UN TETTO PER I DISABILI DEL TARDINI / CASSANO: “FAREI VOLENTIERI QUALCOSA, MA NON E’ IL MIO CAMPO…” – Il video della prima parte della conferenza stampa
(gmajo) – Dopo Enrico Boni, che ha una sorta di ius per aprire le danze quando parla Antonio Cassano, il microfono, che sembrava una patata bollente (oggi mi parevano tutti quanti un po’ attendisti…) è passato a me. Confesso che le mie prime domande erano, ad arte, un po’ interlocutorie e vagamente da paraculo (ogni tanto lo so fare anch’io) giusto per tentare una sorta di captatio benevolentiae, prima di arrivare all’argomento che più mi stava a cuore: ovverosia la tettoia per i disabili dello stadio Ennio Tardini di Parma. FantAntonio, infatti, era uno dei destinatari (gli altri il sindaco Federico Pizzarotti e il presidente del club Tommaso Ghirardi) dell’appello del tifoso in carrozzina Fabio Giarelli, lanciato attraverso stadiotardini.it, affinché smetta la barbarie delle intemperie sulla testa dei diversamente abili, lasciati, da alcuni anni a questa parte, all’addiaccio. Questa la risposta, diciamo così un po’ interlocutoria, del Discolo di Bari Vecchia, che almeno ha avuto l’accortezza di non scivolare su una buccia di banana, come gli era capito, su altri argomenti, in altre occasioni. “Cosa posso fare io? Se si possono risolvere i problemi ben venga: io sarei superfelice soprattutto per questi ragazzi qua, però non è un problema che io possa affrontare o risolvere. Se potessi fare qualcosa lo farei tranquillamente, però non è il mio campo e non voglio addentrarmi in situazioni che non conosco e non so”.
Cosa posso fare? Chiede Cassano: beh, ad esempio, dando retta alla populistica proposta dell’assessore allo sport del Comune di Parma Giovanni Marani, mettere la mano al portafoglio e “sponsorizzare” la famosa tettoia, assieme agli altri calciatori, anche se, come ho già tentato abbondantemente di spiegare il problema non è principalmente di carattere economico (ci sarebbero degli sponsor del Parma FC interessati a fare da mecenati all’iniziativa) quanto di natura tecnica, anche se non mi capacito di come permessi e progetti per i G BOX dell’Upper Class non hanno mai avuto problemi di sorta (a parte i G LUX montati e smontati due anni fa per un clamoroso errore di progettazione) a procedere, mentre per una semplice copertura che ripari dalle intemperie i disabili sembra sempre di esser di fronte a problemi insormontabili. Nonostante fossi già stato stoppato dalla capo ufficio stampa Maria Luisa Rancati, ho tentato lo stesso di chiedere a Cassano un
commento sulla provocazione dell’assessore Marani, ma il fantasista mi ha bellamente dribblato (“non voglio addentrarmi in queste situazioni”), e, attraverso una trama di gioco con la stessa Rancati, il pallone, per la prosecuzione della partita, pardon… conferenza stampa, è passato ad altri interlocutori, per tornare sui temi più consoni o usuali nella liturgia di Collecchio. Amen.
SOTTO IL VIDEO AMATORIALE DELLA PRIMA PARTE DELLA CONFERENZA STAMPA DI CASSANO LA TRASCRIZIONE DELLE RISPOSTE A TUTTE LE DOMANDE DI STADIOTARDINI.IT
Gabriele Majo (www.stadiotardini.it) – E’ toccato a lei venire in sala stampa perché domani c’è una partita importante, visto che è la prima della stagione, e quindi lei può fare da richiamo per portare un po’ di gente al Tardini?
