SANSONE E’ RIMASTO, LA PRESENTAZIONE DI STASERA IN PIAZZA GARIBALDI E’ SALVA E NON CI SARANNO PERNACCHIE – Editoriale di Gabriele Majo, direttore di stadiotardini.it

inserzione centenario piazza garibaldi(gmajo) – Piazza Garibaldi, il cuore di Parma dove si sono spontaneamente celebrati tutti i momenti più belli della centenaria storia crociata, stasera non sarà deturpata da moti di piazza: Nicola (Domenico) Sansone, a furor di popolo, è stato confermato, e dunque non ci sarà la temuta contestazione all’indirizzo di Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi. Due che, al consenso popolare (forse più il primo che il secondo) tengono davvero tanto, e che debbono esser trasaliti nel vedere l’esito del sondaggio della  Gazzetta di Parma  che nelle ultime ore ha fatto registrare una percentuale di consenso bulgara (proprio quello che loro vorrebbero avere, ché sono allergici al dissenso) a favore di Sansone, 96,53% contro appena il 3,47 (chissà che invidia!): SONDAGGIO GDPla domanda posta era: “Il Parma potrebbe cedere Sansone: siete d’accordo?”. Ovviamente il primo dato era relativo al NO, e il secondo al SI. Una forbice piuttosto larga, direi un divario oceanico. Non solo: su Facebook la pagina “Nick Sansone deve restare a Parma, NO al Sassuolo”, che “intende raccogliere tutti i tifosi del Parma contrari alla cessione di Nicola Sansone al Sassuolo ed a qualsiasi altra squadra”, mentre compongo, ha raggiunto 1.758 "Mi piace". Nel nostro piccolo anche noi di  stadiotardini.it, che vantiamo un discreto numero di lettori di solito piuttosto “passivi”, imagenell’occasione li abbiamo visti tramutarsi in “attivi”, toccando punte da record nello spazio commenti, pur non avendo dedicato alla questione neppure un titolo o un articolo che li potesse in un qualche modo fomentare. Anche perché, con tutto questo polverone, è finita in sottordine la cessione, a mio modesto avviso ancora più grave, quella di Raman Chibsah, il quale, rispetto a Sansone, aveva margini di crescita (anche imageeconomica) superiori. Si trattava, dunque, di commenti spontanei, che hanno iniziato a moltiplicarsi dopo l’allarme che aveva lanciato la nostra lettrice Claudia (la quale aveva rilanciato la notizia trovata sul web), e che avrebbero finito per scandire la cronaca minuto per minuto della vicenda, fino all’epilogo di ieri sera, ufficializzato dal Plenipotenziario in collegamento in diretta con  Calcio & Calcio Estate, che sanciva definitivamente che Niki è fuori dal mercato. Il Sommo Dirigente  imageha negato, in quella occasione, che si potesse trattare di una vittoria del popolo del web, anche se, i leoni da tastiera, giustamente stamani vanno orgogliosi per il risultato raggiunto, rimanendo convinti di esser stati loro a piegare la volontà della società che aveva già raggiunto l’accordo, sulla base di una offerta importante (Leonardi dixit) del club controllato dal presidente di Confindustria (il quale, mi pare, abbia un  potere d’acquisto superiore imagerispetto alla proprietà ducale, non credo che ci sia da offendersi nel leggerlo). Decisivo, a parere dell’AD crociato, un confronto, con i piedi sotto la tavola, svoltosi ieri, all’ora di pranzo alla mensa interna di Collecchio, con commensali, il Presidente, il dirigente, il tecnico Donadoni e lo stesso giocatore, al termine del quale, non essendo tutti convinti della bontà dell’operazione, di comune accordo – il secondo soprannome di Alcatraz è imageMulino Biancola si è fatta saltare con piena soddisfazione di tutti. Questa, ovviamente, è la versione ufficiale, sostenuta non solo nella telefonata pubblica a Teleducato, ma anche in quella privata con Sandro Piovani, che poi avrebbe scritto il pezzo per la  Gazzetta di Parma in edicola stamani, dalla significativa titolazione “Contrordine: Sansone resta”. Ma a noi piace anche far lavorare il cervello: non ci piace stare in superficie, cerchiamo – ragionando freddamente e sempre attenti ai principi della corretta deontologia giornalistica – di addentrarci un po’ di più all’interno delle situazioni. majoEsercizio che, magari non sempre porta a conclusioni reali, ma perlomeno realistiche e in buona fede. Dunque: a mio parere, se Leonardi aveva