“EXTRA MOENIA”, FUORI DALLE MURA DUCALI / MONTELLA E LA FIORENTINA: FANTASTIC FLY
(Luca Savarese) – E’ bello camminare in una valle verde. Diceva uno spot per delle famose calzature. Visto che al timone della nave viola siede un altro imprenditore di scarpe, osiamo dire è bello camminare in una (Della) Valle viola.Solo lo scorso anno, non secoli fa, Vincenzo Montella si era da poco accomodato sul suo nuovo trono (anche se il ragazzo, umile e poco incline a manie di grandeur, non si è mai considerato re) viola. Molti fiorentini speravano fosse proprio lui l’uomo di una nuova provvidenza gigliata, molti però dovevano ancora digerire una stagione pessima, finita ad un passo dalla retrocessione e, con ben tre allenatori susseguitisi, Mihajlovic, Delio Rossi e poi Guerini. Il bravo Vincenzo non solo ce l’ha fatta, ma è andato al di là di ogni aspettativa: campionato a ridosso delle grandi, Europa centrata al primo colpo ed un gioco offerto, considerato anche dal cittì azzurro Prandelli, ultimo regnante felice della dinastia made in Florence, godibilissimo e, da piani altissimi. L’estate scorsa sorseggiando quei tabellini con gli arrivi e le partenze di tutte le venti del novero, che tanto ci piacciono in questi caldi tempi, ci stupivamo dell’idea che stava alla base del rinnovamento viola: portare al Franchi gente con i piedi non buoni, ma di più, quali Pizarro, Borja Valero, Aquilani, Mati Fernandez. Riuscirà l’ex aeroplanino a garantire un volo tranquillo con dei passeggeri così nuovi? Mormoravano i più scettici. Lui, non solo c’è riuscito, ma ha regalato un volo agevole sin da subito, redditizio e a tratti spettacolare, come nella partita d’andata contro la nemica Juve a Firenze, dove alla fine fu zero a zero, ma sul campo la Fiorentina aveva fatto una signora partita o come quando, sempre in casa, in svantaggio di due a zero contro il Milan nel girone di ritorno, andarono poi a raggiungerlo, dimostrando vitalità e coesione. A settembre ci sarà l’Europa League ed allora conviene attrezzarsi. Ecco quindi arrivare altri tipetti che con la palla ci san fare: Joaquin, talento spagnolo, autore, nell’ultima Champions col Malaga, del gol che diede alla sua squadra la vittoria interna sul Milan, poi Iakovenko, esterno offensivo ucraino di valore, prelevato dall’Anderlecht, e poi Marcos Alonso, difensore elegante uscito dalla cantera del Real che arriva dagli inglesi del Bolton. Insomma, come dire only quality, non run, solo qualità, mica corsa. Primum la qualità, poi quando è garantita, porta anche con se una buona dose di corsa. In fondo in riva all’Arno, sono diventati grandi a colpi di qualità: prima Antognoni, poi Baggio, dunque Rui Costa. Della Valle, Montella e Pradè, stanno ribattendo questa strada ed i risultati si vedono e, non sembrano essere effimeri. Piccolo fabula docet per le nostre latitudini crociate? Noi non dobbiamo imitare nessuno ma, essere semplicemente e, nel miglior modo possibile, noi stessi; dai viola però impariamo una cosa che magari può tornare utile: quando inizi a sorprendere stabilmente, poi hai un altro passo, poi è come se le sorprese raggiunte ti mettessero serenità e ti dessero più appetito e, te ne facessero desiderare delle altre. Complimenti a questa nuova (Della) Valle fiorentina. Luca Savarese
si ma della valle la pila ce l ha per desiderare qualcosa in più…….ghirardi purtroppo per le finanze di cui dispone l appetito se lo può permettere solo a tavola…..
saluti