L’EX CAPO FEDAYN CARPINO, ORA DG DI PARMA BRAND, SI PRESENTA: “L’ESPERIENZA ULTRA’ MI HA DATO UNA CARICA IN PIU’ NELLA PROFESSIONE”
(gmajo) – Ormai Tommaso Ghirardi mi ha proprio sdoganato: se un anno fa mi aveva bollato, durante una conferenza stampa, come “persona sgradita e nemico del Parma e del suo presidente”, ordinandomi di non fargli più domande, adesso, invece, oltre a rispondermi quando gliele porgo, scherza anche amabilmente quando i quesiti li faccio a a qualcun altro. Nel caso specifico a Massimo Carpino che stadiotardini.it un mese fa aveva rivelato che sarebbe stato il nuovo acquisto di Parma Brand e che in effetti nel pomeriggio di ieri è stato ufficializzato come nuovo Direttore Generale della “costola”: siccome a Carpino stavo appunto ricordando i suoi trascorsi di capo ultrà dei
Fedayn Napoli, citati in quell’articolo “Tom” è intervenuto dicendo che lui, Tommaso, era l’ex capo ultrà del Carpenedolo, però la domanda io l’ho fatta solo a quello del Napoli, perché è una grande e non anche a lui, perché noi giornalisti facciamo sempre
delle differenze. E anche dopo la risposta del nuovo DG di Parma Brand alla mia domanda, il Ghiro ha ripreso il microfono per svelare che in occasione di Parma-Napoli ci sarà una web cam puntata su Carpino, il quale, se esulterà ai gol dei partenopei, dovrà pagargli una penale di 100.000 euro. “A quel punto, se proprio dobbiamo perdere, spero sia per 5-0, così almeno mi consolo intascando 500.000”, ha concluso il gioviale presidente crociato…
Qui sotto potete trovare trascrizione di domanda e risposta a Massimo Carpino sulla sua esperienza ultrà…
Gabriele Majo (www.stadiotardini.it) – Com’è il passaggio da una società sportiva a una società para-sportiva: nel senso che Parma Brand, di cui è direttore generale, fa parte del gruppo Parma FC, però si occupa di attività collaterale. E’ una novità, per quanto la riguarda, giacché, se non ricordo male, lei ha lavorato con il Napoli e con il Varese. Tra l’altro ricordo anche che lei era un capo ultrà dei Fedayn del Napoli: che valore aggiunto può dare il mondo ultrà alle società di calcio, giacché il suo non è l’unico esempio di professionalità che provengono da quel tipo di esperienza?
“Il mondo ultrà è un valore aggiunto, perché anche quella è una esperienza importante di vita, perché ti dà possibilità di una passione per un club. Ogni tanto si commette l’errore di credere che un qualsiasi ultras sia una persona da identificare in un certo modo, ma io conosco amici miei che sono magistrati, avvocati, che hanno fatto molto più di me, che sono un modesto imprenditore. Questa esperienza mi è servita per la carica – e ringrazio Marco Marchi che prima, nel suo intervento, ha citato la mia carica – e io sono abituato a viaggiare a certe velocità perché il tifo e la passione mi hanno permesso questo. Poi c’è anche un altro argomento importante: io, nelle mie aziende, che ripeto sono modeste, ma anche nel calcio ho trovato la stessa cosa, e cioè che se noi siamo un pugno chiuso – gli imprenditori, i giornali, tutta la città è vicina al club – quindi dico un pugno, proprio come dice un capo ultras ai tifosi, si ottiene un risultato vincente. Noi se prendiamo quel tipo di esperienza e la trasportiamo nel calcio, credo che l’unione ci dia una grossa forza per poi poter andare avanti.
L’esperienza che mi accingo a vivere è molto più importante rispetto alle precedenti, però, alla fine, è sempre unita al calcio, perché comunque noi siamo affiancati al calcio, e viviamo continuamente di calcio e i risultati della squadra porteranno dei risultati importantissimi anche a noi, però questo è un concetto ancora più importane, perché tutte le altre squadre dovranno adeguarsi a come il Parma prima degli altri si è mosso in questo senso”.
