ANGELLA STUZZICA LEONARDI SULLA QUESTIONE ARBITRALE: “ARRIVA LA ROMA. TEME LA FAVORISCANO?”. E L’AD REPLICA: “NON CI CASCO…”. Il video della seconda parte della conferenza
(gmajo) – Circa la questione arbitrale, come abbiamo già ampiamente riferito negli articoli precedenti, l’AD Pietro Leonardi ha mutato strategia. “D’ora in poi – aveva anticipato ieri sera nella telefonata a Bar Sport, concetto ribadito oggi in conferenza – non starò più zitto”. Il collega Michele Angella di Teleducato ha provato a stuzzicarlo: “Ha parlato prima di arbitraggi: ha qualche timore perché alla ripresa arriverà qui la Roma, squadra potente…”. Ma il Plenipotenziario, interpretando la domanda come un trabocchetto, così gli ha replicato: “Non ci casco in questo tipo di discorsi. Io non ho timori. Io dico che non voglio fare la parte del fesso, del fesso del villaggio, come si dice… Non lo faccio… Non lo faccio… Quest’anno, soprattutto, non lo faccio. Anzi, mi sono premunito: non vado più in campo, così mi possono pure squalificare: tanto allo stadio mi fanno entrare, non devo fare la Tessera del Tifoso, ma anche se sono squalificato mi fanno entrare. Non andrò negli spogliatoi, però vedere delle valutazioni, il giorno dopo, di autorevoli giornali che danno la sufficienza all’arbitro… Come giustamente voi potete dire il gol è colpa di Mirante, o di Lucarelli, o di Gobbi, l’arbitro sbaglia anche lui, se dà un calcio di rigore che non esiste: come fa a prendere la sufficienza? Che ha fatto durante la partita? Ha tirato una sforbiciata all’incrocio? Che ha fatto per meritare la sufficienza? E’ l’unico episodio, lo sbaglia, è insufficiente… Allora, partendo da questo, siccome mi sembra che sia troppo facile dare calci di rigore contro il Parma – abbiamo battuto tutti i record, nel prenderli e nel non averli – ho fatto la battuta che forse anche questo è uno sport particolare: c’è chi si diverte a giocare a golf, al mio paese fanno le briscolette, da altre parti hanno il gusto di altri tipi di sport, e c’è qualcuno che per sport dà i rigori contro il Parma. E’ un gusto anche quello… Però passa tutto. Ma il messaggio che vorrei mandare non è per l’arbitro, perché io non voglio far passare un messaggio che non mi appartiene, ma quanto meno ribadisco che sono orgoglioso di avere un allenatore che in riferimento a questo ha sempre mantenuto il controllo, anche se l’altra sera mi sembrava abbastanza turbato per la decisione. Ma non vorrei che tutto passasse e i nostri tifosi capissero qualcosa di sbagliato…”.
ARTICOLI E CONTRIBUTI MULTIMEDIALI CORRELATI