IL DUBBIO DI ZAGNOLI: HA IL CARATTERE PIU’ DIFFICILE BELFODIL O CASSANO?

image(gm) – In un articolo apparso ieri sul Secolo XIX il giornalista cosmopolita ha passato in rassegna le “belfodellate” alla corte di Donadoni. Il quotidiano genovese ha titolato: “Belfodil, l’uomo che farà rimpiangere Cassano”: Vanni Zagnoli mi ha spiegato che quella titolazione è andata oltre il suo pensiero e il carattere del pezzo. Lo spunto, tuttavia, è sicuramente interessante: tanto è vero che nell’entourage del Parma non tutti concorderebbero con le leggende metropolitane sui presunti comportamenti sopra le righe del Medicinale, un ragazzo ritenuto per niente difficile…

(di Vanni Zagnoli, da Il Secolo XIX del 03.07.2013) – E adesso saranno problemi di Walter Mazzarri. Non deve più gestire le bizze di Antonio Cassano, che firmerà un triennale per il Parma, ma avrà Ishak Belfodil, uno dal carattere non facile. Il tecnico dell’Inter aveva condiviso alla Sampdoria il primo biennio di Cassano, dal 2007 allo ’09, e un paio di cassanate eclatanti: contro la Fiorentina si mise a piangere dopo l’ammonizione ricevuta dall’arbitro Gava che gli avrebbe fatto saltare la sfida alla Roma. Nel marzo 2008 realizzò il 2-2 al Torino, a 3’ dalla fine venne espulso per proteste, insultò l’arbitro Pierpaoli, gli lanciò la maglietta addosso e lo minacciò (”Ti aspetto fuori”). Prese 5 giornate,eppure Donadoni lo portò all’Europeo 2008, impiegandolo per tutti e 90’ delle gare azzurre. Adesso lo avrà a Parma. Le cassanate si sono ripetute con Del Neri e Di Carlo,al Milan, all’Inter e con Prandelli, fra scivolate in conferenza stampa e persino in allenamento, arrivando quasi alle mani con Stramaccioni, in marzo.
Il presidente del Parma Ghirardi ha sempre coltivato il sogno di avere un grande giocatore in maglia
crociata, l’aveva offerta all’amico Inzaghi,a Del Piero, ora per il centenario della società si regala Cassano, mentre Belfodil passa all’Inter per 10 milioni e in Emilia dovrebbe arrivare anche il difensore centrale Silvestre, in prestito. A Milano il franco-algerino dovrà moderare il suo temperamento, che ha un qualcosa di Cassano. «Fa perdere parecchio tempo», ammetteva
l’ad Leonardi, durante la stagione. Donadoni lo bacchettava anche quando segnava: «Per una giocata azzeccata, ne sbaglia una decina». Si tratta di movimenti, spesso è parso indolente o non fa quanto gli viene richiesto.
Il centravanti, dal cognome che sembra un medicinale, ha segnato 8 gol e firmato 4 assist, ma da febbraio, dopo il mancato trasferimento alla Juve, si era fatto notare solo all’ultima giornata, con gol e passaggio smarcante a Palermo.
A Bologna aveva giocato appena 8 partite, con Pioli, nel suo unico campionato a Parma è finito spesso in panchina a favore di Amauri e si è preso varie stilettate da allenatore e ad. A dicembre
all’Olimpico la Lazio era in vantaggio 2-0, a metà ripresa l’azzurrino Sansone si procurò il rigore
per riaprire la partita, Belfodil lo rubò a Marchionni, Bizzarri glielo parò, lui infilò la ribattuta e zittì la
panchina. Donadoni gli fece l’esempio di Zidane: «Ha fatto una grande carriera, ma la gente ricorda solo la testata a Materazzi nella finale mondiale».
A metà aprile il Parma perse in casa 3-0 con l’Udinese, nel secondo tempo lo bacchettò il capitano Alessandro Lucarelli: «Su una certa situazione di gioco non mi era piaciuto il suo atteggiamento, deve capire che ci vuole anche umiltà per raggiungere certi livelli. Il consiglio che do, non solo a lui,è mostrare voglia di mettersi al servizio dei compagni e migliorarsi: segua gli esempi positivi e si toglierà tante soddisfazioni». «Dovrebbe lavorare per avere un buon rapporto con i compagni», un altro passaggio di Donadoni, in una conferenza stampa.
Ishak è musulmano e molto credente, prega cinque volte al giorno e quando segna si inginocchia posando la fronte a terra, poi si rialza e apre le mani al cielo. Una scena a cui si abitueranno i tifosi dell’Inter e pure Icardi. Però aspettiamoci anche le solite “belfodellate”.

(di Vanni Zagnoli, da Il Secolo XIX del 03.07.2013)

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.