CALCIO & CALCIO / LEONARDI CAUTO SUL RECUPERO DI PALETTA. E INTANTO SU SAPONARA…
(Lorenzo Fava) – A parte il fatto che già solo la sua presenza negli studi televisivi di Teleducato fa notizia, il vero scoop della 3^ puntata di Calcio & Calcio (la prossima settimana sarà in onda alle 22.30 di lunedì, subito dopo il fischio finale di Parma-Roma, monday night di Serie A programmato alle 20.45), condotto da Michele Angella, lo ha dato l’AD del Parma Pietro Leonardi, che ha parlato a tutto campo. Dal mercato, analizzato a raggi X insieme alla squadra del talk show di Teleducato, fino a ogni singolo componente della rosa.
PALETTA QUANDO? – Il Plenipotenziario, decisamente olimpico e disteso (merito, forse, della fine delle estenuanti trattative che lo può aver fatto rilassare), nel corso della trasmissione, sollecitato dal conduttore Michele Angella, ha riferito delle condizioni di salute del roccioso centrale difensivo Gabriel Paletta; l’italo-argentino, infatti, pochi giorni prima del debutto in campionato col Chievo aveva dato forfait: «Abbiamo riscontrato che Paletta, purtroppo, non ha un problema a livello muscolare, ma sul tendine. E in casi come questo i tempi di recupero sono sempre da valutare… E’ il nostro fuoriclasse della difesa, non dobbiamo rischiarlo». Parole che fanno pensare che per il debutto nella Serie A 2013/2014 di Paletta occorrerà aspettare ancora. Speriamo non dei mesi.
IL BALLO DELLE PUNTE – Leonardi, nel rispondere ad alcuni tifosi che, tramite gli sms e i social network, gli ‘rimproveravano’ la mancanza di un vice Amauri (Okaka non viene ritenuto all’altezza dalla stragrande maggioranza della piazza), non ha dimenticato l’abbondanza della rosa: «Non devo rispondere io. Aprite il giornale, guardate le rose della Serie A e guardate quante squadre hanno meno giocatori del Parma.. Mi sembrano comunque dei falsi problemi».
Inutile, quindi, sognare Quagliarella o Maxi Lopez, «notizia della quale ho saputo a mezz’ora dalla fine del mercato» al fotofinish, il Parma dispone già di fin troppi giocatori: «Abbiamo 6 attaccanti: Amauri, Cassano, Sansone, Palladino, eventualmente Biabiany che può ricoprire il ruolo di prima punta, e Okaka. Diventano 7 se contiamo anche Cerri. Mi sembra che il reparto attaccanti sia ben completo; e poi a me non piace avere le riserve di ogni singolo giocatore, è limitativo».
CERRI E LE "ROSEE BOIATE" – A proposito dell’ex attaccante della formazione Allievi l’AD ha smentito categoricamente che il ragazzo di San Secondo sia stato al centro di una trattativa estiva con l’Inter nel pour parler che avrebbe portato Belfodil e Cassano a scambiarsi le casacche: «Non bisogna prestare fede a queste grandi testate nazionali che hanno divulgato la voce: questa è una grandissima boiata». Se ne faccia una ragione l’autore di quel discusso trafiletto, alias Matteo Dalla Vite della Gazzetta dello Sport…
CICALE E FORMICHE – Il direttore di Stadiotardini.it, Gabriele Majo, che si autodefinisce Grillo Parlante o Formichina, e che già in un suo editoriale aveva preso le distanze dagli sprechi da cicala, ha sostenuto la tesi di Leonardi, aggiungendo che «quello del vice Amauri è un falso problema. I giocatori ci sono e fino a gennaio si può rischiare di andare avanti così. Al limite ci sarà il tempo di rimediare. Ma è giusto accordare la fiducia a chi è rimasto in organico». Dopo aver spento i primi campanelli d’allarme che giungevano da quel Saltimbanco di Enrico Boni, il quale, servendosi della metafora del ristorante che
per colpa del cuoco (leggasi Donadoni) serve sempre la "solita minestra", aveva messo alle strette l’ospite d’onore, l’AD crociato ha chiarito la filosofia di questo mercato così diverso rispetto a quelli ai quali ci aveva abituato: per la prima squadra niente più scommesse di prospettiva da vincere e incassare, ma calciatori già finiti e maturi e poi una miriade di micro-operazioni sul cosiddetto mercato minore, per stringere rapporti con altre realtà, che si spera
