CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / “LA TRATTENUTA SU AMAURI E’ INIZIATA FUORI AREA: NON SAREBBE STATO RIGORE. BRAVO L’ARBITRO A CONCEDERE IL VANTAGGIO PER IL TIRO DI ACQUAH”

(Matteo Agoletti) – La domenica di calcio appena trascorsa, tra i vari spunti di riflessione riguardanti le scelte del direttore di gara, ha offerto un caso che abbiamo trovato analogo sui campi di Roma, Milano e Catania. L’episodio in questione, che vorrei approfondire, è quello del comunemente detto “spalla contro spalla”, siamo nell’ambito della carica verso un avversario. Questo tipo di episodio si è registrato ieri sui campi di serie A sortendo decisioni diverse a seconda del contesto.

Chiariamo che secondo il regolamento l’intervento è regolare solo se la spallata non è data con negligenza, imprudenza o vigoria sproporzionata, secondo le seguenti definizioni:
Negligenza: il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o ha agito senza precauzione.
Imprudenza: il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
Vigoria sproporzionata: il calciatore ha ecceduto di molto nell’uso della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.

All’Olimpico sul risultato di 1-0 per la Roma Totti sul versante sinistro viene contrastato da Dias che carica l’avversario. Giusto il giudizio dell’arbitro nel valutare irregolare l’intervento “spalla contro spalla” e assegnare il calcio di punizione alla Roma. L’arbitro prende anche un provvedimento disciplinare ed espelle il giocatore della Lazio perché interpreta l’intervento falloso tale da impedire una chiara azione da rete. Su questa scelta si è scatenato un grosso dibattito, perché, a detta di molti, il capitano giallorosso si trovava molto distante dalla porta avversaria e probabilmente altri difendenti laziali sarebbero potuti intervenire. Effettivamente vedendo l’azione a velocità normale la scelta dell’arbitro parrebbe eccessiva, potendo bastare il cartellino giallo. Tuttavia col fermo immagine si evidenzia come, se pur non vicinissimo alla porta avversaria, Totti avrebbe potuto proseguire a rete e come nessuno dei difendenti sarebbe arrivato in tempo sul pallone. Il direttore di gara inoltre è in ottima posizione per poter giudicare. Quindi a mio modo di vedere bravo e coraggioso l’arbitro.

Secondo caso: Milan – Napoli. Siamo nel recupero e la tensione agonistica è alta dopo il gol di Balotelli. Behrami interviene caricando Balotelli sempre “spalla contro spalla”, ma in questo caso il signor Banti della sezione di Livorno decide di non intervenire. Sulle proteste di Super Mario però scatta il secondo cartellino giallo e Balotelli viene espulso a gara terminata. Anche in questo secondo caso si trattava di carica irregolare da parte del giocatore del Napoli, tuttavia il direttore di gara ha valutato di non intervenire. Ai fini del risultato nulla è cambiato, ma la decisione di assegnare il fallo non avrebbe dato luogo alle proteste di Balotelli evitando così anche il provvedimento disciplinare.

Venendo al Parma si registra la protesta del Catania per un mancato rigore concesso dall’arbitro Mazzoleni, per un fallo di Gobbi sempre “spalla contro spalla” in aerea di rigore. Giusta la scelta del direttore di gara che giudica regolare l’intervento di Gobbi che difende il pallone col corpo facendolo sfilare sul fondo. Se mai è il giocatore etneo che, trovando Gobbi a difendere il pallone, carica l’avversario per poi cadere a terra.

A parte la casistica “spalla contro spalla”, per restare al Massimino, vi è un altro episodio che merita attenzione. A cinque minuti dal termine Acquah ha la grande occasione per portare in vantaggio il Parma, fa tutto bene, ma sulla conclusione Legrottaglie salva la porta dell’ormai battuto Andujar. Sulla stessa azione si registra la trattenuta della difesa catanese ai danni di Amauri, che termina la corsa a terra in area di rigore. In questo caso vi è fallo su Amauri, tuttavia non si può parlare di rigore, perché se l’arbitro l’avesse concesso, si vede chiaramente che la trattenuta comincia fuori dall’area e quindi si sarebbe eventualmente trattato di calcio di punizione quasi dal limite. Bravo però l’arbitro a non intervenire, perché applica la norma del vantaggio, non sanzionando il fallo su Amauri, proprio mentre Acquah stava concludendo una chiara azione da rete. E analizzando l’azione al rallentatore si vede anche come Amauri non sarebbe stato in grado di intervenire sulla ribattuta di Legrottaglie.

Si conclude così uno zero a zero che fa classifica e che tra le note positive conta la buona prestazione di Acquah. Cassano ancora non pervenuto, mentre Amauri, se pur poco supportato, riesce a creare qualche buona azione. Gara su un campo difficile per storia e condizione di classifica su un terreno pesante che non ha agevolato la manovra dei gialloblù. Ora si attende l’Atalanta mercoledì al Tardini. Il problema è che non si segna e con un Sansone che scalpita in panchina, un Biabiany che sta fornendo buone prestazioni anche se largo sulla fascia e tante volte è costretto a rientrare, con Gargano e Obi da mettere in mezzo al campo, forse sono maturi i tempi i tempi per un’evoluzione del sistema di gioco. Matteo Agoletti

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.