imbastito, e di fatto già concluso, la duplice cessione di Chibsah e Sansone al Sassuolo non era certo perché aveva avuto un colpo di sole, magari frutto del ritiro estivo nella canicola di Collecchio, quanto perché, conoscendo meglio di tutti i conti economici della società, sapeva perfettamente che circa 7 milioni di euro (ma a mio avviso ne necessitano anche di più) sono necessari, fondamentali, per sostenere le spese di gestione corrente della stagione del Centenario, senza ricorrere a finanziamenti della proprietà. Per far quadrare entrate ed uscite, infatti, non bastano i proventi tv, i modesti ricavi da stadio, e le sponsorizzazioni: servono (lo stesso Leonardi, dopo Parma-Lecce, aveva ricordato che la società non può prescindere dalle imageoperazioni di mercato) anche le plusvalenze. E quelle, mi riferisco a quelle “reali”, che producono, cioè, soldi veri, mica puoi farle con le scartine, ma con le carte migliori. Facendo i classici  due conti della serva, il sottoscritto, subito dopo l’operazione Belfodil-Cassano, aveva subito indicato il pericolo, ma sarebbe meglio chiamarla necessità, di ulteriori una/due cessioni eccellenti. E, razionalmente parlando, l’elemento che più mi sembrava Nicola-Sansonepotesse corrispondere a questa bisogna era proprio Sansone, peraltro piuttosto sacrificato tecnicamente, poiché chiuso dalla star Cassano. Senza che si incupiscano i tanti estimatori di Nick, io credo, infatti – e la valutazione del Sassuolo lo conferma – che questi avesse già raggiunto una quotazione ragguardevole, difficilmente ulteriormente migliorabile (non come Chibsah, che, a mio modo di vedere, può crescere ulteriormente, potendo farci pentire di aver preferito l’uovo oggi alla gallina domani, pur imagericonoscendo il buon lavoro di Leonardi, capace di spendere 1 milione di euro per il totale riscatto del giocatore, per poi rivenderne la metà a 2,5) partendo alle spalle di FantAntonio (a meno di una deludente stagione del Discolo, e nel caso sarebbero c… amari), giacché l’ultraconservatore Donadoni non si è affatto preso la briga di sperimentare qualcosa di diverso dal solito 3-5-2, inventando una “posizioncina” a Sansone per inserirlo, come meriterebbe, tra gli undici partenti. Ma per un giovane, tutto sommato, essere il dodicesimo conclamato, potrebbe anche non esser male, considerando che non è detto che sansone-donadoniCassano giochi 90’ per 38 partite. Certo Nick, al di là della foto sapientemente messa in circolo dal sito Luce che lo ritraeva stringere la mano a Donadoni dopo la sostituzione a Perugia, non ha trascorso un’estate serena, se si dà credito a quanto affermato off the record dal padre sugli spalti di Collecchio. Ma se Nicola si è impuntato a restare a Parma (questa credo sia un’altra determinante componente a proposito del dietrofront) è perché evidentemente  Donadoni  gli ha spiegato quanto possa essere importante per il suo progetto tecnico, sebbene i fatti dimostrassero il contrario. Nelle ultime ore il “Re del Mercato”  Di Marzio ha gianluca-di-marzio-320x187 (1)parzialmente corretto quanto inizialmente sostenuto ieri, e cioè che la frenata era dovuta alle perplessità di Donadoni, aggiungendo, appunto, anche la volontà del giocatore. Egli, però, dimentica, secondo me, un’altra componente altrettanto importante: il presidente Tommaso Ghirardi. Tom, infatti, se inizialmente aveva benedetto l’operato di Leonardi (non credo proprio, malgrado l’ampia libertà d’azione del  Plenipotenziario  che questi da solo possa disporre della ghirardi-e-leonardicessione di un patrimonio della società senza per lo meno parlarne prima alla proprietà che non può non avergli dato il benestare, per via delle impellenze economiche già precedentemente ricordate, e all’origine della discussa operazione), successivamente, preso atto dell’enorme malcontento popolare (a mio avviso decisivo, perché il Ghiro a queste cose è imageparticolarmente attento), potrebbe averlo bloccato, assumendosi, così, l’onere e il rischio di doverci smenare l’equivalente del mancato guadagno di questa cessione, ove il suo uomoforte, ovviamente, non riuscisse a trovare il modo di incassarli con altre dismissioni. Certo, tesserati da vendere non