IL PUNTO DI MERCATO, TRA COMPROPRIETA’ E BELFODIL

(Federico Ranauro) – Nell’anno del Centenario, tutti, tifosi e stampa, si aspettano un mercato che sia all’altezza e aspettano speranzosi di vedere l’operato della dirigenza crociata. Negli ultimi anni sono arrivati in gialloblù calciatori importanti come Giovinco, Paletta, Valdes, Mariga, Belfodil senza dimenticare i ritorno di Crespo, Marchionni e Amauri. Giocatori che hanno permesso di ottenere risultati buoni se non proprio eccellenti, con il consolidamento, almeno negli ultimi due anni di un posto nella parte sinistra della classifica. Certo non sono mancate le delusioni come Pabon e Ninis, ma ci può stare quando si insegue (forzatamente) più la politica della quantità più che della qualità, come ha spiegato in settimana l’AD Leonardi. Nelle ultime sessioni di mercato il Parma, rispetto ad altre società, ha effettuato diverse operazioni in compartecipazione, per certi versi obbligatorie considerate le esigenze di bilancio e le reali possibilità economiche (anche se stavolta paiono essere meno pressanti). Come di consueto anche quest’anno i lavori inizieranno con la risoluzione di quelle poche comproprietà che entro il 30 giugno vanno risolte, ma, come ha rimarcato il Plenipotenziario, non c’è in vista qualcosa di determinante, come dodici mesi prima, con Giovinco. Benalouane, Parolo, Boniperti, Biabiany e Santacroce, infatti, sono i giocatori della rosa della prima squadra detenuti assieme ad altri club. Per i primi due sembra quasi tutto fatto per il riscatto con il Cesena e con 4 milioni la questione è chiusa, magari con il trasferimento di Zè Eduardo in bianconero. Con la Sampdoria (“ma siamo in ottimi rapporti”, l’AD dixit), invece, c’è di mezzo Biabiany, tra i “pezzi pregiati” dei crociati e osservato speciale di alcune “big” come Napoli, Milan e Juventus. Molto probabile il rinnovo della comproprietà tra le due società, ma il nodo da sciogliere è dove giocherà? L’esterno ha già espresso la sua volontà di voler rimanere in Emilia, ma non è da escludere che in caso di un’offerta vantaggiosa possa cambiare maglia. Superato il capitolo comproprietà in casa Parma ci sarà da valutare la situazione di Belfodil: il franco-algerino è l’oggetto del desiderio di molti quotati club come Juventus, Napoli e Inter, ma fioccano richieste anche dall’Inghilterra (Liverpool). Il suo procuratore lo sta pompando, ma il Sommo Dirigente lo ha ammonito, dicendogli che deve essere altrettanto bravo ad alzare le cifre. Reduce da un’annata tra alti e bassi con un inizio eccellente per chiudere con prestazioni sotto la sufficienza, il futuro di Ishak pare lontano dal Tardini: sembra lui l’indiziato speciale per rimpinguare le casse crociate, soprattutto per coprire le spese di gestione, ma anche per cercare così di portare a casa qualche “colpo” che possa render felici i tifosi gialloblu. I nomi, però, almeno per ora, scarseggiano: Munoz, Garcia, Gabionetta e Marrone sono da “normale amministrazione”, non qualcosa davvero di speciale. Non bisogna dimenticare che il Parma, insieme, al Milan si è assicurato il cartellino di Riccardo Saponara, talento dell’Empoli e dell’Under 21, ma difficilmente lo vedremo nel Ducato: certo, rappresenterebbe un bel “colpo” in entrata nell’anno del Centenario, tuttavia più facilmente finirà in rossonero, dal momento che sempre martedì scorso Leonardi ha fatto uno “spottone” per cercare di far capire agli illustri comproprietari che sarebbe meglio per loro (e per le casse del Ghiro, of course…) detenerne l’intera proprietà. L’imponderabile, tuttavia, ruota attorno al presunto affaire Donadoni: ieri pomeriggio abbiamo riferito dello spiffero di Di Marzio secondo cui la Roma avrebbe dato l’ultimatum ad Allegri. Qualora questi passasse in giallorosso Donadoni potrebbe interessare al Milan, che a propria volta potrebbe scusarsi con il Parma per il disturbo, pur non essendo una prasi abituale o prevista, lasciandogli per una stagione proprio Saponara, sapendo, peraltro, quanto possa esser importante una piazza come quella emiliana quale tappa di maturazione come passaggio intermedio prima dell’approdo in una grande squadra. Piuttosto, al di là della giovane età del virgulto, ci sarebbe da chiedersi con quale entusiasmo potrebbe arrivare qui dopo aver accarezzato il sogno del grande balzo in una importantissima squadra metropolitana…

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

3 pensieri riguardo “IL PUNTO DI MERCATO, TRA COMPROPRIETA’ E BELFODIL

  • 2 Giugno 2013 in 00:30
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    Pezzo senza senso, Stadiotardini.it simili al peggio di tutttomercatoweb e affini. Chi se ne incula di pezzi del genere. Direttore Majo il suo essere sopra una determinata soglia si sta squalificando ogni giorno parlando del mercato delle vacche poi con pezzi non qualificati come questo.

    • 2 Giugno 2013 in 00:45
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      Notoriamente non sono un amante del calcio-mercato, ma c’è anche la richiesta di parte dell’utenza che va esaudita, al di là dei miei gusti personali. Utenza che va esaudita, ma pure educata. Nel senso che, in linea con la nostra abituale produzione, cerchiamo di non istupidarla parlando di cifre (peraltro di questi tempi piuttosto immorali), o rincorrendo le singole voci o vocine, ma cercando di fare opera di divulgazione, spiegando la filosofia di determinate movimenti, cercando di interpretare scenari che possano apparire.

      Per me il pezzo non è affatto senza senso: l’estensore dell’articolo, che vanta già collaborazioni specifiche con siti specializzati, si è attenuto alle disposizioni che gli avevo impartito, facendo il punto della situazione, e spiegando cosa sta accadendo. Penso che sia molto più dignitoso di certi copia incolla dei siti da lei citati che ci capita di leggere dopo 24 ore anche sulla carta stampata, pieni zeppi di indiscrezioni che fanno piacere a questo o quel dirigente o procuratore.

      C’è modo e modo di fare mercato: noi cerchiamo di farlo in una maniera più elevata offrendo un tentativo di spiegazione/interpretazione dei movimenti di mercato del Parma.

      Cordialmente

      Gmajo

  • 2 Giugno 2013 in 21:30
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    Se non si parla di calciomercato adesso di che si parla? Magari si potesse parlare di nuovo stadio ma i tempi sono molto acerbi. Apprezzo sommamente iltentativo da parte del DG di dare un taglio molto legato al senso di appartenenza come gia’ fanno ad esempio in Inghilterra le squadre di provincia o di media caratura. L’orgoglio di essere del Parma….e’ questa la strada giusta

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