ADDIO A IVAN TURINA, PORTIERE DELL’AIK SOLNA. SI PUO’ PARARE TUTTO, TRANNE LA MORTE

IMG_3710(Luca Savarese) – Parlare di chi se ne va è sempre difficile. Si rischia di dire poco o troppo ma, provare a parlare di chi se ne va, è forse anche un modo per accorgersi che ogni istante che viviamo è un grande dono. Ieri mattina ci ha salutato Ivan Turina, una persona di sport; no,non occupava le prime pagine dei quotidiani sportivi (la notizia della sua dipartita è riportata in un trafiletto odierno dalla Gazzetta dello sport solo a pag. 21), non ha mai scomodato i rotocalchi della più disparata stampa gossippara, era semplicemente un portiere croato di trentadue anni e metteva i guanti e si tuffava da un palo all’altro in Svezia, numero uno dell’Aik Solna. Questa squadra è una vecchia conoscenza crociata, infatti oltre ad avere il giallo ed il blu come propri colori principali, l’abbiamo incontrata e battuta nel doppio confronto, nei sedicesimi della coppa Uefa (poi conquistata, nella stagione 1994-95). Vincemmo all’andata per una rete a zero grazie a Massimo Crippa ed al ritorno grazie ad un capitan Minotti formato goleador (autore di una doppietta) chiudemmo facilmente la pratica, approdando così agli ottavi dove ci aspettavano i baschi dell‘Athletic Bilbao. Solna è una municipalità dell’area metropolitana di Stoccolma, e da poche ore non ha più il suo portiere. Ieri mattina si sono alzati tutti, dall’artigiano all’edicolante, ma IMG_3711Ivan non si è alzato. Il suo sonno da notturno è diventato eterno a causa di una crisi cardiaca, e l’Aik, si è svegliata senza il suo portiere che saluta la moglie, gravida di quattro mesi e due gemelline di quattro anni. Un portiere può parare una punizione forte, due rigori in una sola partita, un missile da lontano, ma davanti al tiro mancino della morte nessun guantone e nessun colpo di reni può arrivare. Gli è vicino il mondo dello sport svedese, gli è vicino il Napoli che ha affrontato l’Aik e Turina a settembre e novembre nel gruppo F di Europa League, gli siamo vicini noi di stadiotardini.it. Buona vita Ivan, ora senza guanti, in cielo, a mani libere, potrai fare tutte le parate che vuoi. Luca Savarese

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.