mancano, ma, come dicevo prima, pur essendo Leonardi un ottimo giocatore di carte, un conto è piazzare dei imagecarichi, un conto delle scartine. Così si potrebbe anche spiegare perché ieri il Leo – 24 ore prima particolarmente orgoglioso di quanto aveva portato a termine, secondo come ce lo aveva descritto chi lo aveva visto da vicino – fosse piuttosto fumantino. Poi viene a chiedere a noi della stampa di essere sereni: come se non lo fossimo stati. No, dico: cosa dovevamo fare, davanti ad una fondata indiscrezione di mercato, GABRIELE MAJO Foto Franco Saccò Archimmagine -007non scrivere nulla? E i tifosi, affezionatisi a Sansone, dovevano tacere? E anche prendersela con chi ha messo in giro la voce perché poteva avere degli interessi a farlo, mi pare fuori luogo, giacché se è vero che Leonardi è un top player nel suo campo da vent’anni, ben dovrebbe sapere come funzionano le cose al mercato… E anche quei tifosi, tipo gio, che ci ammonivano di non dover criticare fino all’ufficialità, mi chiedo come possano ragionevolmente formulare siffatto pensiero: a parte che, anziché venire a cantar vittoria, dovrebbe ringraziare chi, con la propria azione, ha fatto saltare l’operazione (il popolo del web è stata una concausa, è inutile negarlo). E già che ci sono aggiungo anche che coloro che vorrebbero che tutta la polvere venisse messa sotto il tappeto (ieri, ad esempio sul profilo FB di stadiotardini.it  Angelo Bolsi, o Angioldo, dopo aver imageletto l’articolo sul tweet di Marques, mi ha scritto: “Ma davvero si deve dare spazio ulteriore a questa storia? Pensi davvero che ai tifosi innamorati del Parma interessi ancora lo sviluppo della vertenza??”) non so fino a che punto vogliono il bene del Parma. E aggiungerei pure il bene di loro stessi, perché è proprio mettendo il coperchio sul pentolone che la nostra città ha vissuto, negli ultimi dieci anni, i peggiori scandali del Paese e non solo. Io rifuggo dal pensiero del tifoso medio per cui “basta che si vinca e va tutto bene”, o che supinamente vada tutto bene quel che ci propinano i manovratori. Io sono contento, in questa occasione, di aver riscontrato un risveglio delle coscienze. Ma debbo anche rimarcare, a costo di essere impopolare, che secondo me la società, facendo DSC00366marcia indietro  su Sansone, ha commesso un grave errore, creando un pericoloso precedente. Così come era stato grave non capire preventivamente (benché non manchino nel para-organico tutor ed educatori di parmigianità, ma chissà se li ascoltano, o chissà se parlano o se timorosi se ne restano silenti) che un’operazione come quella di Sansone (lo stesso varrebbe per Cerri) avrebbe fatto montare la protesta. Perché è vero, come ha detto Leonardi ieri sera a Calcio & Calcio, che sono state fatte nel recente passato ghirardi-donadoni-leonardianche cessioni più importanti di quella di Sansone (lui ha citato quelle di Giovinco e Belfodil), ma è altrettanto vero che la nostra gente, consapevole dell’impossibilità del contrario, quelle operazioni le aveva capite, anche perché per tempo si era spiegata l’ineluttabilità degli eventi; diverso, invece, il discorso per Nick, un fulmine a ciel sereno, nella sbornia collettiva di chi crede che siamo tornati ai tempi di Calisto, solo perché ci siamo permessi DSC_6556_01Cassano. Così come la destinazione Sassuolo, che è una strisciata, ma non delle classiche, e che giocherà la sua prima serie A a Reggio Emilia, l’amata Reggio Emilia, non aiutava certo il processo di comprensione alla cosa. Comunque la maggioranza ha vinto. Sansone resta e il pericolo contestazione è scongiurato. Si faccia la festa, tanto nessuno pernacchierà. Il riferimento a quello sberleffo, peraltro non proprio diffusissimo alle nostre latitudini, l’ha fatto ieri Leonardi, allorquando Angella lo aveva invitato a fare un appello alla nostra gente anziché stasera gremisca Piazza Garibaldi. “Sì, così poi ci pernacchiano…”, se ne era uscito l’Ad… Il menù di imagestasera? copio incollo, senza storpiarla, la nota stampa dell’Erreà, lo sponsor tecnico del club che ha realizzato, tra l’altro, la maglia speciale in lanetta che sarà presentata svelata e poi indossata a metà dicembre nel match con il Cagliari.

