E LA MORTE SI E’ PORTATA VIA ANCHE MARCO FEDERICI
(gmajo) – Stavo giusto terminando di impaginare, o meglio di rifinire, gli ultimi racconti scritti di proprio pugno per stadiotardini.it dai protagonisti del III Memorial Saponara, dedicato a Francesco, il giornalista che la morte ci aveva strappato due anni fa, e che è stato onorato per la terza volta con il torneo a lui dedicato un paio di settimane addietro, quando sono rimasto sconvolto nell’apprendere che un altro collega, un altro amico, un altro neo-padre, ci ha improvvisamente
lasciato: Marco Federici, vittima di un incidente stradale a Corcagnano, mentre in sella al suo scooter stava raggiungendo la redazione della Gazzetta di Parma, nella quale lavorava alla redazione cronaca, ma che spesso veniva al Tardini a dare man forte al contingente degli sportivi, magari per raccontare i risvolti di cronaca collaterali all’evento sportivo. Figura bella a vedersi e dai modi garbati, urbani e gentili, ma che sapeva sviscerare senza reticenze i fatti con una prosa piacevole ed efficace. Da Chiara Cacciani, redattrice anch’essa della
GdP alla quale mi stringo con affetto in questo momento di dolore, aveva da poco avuto la piccola Anna. Marco Federici aveva partecipato alla prima edizione del Memorial Saponara: e vorrei ricordarlo riproponendo alcune sue foto di allora, con la maglia crociata gialloblu numero 6. E nella foto di gruppo di quella formazione era abbracciato a un altro indimenticato cronista che da poco tempo ci ha lasciato e che era stato ricordato nel torneo di Alberi, Pino Colombi. Addio Marco.
FOTOGALLERY MARCO FEDERICI AL PRIMO MEMORIAL SAPONARA (semifinali)
FOTOGALLERY MARCO FEDERICI AL PRIMO MEMORIAL SAPONARA (finali)
Non lo conoscevo tanto. lo ammiravo per la compostezza, io così di fretta, spesso contrariato per le difficoltà del lavoro di freelance, lui così schivo. Non inseguiva i riflettori, a differenza mia, ma lo ricordo benissimo allo stadio Tardini. Un giorno facemmo un pezzo di strada assieme e io via con il mio racconto a braccio della lotta quotidiana ovunque, per pubblicare qualcosa, e lui mi incitava.
Conosco poco anche Chiara, ci siamo sentiti qualche volta al telefono per pezzi per il sito, ma in genere concordavo solo con Billy Balestrazzi.
Neanche sapevo fossero fidanzati, tantomeno sposati.
Una notizia tremenda.
Intuivo la sua passione per il Parma, è una scia di lutti che tocca i giornalisti di fede crociata.
Un abbraccio a tutta la sua famiglia.
Mi dispiace un mondo, perchè oltre ad essere un bravo giornalista era una persona splendida!
CIAO MARCO!
Non lo conoscevo, ma è una notizia che mi tocca profondamente. Un abbraccio gigantesco alla moglie e ad Anna.