“Se non sbaglio l’Olympique Marsiglia fa tornare alla mente qualche ricordo per il Parma: mi riferisco alla seconda Coppa Uefa: speriamo di fare una buona prestazione, e di toglierci già delle soddisfazioni al pronti e via, perché le amichevoli non esistono; esistono partite vere per mettere benzina nelle gambe, per partire velocemente a razzo, e speriamo ci sia una bella cornice domani per la prima partita davanti alla nostra gente”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.it) – A proposito che non ci sono amichevoli, sentivo ieri sera per televisione, in un talk show sportivo locale, che lei non ci sta a perdere neppure in queste partitelle d’allenamento tra amici…
“Io, quando perdo, divento un demonio, sia che si tratti di partitelle che di partite più importanti. Non mi piace perdere. Anche se gioco a carte non mi piace perdere: ho questo maledetto vizio, rosico di brutto”.
Gabriele Majo (www.stadiotardini.it) – In questi giorni abbiamo visto una bella immagine, una bella foto, lei abbracciato ad Amauri, scattata dopo la prima partitella giocata insieme: come sta nascendo, come sta crescendo questa nuova coppia?
“Normale che cresca bene questa intesa con i compagni per la sola motivazione che sono venti giorni che mi alleno con loro. Partiamo dal presupposto che sono imballatissimo, non vado neanche se mi spingono da dietro, è normale che aumenti di giorno in giorno l’intesa tra me e Amauri e soprattutto tra me e la squadra, che è la cosa più importante. Se camminano loro, in automatico cammino anch’io; se loro non vanno, io dove vado?”
Gabriele Majo (www.stadiotardini.it) – Una domanda che non c’entra col calcio giocato, ma che è lo stesso importante, perché c’è un tifoso del Parma in carrozzina, che ha fatto un appello, oltre al presidente Ghirardi e al sindaco Pizzarotti, che forse sono i più competenti, ma anche a lei, perché Cassano è la star di questo Parma, il quale, insomma, chiede di fare qualcosa affinché il settore disabili dello Stadio Tardini venga coperto, perché al momento piove loro addosso. E’ chiaro che non è un problema immediato perché c’è bel tempo, però rimane una problematica da risolvere: Cassano può fare qualcosa in questo senso?
“Non saprei proprio che cosa fare. Io che comando? Se si possono risolvere dei problemi ben venga, io sarei superfelice soprattutto per questi ragazzi qua, però non è un problema che io possa affrontare o risolvere… Non lo so… Se potessi fare qualcosa lo farei tranquillamente, però non è il mio campo e non voglio addentrarmi in situazioni che non conosco o non so…”
Gabriele Majo (www.stadiotardini.it) – C’è stato l’assessore allo sport del Comune di Parma che aveva lanciato la provocazione che questa tettoia…
“Te l’ho detto, non voglio addentrarmi in determinate situazioni… Passiamo alla domanda dopo…”
(Antonio Cassano, estratto dalla conferenza stampa del 30.07.2013 nella sala media del nuovo Centro Direzionale Parma FC di Collecchio – Video registrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.it)
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Trovo la risposta di Cassano di buonsenso e anche di esempio: lui ha risposto, si è espresso e lo ha fatto con sentimento. Giusto, non spetta lui e mai va indotta un’azione di cuore che deve partire dallo slancio di un singolo, caro Marani. La Rancati stoppa e in realtà fa molto rumore. Ma non c’è bisogno, Luisa: Cassano sa destreggiarsi benissimo. Tu piuttosto esprimi forse una ben precisa volontà di mettere a tacere il tutto optando per un “se teniamo botta col silenzio assoluto, cioè IGNORANDO, si affossa anche questa noia”. Quindi riassumendo di Ghirardi, Leonardi, Pizzarotti neanche l’ombra. Parla l’opinionista assessore Marani da una parte (Comune) e dirige il traffico la Rancati dall’altra (Parma FC). Cassano, diglielo, a tutti loro che la palla si prende di petto in questi casi, se non altro esprimendo il proprio pensiero.
ma majo !!! ma che cazzo di domande fai a cassano? tu non stai bene
No caro, io sto benissimo. E di cuore ti auguro di non finire mai in carrozzina
non metto in dubbio la bontà della domanda! ma secondo te cassano ha l’ empatia per rispondere a una domanda del genere?
No, ovviamente. Ma avevo promesso a Fabio Giarelli che la domanda a Cassano l’avrei posta, anche per cercare di sensibilizzare l’uditorio sul tema…