Un appuntamento davvero speciale quello che si terrà stasera alle ore 20:30 in Piazza Garibaldi a Parma. Una di quelle serate a cui è impossibile mancare.

Il Parma FC 2013-2014 e tutto il suo staff si presenteranno ufficialmente a tutti i tifosi nel cuore della città, il luogo che ha visto il Parma e Parma festeggiare tutti i successi più belli e gloriosi della sua storia.

Ma la serata sarà resa memorabile perché, oltre alla squadra al completo, sarà presentata anche la "Maglia del Centenario", ovvero la speciale casacca che è stata studiata e realizzata con particolare cura da Erreà per celebrare i colori crociati-gialloblù nella stagione dei 100 anni. Una maglia, dunque, dal grande valore simbolico destinata a diventare un oggetto di culto che i tifosi potranno ammirare in anteprima e che sarà indossata dai ragazzi di mister Donadoni solo in occasione del match casalingo del prossimo 15 dicembre contro il Cagliari.

La serata, organizzata congiuntamente da Erreà e Parma Fc sarà condotta dal giornalista della Gazzetta di Parma Sandro Piovani e dalla giornalista Sky Federica Masolin. Saranno presenti il Presidente di Erreà Angelo Gandolfi, il Presidente del Parma Fc Tommaso Ghirardi, l’Ad Leonardi, i dirigenti e i giocatori della prima squadra,oltre lo staff tecnico di mister Donadoni.

Un evento quello di stasera molto significativo ed entusiasmante per una città e una tifoseria che si apprestano a vivere un traguardo storico!

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

11 pensieri riguardo “SANSONE E’ RIMASTO, LA PRESENTAZIONE DI STASERA IN PIAZZA GARIBALDI E’ SALVA E NON CI SARANNO PERNACCHIE – Editoriale di Gabriele Majo, direttore di stadiotardini.it

  • 22 Agosto 2013 in 15:07
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    Sansone è rimasto? Occhio al calciomercato… finisce il 4 settembre! Di tempo per far partire giocatori ce n’è fin troppo. Di sicuro i soldi per tenere in piedi la stagione sono già arrivati dalla cessione del medicinale, che è stato un ricostituente. Dopo Giovinco, Borini, Pellè (eh si, ne abbiamo presi un bel po’), la possibile partenza di Benalouane e Chibsah (di cui la metà va via oggi perché il resto venga comprato in inghilterra domani) la rivalutazione di Palladino (a gennaio forse ce ne liberiamo sul serio) e l’interesse bianconero su Biabiany… direi che Leonardi ha già fatto il suo!

  • 22 Agosto 2013 in 15:12
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    Penso proprio che Sansone sia rimasto per la rivolta evidenziata dai tifosi nei vari siti web ( avvenimento incredibile dalle nostre parti). Per la prima volta in soquanti anni il Presidente ha di fatto bocciato l’operazione del DG. Un’operazione che tecnicamente era una enorme cavolata ( alla faccia dei millanta inutili acquisti di mediocri pedatori). Il buon Ghirardi dovra’ evidentemente ripianare il mancato introito con i suoi dobloni; ebbe’ che Presidente sarebbe se non facesse cio’? Sono straconvinto che Cassano o non Cassano il bravo Sansone fara’ tantissime partite e pure qualche bel golletto.
    E se si deve risparmiare evitiamo di comprare i Gargano del momento e puntiamo invece su qualche giovane virgulto dai piedi buoni (Mauri, Jankovic). Ci divertiremo di piu’

    • 22 Agosto 2013 in 17:44
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      io invece sono convinto che sansone fara tanti 15 minuti
      vogliamo l’europa poi critichiamo un eventuale acquisto di gargano
      non e una novita che il parma per mantenere la squadra in serie a ed ad un certo livello deve fare cassa, e se non fosse per il ns presidente saremmo come la reggiana o il piacenza

      • 22 Agosto 2013 in 19:23
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        Non penso che il salvataggio del Parma – a condizioni d’acquisto particolarmente vantaggiose – debba garantire eternamente un salvacondotto dalle critiche per il signor Tommaso Ghirardi e il suo entourage. Se poi le stesse sono espresse con morigeratezza e nel pieno rispetto della deontologia professionale giornalistica come ci vantiamo di fare noi diventa un vero e proprio arrampicarsi sugli specchi.

