ADDIO A IVAN TURINA, PORTIERE DELL’AIK SOLNA. SI PUO’ PARARE TUTTO, TRANNE LA MORTE
(Luca Savarese) – Parlare di chi se ne va è sempre difficile. Si rischia di dire poco o troppo ma, provare a parlare di chi se ne va, è forse anche un modo per accorgersi che ogni istante che viviamo è un grande dono. Ieri mattina ci ha salutato Ivan Turina, una persona di sport; no,non occupava le prime pagine dei quotidiani sportivi (la notizia della sua dipartita è riportata in un trafiletto odierno dalla Gazzetta dello sport solo a pag. 21), non ha mai scomodato i rotocalchi della più disparata stampa gossippara, era semplicemente un portiere croato di trentadue anni e metteva i guanti e si tuffava da un palo all’altro in Svezia, numero uno dell’Aik Solna. Questa squadra è una vecchia conoscenza crociata, infatti oltre ad avere il giallo ed il blu come propri colori principali, l’abbiamo incontrata e battuta nel doppio confronto, nei sedicesimi della coppa Uefa (poi conquistata, nella stagione 1994-95). Vincemmo all’andata per una rete a zero grazie a Massimo Crippa ed al ritorno grazie ad un capitan Minotti formato goleador (autore di una doppietta) chiudemmo facilmente la pratica, approdando così agli ottavi dove ci aspettavano i baschi dell‘Athletic Bilbao. Solna è una municipalità dell’area metropolitana di Stoccolma, e da poche ore non ha più il suo portiere. Ieri mattina si sono alzati tutti, dall’artigiano all’edicolante, ma
Ivan non si è alzato. Il suo sonno da notturno è diventato eterno a causa di una crisi cardiaca, e l’Aik, si è svegliata senza il suo portiere che saluta la moglie, gravida di quattro mesi e due gemelline di quattro anni. Un portiere può parare una punizione forte, due rigori in una sola partita, un missile da lontano, ma davanti al tiro mancino della morte nessun guantone e nessun colpo di reni può arrivare. Gli è vicino il mondo dello sport svedese, gli è vicino il Napoli che ha affrontato l’Aik e Turina a settembre e novembre nel gruppo F di Europa League, gli siamo vicini noi di stadiotardini.it. Buona vita Ivan, ora senza guanti, in cielo, a mani libere, potrai fare tutte le parate che vuoi. Luca Savarese