possano dare frutti in futuro: «Chi ha mai detto che volevamo fare un progetto giovani? Io non ho mai parlato di progetto giovani. Mi sono reso conto di quello che è Parma, e ho tirato le mie conclusioni. Qui non c’è pazienza e ci sono dei paradossi: si dice che Okaka non va bene e però va bene Maxi Lopez. Sulla base di cosa? Mentre qui un calciatore riceve offerte importanti, però decide di restare a Parma, a Udine non vedono l’ora di andar via. Ormai il pubblico di Udine si è abituato a questo modo di gestire la società, ovvero crescere e vendere. Noi non dobbiamo trascurare un aspetto importante, che scommettere va bene, ma poi il dazio pagato andando in Serie B lo dobbiamo ricordare tutti. Comunque tra i ’94 e i ’98 abbiamo fatto moltissimo, abbiamo investito tanto, e il Presidente Ghirardi per questi 50 giocatori ha speso molto». Un innovativo
sistema scientifico, per primo evidenziato da stadiotardini.it, ma che ha richiamato l’attenzione anche di importanti media nazionali: una pesca a strascico che comporta non solo la prenotazione di importanti calciatori in erba di prospettiva, ma anche qualche ultra-trentenne da smistare. Del resto, come ha ammesso Leonardi, rispondendo a Majo, per riuscire ad arrivare a mettere le mani sui più promettenti bisogna pur aiutare le squadre minori a liberarsi di qualche peso…
SAPONARA A GENNAIO? – Interrompendo il conduttore Angella, che stava per dare la parola a un altro ospite (il presidente del Parma Club Collecchio Ivo Dalla Bona, aderente alla Associazione Parma Club Petitot, il quale si sarebbe poi lamentato per gli orari d’inizio delle prossime partite), Leonardi ci ha tenuto a parlare di Saponara, calciatore di cui il Parma è comproprietario: «Sono contento che abbia ripreso a giocare. Io faccio il tifo per lui e per Belfodil, affinché facciano bene nelle squadre i cui militano, così si alza il loro valore, visto che per metà sono nostri». Quel terrorista di Angella ha cercato di estorcergli una notizia, incalzandolo più volte: «Ma se Saponara deve rimanere al Milan per giocare
solo le amichevoli, allora, Direttore, ci si potrebbe fare un pensierino per farlo arrivare a Parma a gennaio…». Diverso, però, l’auspicio del Re delle plusvalenze: «Io invece mi auguro – e non solo per il bene del ragazzo, ma anche per quello della società – che lui riesca a ritagliarsi uno spazio in rossonero: perché ciò significherebbe che il Parma ci ha visto giusto e consentirebbe una pluslvalenza reale nelle casse della società».
JORQUERA: SOLO UN ARRIVEDERCI – Infine, caldo anche l’argomento Jorquera, ultimo colpo del mercato estivo del trio Leonardi-Preiti-Imborgia: il cileno ex Genoa, dopo esser stato tesserato dalla società del Presidente Ghirardi, è stato immediatamente mandato in Turchia. «Avevo già l’accordo con l’Eskişehirspor per il prestito del ragazzo che a me piace molto – ha svelato Leonardi a Majo, che gli aveva chiesto conto di questa trattativa – Su di lui avevo già messo gli occhi ai tempi delle trattative per Sanchez e Isla all’Udinese (anche se, come rivelato
sette giorni fa da Majo sarebbe stato proprio Leonardi, quattro anni fa a bloccare la trattativa già conclusa da Berta per 700.000 euro, nda). E’ andato via con la formula del prestito, perché al 99% tornerà il prossimo anno per far parte della rosa del Parma». Il Saltimbanco Enrico Boni ha spiegato a modo suo il perché di questo trasferimento: «Il prestito in Turchia non è casuale. Leonardi non lo può dire ma a Jorquera, secondo fonti a me vicine, piaceva fare la bella vita nei locali genovesi. Quindi un bel prestito in Turchia, dove vige la religione musulmana, gli farà passare la voglia di darsi alla pazza gioia. E vedrete come tornerà trasformato…» Lorenzo Fava
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