        Detto questo: il pubblico ha diritto di esprimere la propria opinione e noi siamo ben lieti di mettere a disposizione il nostro spazio virtuale sia per i peana che per le critiche.

        A me Gargano non convince, non lo ritengo determinante per l’Europa e riterrei un errore essersi privati di Chibsah per prendere lui. Comunque sono anche convinto che questi soldi saranno risparmiati.

        Poi che il Parma debba vendere i pezzi migliori per fare cassa non deve venirlo a me che sto predicando la cosa da due mesi… Piuttosto non mi pare che i siti Luce facessero luce sulle evidenti impellenze del Parma a mio modo di vedere all’origine della trattativa Sansone. Forse il pubblico lo si prepara non solo con gli zuccherini, ma anche cercando di spiegare, intelligentemente, le necessità. Cosa che noi, pur essendo spacciati per terroristi, e comunque piazzati all’opposizione, abbiamo coscienziosamente fatto. Senza riconoscimento alcuno. Anzi…

        Cordialmente

        Gmajo

    • 22 Agosto 2013 in 19:55
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      Salve Alfredo,

      secondo me la rivolta dei tifosi (condivido che si tratta di un avvenimento incredibile, o per lo meno inedito, dalle nostre parti) è una delle concause, forse quella scatenante, ma credo che Leonardi non abbia detto delle balle allorquando ha lasciato capire che non ci fosse la dovuta convinzione in tutte le parti interessate. Ad esempio il calciatore, probabilmente dopo garanzie ricevute dal tecnico, secondo me col suo “niet” è stato ancor più determinante della “sommossa” virtuale.

      E’ vero che il presidente, anche se non sono così sicuro che sia la “prima volta”, di fatto ha bocciato un’idea del Plenipotenziario: però prima, secondo me, quell’idea (che per me non era poi così balzana) l’aveva accettata, non calcolandone la portata (e qui difettando di conoscenza della base della parmigianità) e solo in un secondo momento avrebbe deciso il dietrofront, assumendosene ogni onere, o perlomeno sperando che dalle scartine e non coi carichi il suo braccio destro vinca la briscola.

      Io non sono d’accordo che il Ghiro, perché è presidente, debba ripianare il mancato introito con i suoi dobloni: io, e penso che anche Leonardi la pensi così, sono per una gestione virtuosa, in cui il club si autopagi, senza che la proprietà lo finanzi.

      Secondo me, ma potrei sbagliarmi, Sansone il top (anche come valutazione) l’aveva toccato la passata stagione e dubito riesca a ripetersi agli stessi livelli con le attuali scelte tecniche che lo penalizzano, anche se sono convinto possa lo stesso dire la sua.

      Quoto in pieno la valutazione su meglio qualche giovane virgulto che Cassano. E se davvero l’Inter ci desse Obi potrei – anche se molto parzialmente – consolarmi per la partenza di Chibsah, per me decisamente più delittuosa rispetto a quella sfiorata per un soffio di Sansone.

      Cordialmente

      Gmajo

  • 22 Agosto 2013 in 18:05
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    Direttore Majo una curiosità: ho notato che ultimamente Gianluca Di Marzio di Sky (da molti considerato il massimo esperto italiano di mercato), non sta trattando molto bene il Parma e anche il dg Leonardi, mentre in passato lo ricordo molto più ossequioso. Sa se è successo qualcosa?