Massimo Carpino, estratto dalla conferenza stampa del 04.09.2013 nella sala media del Nuovo Centro Direzionale Parma FC di Collecchio – Video registrazione amatoriale e trascrizione a cura di Gabriele Majo per www.stadiotardini.it
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Molto spesso si è sentito Ghirardi e la “Società” lamentarsi con la “città” a loro dire per la scarsa attenzione e la mancata collaborazione….
Più vengono nominate nei vari incairchi professionalità sempre esterne e provenienti da altre città più il legame con la città si perde…..
Mi pare evidente che chi viene da fuori difficilmente potrà portare un “bagaglio” di conoscenze attinente e proveniente dalla città…..
Nello staff di Parma brand ai massimi vertici troviamo Ghirardi (Brescia) Leonardi (romano) Marchi (mi pare di Torino) Carpino (Napoli)….. possibile che nessuno dello nostra terra potesse avere le capacità professionali di Marchi e Carpino e accettasse tale opportunità di lavoro?….
Se poi osserviamo tante altre figure in Parma Calcio….
Poi che non si lamentino se la gente di Parma non gli dimostra attenzione….
Paolo
Storcere il naso che il Parma non assuma parmigiani mi fa un pò ridere, per un verso, mentre mi fa un pò insospettire, dall’altro. Vogliamo parmigiani in Parma Brand, come magazzinieri e nei vari uffici, e non come Presidente, Amministratore Delegato e GIOCATORI?
Cioè ci da fastidio un DG di Parma Brand napoletano (e chi se ne impippa di PR Brand) ma ci sta bene un presidente del Parma FC bresciano, un AD romano, e una rosa totalmente forestiera e straniera?
Il sospetto è che qualche bel parmigiano doc punti questi posti, andando in giro ad alimentare un certo tipo di malcontento.
Poi sono il primo io a dire che anche a Parma ci sono alcuni parmigiani doc di grande professionalità, ad es Majo, nei campi di sua competenza. Ma Majo si fa il culo tutti i giorni, seguendo in modo quasi maniacale ogni cosa del Parma, scrivendo articoli e facendo informazione. Ditemi un altro che fai così. Non è che gli è bastato essere nato qui. Quando avevo scritto che lo avrei visto bene alla radio del Parma non era solo perchè è nato e vive qui, ma per quello che fa, tutti i giorni.
Grazie per le parole di stima, Marcello. Ma appunto poiché faccio informazione e non comunicazione non credo di essere adatto per un ruolo nella web radio, che peraltro mi pare sia solo una colonna sonora musicale.
Aggiungerei che nelle varie anime, direi branchie, del Parma Calcio e società controllate, benché si predichi agli altri di fare rete, mi sa che, per interessi personali, si faccia ben poco squadra…
Cordialmente
gmajo
Ognuno raccoglie ciò che semina …. Se un Presidente bresciano e una società di “forestieri” avesse maggior attenzione verso il territorio, senz’altro sarebbe ripagata diversamente.
Non si tratta che “parmigiani doc” abbiano velleità ed aspirazioni , ma ribattere a dichiarazioni che criticano una città “distaccata” e che non da appoggio a Ghirardi quando invece loro stessi fruiscono di troppe cose (personale incluso) esterno al territorio…
Francamente a tutti farebbe piacere un Presidente parmigiano… ma se non ce ne sono state le condizioni ciò non vuol dire che la città apprezzi e possa ugualmente appoggiare Ghirardi…..
Basterebbe però una maggiore attenzione….. per essere ripagati probabilmente in modo diverso…..
La verità è che quando c’era (e c’è tutt’ora) bisogno di investire nessun parmigiano si è fatto avanti, preferendo andare in tribuna a criticare l’operato altrui.
Finiamola dunque con la storia dei bresciani e dei romani che ignorano i parmigiani etc..
Ringraziamo il cielo che qualcuno mantenga la nostra squadra in serie A e lasciamo che scelga i collaboratori che ritiene validi per il suo progetto
e forza maggica anche……pota pota pota……
e per la carica in piu’…..ne sono certo,quella dei celerini quando ti manganellavano
Se i parmigiani in società devono essere dello stile di Mirco Levati allora preferisco uno che viene dalla Patagonia. Io credo che a certi livelli la mappa geografica conti fino a lì.
Certo se poi vai a prendere per certi ruoli gente di fuori quando a Parma ce ne sarebbero di ben più bravi allora è un altro discorso.
perche’ scusi, che stile avrebbe mirco levati ?
ci erudisca