IL COLUMNIST / “NON CAPISCO PERCHE’ I QUOTIDIANI SPORTIVI RITOCCHINO VERSO IL BASSO LA VITTORIA DEL PARMA ED ESALTINO COME IMPRESE I SUCCESSI DI MILAN E NAPOLI”
(Luca Russo) – Una piacevole amichevole di fine stagione nella quale i ragazzi di Donadoni hanno superato un Cagliari già in vacanza. Ecco cosa è stato detto dagli addetti ai lavori, e dunque non solo dall’inviato Radio Rai Andrea Coco, intervistato come di consueto dal nostro direttore Gabriele Majo al termine della gara, a proposito dell’assai poco
appassionante sfida tra sardi ed emiliani andata in scena sul campo quasi neutro di Trieste. Intendiamoci: che si sia trattato di una gara dominata dagli sbadigli, più che dalle emozioni forti, è sotto gli occhi di tutti. Del resto dalla sparuta truppa di tifosi, messa assieme dal CCPC, tornata a Parma di buon mattino, spesso sono partiti sproni dagli spalti, affinché i nostri portacolori si dessero una mossa. Che il Cagliari non fosse in una delle sue serate migliori, anche. Ma non capisco
perché i principali quotidiani sportivi abbiano ritoccato verso il basso il valore di una vittoria che dà al Parma una gran fetta di decimo posto, obiettivo dichiarato di questo scorcio conclusivo della stagione, e un paio di buoni motivi per sperare di chiudere il campionato non troppo lontano dai 56 punti dell’anno passato. Ammesso e non concesso che i Crociati si siano imposti su un Cagliari già sotto l’ombrellone, farebbero bene quei quotidiani sportivi a ridimensionare anche l’impresa del Milan all’Adriatico di Pescara (sai che fatica battere per 4-
0 una formazione già retrocessa) e quella del Napoli a Bologna (sempre a proposito di squadre già al mare). E invece succede che al Parma si affibbia il demerito, quasi la colpa, di aver battuto una formazione distratta da non si sa bene cosa (ma in fin dei conti siam sicuri che i sardi fossero così distratti?), mentre per Milan e Napoli si sprecano complimenti anche se hanno superato avversari decisamente abbordabili. Quando si dice due pesi e due misure.
Al di là di questa mezza polemica, va detto che l’ultimo turno infrasettimanale dell’annata ci ha confermato un paio di cose di cui per la verità eravamo già al corrente. La prima è che al Parma fa un gran bene respirare l’aria di fine campionato. Non siamo nuovi ad ottimi finali di stagione: ne abbiamo vissuto uno due anni fa, con Colomba in panchina, e l’altro dodici mesi or sono, sotto la guida di Donadoni. La storia pare che stia lì lì per ripetersi anche quest’anno: dovessero vincere le ultime due partite in calendario, i Crociati finirebbero il campionato al decimo posto e con un utile di ben 52 punti: appena quattro in meno rispetto ai 56 collezionati lo scorso anno. Un risultato niente male se si considera che il gran bel girone d’andata è stato seguito da una seconda parte di torneo a dir poco deficitaria. Non fossimo incappati nel black out invernale, a quest’ora l‘Europa ce l’avremmo avuta ancora a portata di mano. O quasi.
La seconda è che dalle parti di Udine hanno un signor tecnico. Non che vi servisse il nostro parere (o il sacco di Palermo) per capirlo. L’ampia preparazione e le indubbie capacità di Francesco Guidolin si commentano da sole. Così come i risultati che sta ottenendo in bianconero. Nei tre anni fin qui passati in Friuli ha messo insieme due preliminari di Champions (un vero e proprio miracolo per una società delle dimensioni di quella dei Pozzo) e una quasi qualificazione alla prossima edizione di Europa League. Il tutto con una rosa che ogni anno perde i suoi pezzi migliori (la scorsa estate sono andati via giocatori del livello di Isla e Asamoah e a gennaio è partito Armero) eppure è sempre lì a lottare per le posizioni di vertice. Della serie: cambiano gli addendi, ma Guidolin riesce a fare in modo che la somma resti più o meno sempre la stessa. Chapeau. Luca Russo
la risposta se l’è data da solo: ” Una piacevole amichevole di fine stagione nella quale i ragazzi di Donadoni hanno superato un Cagliari già in vacanza”. Cosa c’è da esaltare nell’aver ottenuto un decimo posto (decimo!) contro una squadra che, ammette lei stesso, era in vacanza?
Milan e Napoli hanno un obiettivo, la Fiorentina pure, la Roma anche, Udinese e Lazio idem. Parma e Cagliari non avevano nulla da dire. Nulla hanno detto. Partita da tabellino, quindici righe e stop: anche troppo…
Se da un lato trovo esagerato il pianto di Luca Russo, il quale notoriamente non simpatizza per una grande del Sud ed è un lettore deluso dai quotidiani sportivi, per la mancata enfasi alla partita di ieri, dall’altro trovo esagerata anche la chiosa di Ermete.
Il problema è che, indipendentemente dai risultati, le pagine vengono “pitturate” o “disegnate” come più esattamente si dice in gergo, “a freddo” e difficilmente riviste alla luce della gara. Peraltro se quella di ieri era una gara da tabellino e poche righe sullo 0-0, lo stesso dicasi per il finale 0-1.
Del resto a radio rai Trieste era – giustamente – l’ultimo campo collegato.
A parte che il decimo posto finale non è fuffa, ma Russo non ha tutti i torti nello sminuire la portata delle “imprese” di Napoli e soprattutto Palermo, contro squadre altrettanto in vacanza di Parma e Cagliari.
Cordialmente
Gmajo
palermo squadra in vacanza quando ieri ha giocato come ultima spiaggia per restare in A ?
Che non mi risulti simpatica una grande squadra del Sud, è abbastanza risaputo. Ma ciò che mi è ancor meno simpatico è un certo modo di fare informazione sportiva qui in Italia. Lo stesso pezzo avrei potuto farlo, naturalmente riferendomi a protagonisti diversi, anche dopo essere stato al Braglia per Sassuolo-Padova. In quella occasione c’era il 25% di una città, Sassuolo, allo stadio e il giorno dopo sulla prima della Rosea di spazio ce n’era solo per le richieste di mercato del signor Conte (poooovero il nostro Conte)…fossi stato io il direttore (ma per fortuna mia e di quel giornale non lo sono), in prima ci avrei sbattuto i neroverdi…così anche per evitare di parlare sempre delle stesse storie e delle stesse squadre!…ma dico: si potrà avere in Italia un giornale, uno!, che proponga qualcosa di diverso dagli altri? Pare di no. Son fatti tutti allo stesso modo: copia e incolla.
Forse perché le notizie sulle grandi squadre fanno vendere i giornali mentre quelle su Parma e Sassuolo no ?
Ricordo ancora la mia delusione quando all’indomani della nostra ultima vittoria in Coppa Italia comprai la rosea.
Pensavo di trovare un titolo a nove colonne su quella che fu veramente un’impresa per quella squadra, una squadra che si salvò solo nelle ultime giornate dopo aver navigato per tutto il campionato nei bassifondi della classifica e dopo aver visto una girandola di allenatori che neanche alle giostre; ebbene quella squadra scombinata riuscì a vincere contro la Juve e contro tutti i pronostici, la vittoria di Davide contro Golia.
Ma il titolo a nove colonne era dedicato a Ronaldo che avrebbe lasciato l’inter…