselo indietro e venire a miracol mostrare proprio al Tardini. La soluzione del trasferimento temporaneo sostenuto dalla stampa terrorista (secondo la nota definizione leonardiana, e mi scuso se ne abuso in questi giorni in cui il terrorismo, quello vero, ha colpito gravemente proprio chi praticava sport) poteva essere importante, come dimostrato dall’exploit – 5 reti in 10 gare – di Dorlan, ma la sua totale rinunzia può in effetti essere oggetto di discussione. Contribuisce al dibattito in corso anche un articolo apparso oggi a pagina 19 sulla Gazzetta dello Sport, a firma Luca Bianchin, per la rubrica “Magic Moments” dedicata agli amanti del Fantacalcio. Il titolo è: “Pabon, che nervi. Ora domina al Betis”, ma più ancora stuzzicante è il catenaccio: “Tra i misteri del mondo, oltre a ‘Chi ha ucciso JFK’, questo: ‘Ma Dorlan Pabon che giocatore è?’. E soprattutto, che cosa ha fatto di male chi (fantacalcisticamente) si è innamorato di lui d’estate?”. Sotto il video con gli highlights dell’ultima impresa di Pabon la trascrizione integrale dell’articolo di Bianchin dalla Gazzetta dello Sport di oggi, mercoledì 17 aprile 2013.
(di Luca Bianchin dalla Gazzetta dello Sport di mercoledì 17.04.2013) – Flashback, dieci mesi fa. Il 27 giugno la Gazzetta scrive: “Il Parma offre 3,5 milioni per Pabon, attaccante del Nacional”. Il giorno successivo, boom: “Il Nacional accetta, Pabon va al Parma”. L’Italia del fanta esce dal letargo, tutti fanno finta di non sapere ma si documentano. Questo Pabon è buono, pare lo volesse il Marsiglia che già per un pelo aveva perso un altro colombiano, Radamel Falcao. Su YouTube appaiono video pazzeschi, uno 47 gol tutti suoi, un altro in cui Dorlan segna su punizione, praticamente da metà campo. Partono le leggende: Pabon è capocannoniere di Libertadores, Pabon è il nuovo Asprilla. Pabon tira più forte di Roberto Carlos. Non è vera nessuna delle tre ma fa niente, quelli di YouTube assaltano l’asta. Rilanciano, e Pabon viene battuto a 46, a 83, a 113 fantamilioni. Come fosse Falcao.
Poi comincia la serie A. Il 26 agosto, all’esordio, Pabon prende 5 contro la Juve. Giudizio: “Mai pericoloso, e nemmeno così propenso al sacrificio”. Il 5 novembre altro 5 a Pescara: “Tanto fumo, zero arrosto, zero tiri”. Dorlan finisce lì. Inizia a fare panchina, a dicembre segna in Coppa ma ormai importa a nessuno: i 729 Magic manager che lo avevano come titolare diventano 242, poi 209. Dorlan finisce al Betis Siviglia e rivederlo adesso fa male quasi come la sera del 5 col Pescara, perché Pabon è tornato forte. A fine febbraio ha segnato al Malaga e due volte alla Real Sociedad, ad aprile ne ha fatto uno al Granada e uno, venerdì, al Siviglia nel derby. Il ruolo di Oswald nell’assassinio di JFK non è ancora chiarissimo, ma anche con Pabon non si scherza.
I ripetuti goals di Pabon dimostrano ancora una volta la grande differenza tra Liga e Serie A. In Spagna si gioca un calcio divertente, ma molle dove e’ facile fare carrettate di gials. In Italia il calcio e’ piu’ brutto da vedere, meno tecnico, molto tattico, molto fisico. Anche in passato gli spagnoli giunti in Italia in pompa magna(ricordate Jose’ Mari??) hanno floppato. E vedrete il tanto reclamizzati Llorente il prossimo anno… Non fara’ nemmeno la meta’ dei goal del buon Amauri
Anziché Jose Mari io avrei menzionato un certo Nando Marques…