GIANNI MURA A STADIOTARDINI.IT: “IL PARMA, L’ULTIMO FELICE ESEMPIO CALCISTICO DELLA PROVINCIA ITALIANA” – Videointervista esclusiva di G.Majo
(gmajo) – A margine della serata conclusiva del primo ciclo del 2013 di Mangia come scrivi, il felice format inventato, curato e condotto dal giornalista Gianluigi Negri di cui stadiotardini.it è web partner, ho avuto modo di effettuare una lunga chiacchierata con il cortesissimo giornalista e scrittore Gianni Mura, video registrata (amatorialmente) sotto il porticato esterno dell’abbazia cistercense di Fontevivo che ora ospita il ristorante 12 Monaci, location della kermesse eno-gastromomica. Il punto di partenza del colloquio è stato il Ventennale di Wembley: peccato che l’inviato di Repubblica, all’atto della registrazione, non si fosse ricordato di aver seguito dal vivo quell’evento per noi pramzàn storico e che sarà appunto per questo celebrato domani, domenica 12 maggio 2013, al Tardini, esattamente 20 anni dopo la magica notte della conquista del primo trofeo continentale dei crociati. Io, invece, supponevo che poteva essere in quella pattuglia di prime firme spedite a Londra: tornato in redazione ho avuto modo di riascoltare un
prezioso documento (magari andare a domenica lo riproporremo anche noi e magari chiederò di fare altrettanto agli amici di Tuttoilcalcioblog.com) vale a dire la sintesi della radiocronaca diretta dell’indimenticato Alfredo Provenzali per Radio Rai, riproposta da pramzanblog.com nelle ultime ore. Ebbene: durante il radioservizio Mura viene interpellato da Livio Forma, che per l’emittente di stato curava la tribuna stampa. Dunque l’indiscusso erede di Gianni Brera aveva avuto modo di seguire quella impresa nel tempio del calcio e di descriverla, come solo lui sa fare, per i lettori del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari (c’era anche il bolognese Giorgio Comaschi, per la stessa testata, prima che deviasse del tutto dal giornalismo allo spettacolo). Al di là di questa amnesia,
però, Mura ha avuto modo di ricordare di aver seguito anche in altre occasioni il Parma di Scala, definito, durante la piacevole chiacchierata (lui mi aveva concesso un dito, io ho preso il braccio, e di questo chiedo pubblicamente venia anche qui): “l’ultimo esempio calcistico felice della provincia italiana”. Ma Mura si è espresso anche sul campionato italiano (che non disdegnerebbe fosse ridotto a 18 squadre, con sole due retrocessioni), della dittatura delle televisioni (trovandosi d’accordo col timore da me espresso che la Satellitare possa a breve puntare su altri campionati più appetibili della serie A italiana, lasciando i nostri presidenti, che tanto litigano sulla spartizione in brache di tela), ma anche di gastro-enologia (era presente anche la moglie Paola), del coniglio all’ischiana (“ucciso nell’aglio”) di cui si trova traccia nella sua ultima fatica letteraria e che, assieme al collega Carlo Vaccari, mi sono sempre chiesto perché costasse, quindici anni fa e rotti, ben 36 mila lire in trattoria, quando il prezzo di un primo piatto era di appena 4.000 lire (eravamo sull’isola per seguire la fase finale del campionato Primavera). Il passaggio dal coniglio al gatto pietanza, nei proverbi, dei vicentini (e pare anche dei fidentini) è stato breve, anche se si trattava di pietanza di guerra. Meglio pensare alle portate (e alla location) dei 12 Monaci, promosse a pieni voti dal giornalista – che ha il culto della cucina – e al format di Mangia come Scrivi, cui Mura aveva già preso parte quando si svolgeva ancora a Montechiarugolo. Chiusura di nuovo sul calcio con un bel 6+ al Parma di Donadoni, con un Biabiany che ha impressionato l’autorevole reporter per la sua velocità…
LA PRIMA PARTE DELLA INTERVISTA ESCLUSIVA DI MAJO A MURA
LA SECONDA PARTE DELLA INTERVISTA ESCLUSIVA DI MAJO A MURA
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Caro Gabriele, splendida cosa. Sarei voluto intervenire ma ero impegnato sulla serie B. Ho intervistato Gianni un paio di mesi fa per il Giornale di Sicilia, sul Chievo, purtroppo non è uscita per questioni di spazio. E’ un grandissimo personaggio, un simbolo. Che saluto tramite la tua testata, con un’ammirazione infinita.
Immagino la gente, dopo aver sentito Mura, strapparsi le vesti per Zagnoli