    • 22 Agosto 2013 in 18:28
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      Non mi pare, diavolo, che Di Marzio non stia trattando bene il Parma, ma come è noto non sono un esperto di mercato, Gianluca, invece, ne è l’indiscusso re…

      Mi pare, tuttavia, che i suoi legami fossero (e mi paiono invariati) più con il presidente Ghirardi (il quale, notoriamente, ama i riflettori) che non con Leonardi (il quale, in generale, non è che “goda” molto Sky, anche perché, le tv nazionali sono maggiormente sensibili, secondo lui, alle grandi che non alle realtà tipo il Parma). Mi pare, infatti, di aver ravvisato un certo fastidio, nella telefonata di ieri sera del Plenipotenziario a Teleducato allorquando ha affermato: “Sento molte chiacchiere, riferite non solo da qualcuno che è lì in studio, (e quello ero io, per chi non lo avesse capito, nda), ma anche da autorevoli voci nazionali (credo si riferisse proprio a Di Marzio, nda), che la mancata cessione è stata decisa dall’allenatore o dalla piazza…”.

      E proprio in virtù di quanto sopra scritto che si potrebbe decifrare la curiosa doppia interpretazione offerta nel giro di poche ore da Di Marzio a proposito del NO crociato alla super offerta del Sassuolo per Sansone. Egli, infatti, all’inizio aveva sostenuto che fosse stato l’allenatore a porre il veto, salvo poi correggersi successivamente inserendo, direi opportunamente, anche Ghirardi. Manca Leonardi, ma non credo fosse una dimenticanza, più o meno voluta, del giornalista: al di là dei rapporti non so quanto idilliaci tra i due, immagino che Di Marzio sappia bene che l’operazione Sansone fosse stata inizialmente imbastita (e portata a termine) dal Plenipotenziario, che ha poi visto svanire il suo lavoro in fumo. Se in queste ore è piuttosto incavolato lo si può anche capire: prima gli chiedono di fare le nozze con i fichi secchi: poi quando arriva all’altare la sposa scappa…

      Cordialmente
      Gmajo

  • 22 Agosto 2013 in 18:41
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    in 40 di stadio anni non ho mai fischiato neanche quando c’era no piacenti borelli e cesati,figuriamoci se mi facevo compatire stasera sansone o no,si compatire perche’ chi e’ causa del suo mal fischi se stesso.

  • 22 Agosto 2013 in 22:37
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    Con i giocatori potenzialmente buoni (e non solo potenzialmente) che abbiamo dato via nelle ultime cinque o sei sessioni di mercato, avremmo potuto farci una squadra sicuramente all’altezza di un piazzamento da Europa League e che, con una punta di buona sorte, avrebbe potuto addirittura inquadrare e centrare il bersaglio grosso (Champions). Ma si sa, dalle nostre parti si preferisce e si deve preferire l’uovo oggi alla gallina domani. Preferenza dettata anche dal fatto che le piccole realtà di A, come lo è il Parma, ricevono poche risorse dal carrozzone che loro stesse contribuiscono a mandare avanti. In Italia essere in minoranza, come lo si è quando si è rappresentanti, a qualsiasi livello, della provincia, è una sciagura: non solo bisogna sopportare la tirannia della maggioranza, ma anche l’atteggiamento degli ‘organi super partes’, che, invece di mantenersi terzi rispetto allo storico dualismo metropoli VS provincia, pare quasi che vogliano punire queste ultime proprio per la loro condizione di realtà di seconda fascia.

    • 24 Agosto 2013 in 00:41
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      Se tenevi i giocatori non potevi farci i soldi, o perlomeno le plusvalenze. Indispensabili per un club della fascia del Parma. Ciò non toglie che anche a me piacerebbe che qualche volta le esigenze tecniche avessero non dico la prevalenza su quelle economiche, ma almeno combattessero un po’ di più. Insomma, con un po’ di coraggio in più si potrebbero trattenere giocatori tecnicamente interessanti facendogli raggiungere un grado di maturazione economica superiore rispetto a certe cessioni acerbe (Saponara, Chibsah) che tanto sanno di uovo oggi in luogo della gallina domani. Ma non dimentichiamoci mai le impellenze: ecco perché cerchiamo di educare i tifosi ad essere consapevoli. Così come sottoscrivo in toto la politica di gestione virtuosa del club, che esuli da finanziamenti della proprietà, ma che si autofinanzi.

      Cordialmente

      Gmajo

  • 22 Agosto 2013 in 22:49
    Permalink

    A parte che Piacenti, piccole e grassottello, i piedi li aveva buoni: 6 gial su punizione

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