LEONARDI RISPONDE A SAMUEL: “BENE O MALE L’IMPORTANTE E’ CHE SE NE PARLI, MA NON CI HA CAPITO NULLA…” E A ZAZZARONI: “NON ASPETTARE CHE RETROCEDIAMO, DICCI PRIMA COSA NON VA”
(gmajo) – Chi mercoledì 11 settembre era riuscito ad intercettare Pietro Leonardi, fresco reduce da un CdA, e non ancora messo al corrente della dura esternazione del columnist inglese Martin Samuel sul Daily Mail a proposito del multimercato del Parma, con oltre 300 transazioni effettuate, tra acquisti e cessioni nell’ultima sessione (“Siamo passati dal mercato dei
trasferimenti dei giocatori al mercato del bestiame”), sostiene che si fosse piuttosto inalberato, tanto che qualche organo di stampa di era persino affrettato a paventare possibili strascichi legali; tre giorni dopo, invece, al cospetto della stampa, abbiamo ritrovato il “nuovo Leonardi” quello pacato, tranquillo ed ironico, capace di accettare col sorriso sulle labbra – e di controbattere, of course – a qualsiasi domanda, su qualsiasi argomento, inclusi quelli rognosi, posti da qualsiasi interlocutore (quorum ego) senza
accendersi e reagire alla maniera incazzosa da cartellino rosso di un tempo. Un lodevole bon ton, insomma, che ancora una volta mi piace plaudire. Ad andare fuori tema (eravamo stati riuniti di sabato per la presentazione di Gargano) siamo stati proprio noi di stadiotardini.it, dopo aver chiesto il consenso di poterlo fare all’ufficio stampa del Parma (nella persona della dirigente Maria Luisa Rancati) che non ha avuto problemi nel concederci l’ok (grazie) con un sorriso e un
“mi stupirebbe il contrario”. E così quando abbiamo chiesto al Plenipotenziario se non avesse pensato di invitare a Collecchio il giornalista d’Albione, ospitandolo, e trovando occasione per chiarirsi, questi ci ha risposto con il celebre aforisma: “Nel bene o nel male l’importante è che se ne parli”, attribuendone, per ben due volte, la paternità ad un grande politico “che ora non c’è più”. Secondo me voleva alludere ad Andreotti, ma in quel caso il
male non stava tanto nelle parole, ma, con il beneplacito di Lucio Battisti, nei pensieri, giacché “Il divo” soleva dire che a pensare male si fa peccato, ma non ci sbaglia (o ci si azzecca). La corretta citazione sarebbe stata da attribuire a Oscar Wilde, che è stato un poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese, ma non un grande politico recentemente scomparso. Ma al di là di questo
spassoso lapsus, il Leo ha cercato di far buon viso a cattivo gioco, consolandosi del fatto che almeno una volta tanto il Parma, che anche a detta dei tifosi è trascurato dai media nazionali, ha avuto fama internazionale. E pazienza se anche nel male. Purché se ne parli. “Anche se non ci ha capito nulla”, ha ribadito un paio di volte il Leo, ricorso all’ironia, al confine col sarcasmo, nel chiarire che i giocatori non solo il presente Gargano, ma soprattutto i tanti movimentati nel mercato minore passato al setaccio da Samuel, non hanno la
campanella al collo (tipica delle vacche in alpeggio). Comunque sia ribadisco il suggerimento, già postulato ieri in una risposta a un nostro lettore: anziché pensare alle querele, se davvero Leonardi è così convinto della bontà e della pulizia della sua maxi-architettura, perché non invita a Collecchio il giornalista dei Daily Mail, ospitandolo nel letto di Cassano e facendogli gustare qualche delizia del nostro territorio, di quelle preparate dallo chef Minuz?
Il secondo argomento ce lo aveva offerto su un piatto d’argento ieri il noto giornalista Ivan Zazzaroni che aveva esternato il suo timore che il Parma possa cadere in serie B, poiché avverte delle strane sensazioni. Anche in questo caso Leonardi, intelligentemente, ha fatto ricorso all’ironia, beccando lo Zazza più o meno così: (vado a memoria, virgoletto lo stesso, magari non sono le parole precise precise, ma il senso è quello): “Aho, Zazza, se è vero che ce vuoi bene, non aspettare che retrocediamo per dirci cosa non va”. Poco prima aveva anche aggiunto che è troppo
comodo aspettare la fine, e che quindi esternasse prima i motivi delle sua ancestrali perplessità. Leonardi, che ha ammesso, senza reticenze, di aver letto la nostra intervista di ieri a Zazzaroni, ha apprezzato le belle parole che il giornalista aveva rivolto sia a lui che al presidente Ghirardi. E proprio perché c’è una simpatia e una stima reciproca potrebbe appunto aiutare il Parma a correggere gli errori che ha riscontrato. Sempre che si faccia ancora in tempo…
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ZAZZARONI se vuoi fare un bene alla comunità sparati, e porta con te tuo marito.
Majo per favore intervieni. Come fa uno pseudo giornalista da due soldi come Zazzaroni a dire certe cose senza che nessuno gli risponda a dovere? Spero che lunedi la curva nord inneggi un bel Zazzaroni fuori dai cogl…..