L’OPINIONE DI MAJO DOPO CATANIA-PARMA 0-0: “SE GHIRARDI S’INCAVOLO’ QUANDO DONADONI TOLSE CASSANO A 8’ DALLA FINE, COME AVRA’ REAGITO IERI CON FANTANTONIO FUORI GIA’ DOPO UN TEMPO?”
(gmajo) – Le millenovecentotredici (numero scelto a casaccio…) telecamere di Sky che ci fanno vedere anche quando un calciatore si pulisce le orecchie col cotton fioc negli spogliatoi, a meno che io non fossi addormentato, ieri non hanno mostrato l’espressione di Tom Ghirardi al ritorno in campo del Parma dopo l’intervallo: peccato, perché mi sarebbe piaciuto vedere che tipo di reazione ha avuto nel vedere che Donadoni, il quale aveva osato sostituire Cassano ad otto minuti dalla fine nella partita inaugurale col Chievo facendolo stizzire di brutto, stavolta aveva lasciato fuori FantAntonio già dopo un tempo. Un vero e proprio buco, giornalisticamente parlando: il Pres si sarà incavolato di brutto come quella volta (le immagini vennero mostrate e commentate anche dalla Domenica Sportiva e lui, la sera dopo, si confessò a Bar Sport,
giustificandosi così: “io in tribuna faccio il tifoso e ho delle reazioni: chiaramente mi piace veder Cassano in campo…”) oppure, un po’ come tutti, se ne sarà fatto una ragione dopo la frazione che la prima firma della Gazzetta di Parma Paolo Grossi ha giudicato: “irritante. Cammina e anche piano. Il terreno bagnato gli avrà consigliato di risparmiare energie, fatto sta che se in altre occasioni s’è salvato con qualche intuizione da fermo, ieri non ha fatto che lanciare il contropiede avversario perdendo palla nei modi e nei momenti meno
opportuni”, comminandogli un 4. Per la cronaca il voto più basso delle pagelle dell’intera scolaresca, calciatori del Catania e arbitro inclusi. Non so quanto Leonardi abbia goduto nel vedere assolto dal giornale locale Mazzoleni (voto 6): “Non ha visto il rigore su Amauri, ma essendo la palla lontana, non era facile: poteva essere più aiutato. Per il resto ha diretto con polso su un campo sempre ostico. Forse un cartellino giallo al Catania, con le carezze fatte a Biabiany, ci poteva stare”. Un giudizio che forse avrebbe meglio accompagnato un’insufficienza: del resto il nostro lettore Federico, ieri ha imbucato nella casella postale dei commenti di stadiotardini.it la seguente considerazione: “Piuttosto che lamentarsi del nulla in fatto di arbitri
settimana scorsa ci sarebbe stato da dire qualcosa oggi, direzione arbitrale veramente scadente”. Di parere differente il nostro fischietto Matteo Agoletti, da stadiotardini.it scritturato proprio per fare opera di divulgazione sul modo di pensare arbitrale, secondo cui Mazzoleni è stato bravo a non fermare l’azione per concedere il vantaggio ad Acquah, che stava andando a concludere (ha pure aggiunto che comunque non sarebbe stato rigore, poiché il contrasto era iniziato fuori
area). Probabilmente il Plenipotenziario, del quotidiano Upi, avrà più apprezzato, invece, la titolazione dell’articolo del moviolista Tani: “Amauri trattenuto da Bellusci. Mazzoleni nega il penalty al Parma”, direi obbediente ai suoi desiderata trascritti riportati nel pezzo sovrastante, con il virgolettato per sua bocca: “Il rigore? Sto in silenzio e lascio che siate voi a giudicare”. Ma sì: il Parma che ieri ha spezzato in lungo e in largo le reni al Catania è stato fermato dal solito arbitro cattivo: solo per colpa sua non si sono portati a casa i tre punti. Ovviamente sto ironizzando, meglio chiarirlo, perché non ho ancora deciso di iscrivermi al partito dei buonisti, secondo cui continuare a fornire alibi e vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, anzi pieno, quando è vuoto, fa meglio che non la sana critica costruttiva. Settore Crociato, che all’alba di una
idea – anzi si era quasi verso il tramonto, ormai – pubblicava una interessante statistica sull’impiego delle maglie delle varie squadre, ora, nella nuova missione, preferisce prestarsi a pubblicare il “rapporto arbitrale”. Quello di ieri sintetizzato nel titolo: “tre ammoniti, con Cassani che sarà squalificato e un rigore dubbio negato ad Amauri”. Quel “dubbio” è troppo poco: l’Istituto Luce originale lo avrebbe
definito chiaro, limpido, evidente, sacrosanto, netto… All’interno del servizio (servizio in tutti i sensi) c’è l’intera contabilità che dimostra come il Parma sia una vera e propria vittima del sistema. C’è indubbiamente una congiura in atto: “Tredici ammoniti in quattro gare. Un cartellino giallo in ogni incontro comminato a Mattia Cassani, che sarà squalificato per la prossima partita contro l’Atalanta, mercoledì sera allo stadio ‘Ennio Tardini’. Due a Marchino Marchionni, Antonio Cassano e a Capitan Alessandro Lucarelli. Un
rigore contro inesistente fischiato a Udine. Un gol subito sul filo del fuorigioco da Francesco Totti contro la Roma. Un penalty a favore non concesso a Catania, nell’incontro odierno, per fallo di Bellusci che ha trattenuto Amauri. Ecco il rapporto delle decisioni arbitrali nei confronti del Parma Calcio lungo il cammino di questo campionato”. Come ho scritto anche in passato reputo che per una squadra della taglia del Parma sia controproducente e autolesionistico
prendersela con gli arbitri: non è la prima volta che anziché “riparare” a presunti errori precedenti, poi le giacchette nere ne combinino di più che nelle gare precedenti (e il prossimo che ci mandano è tale Gervasoni, di cui si possono chiedere referenze a Couto e Di Carlo). E ieri ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. Leonardi, in un incontro privato con alcuni giornalisti, quorum ego, aveva spiegato che il senso dell’invio agli organi di stampa del fermo immagine del famoso fuorigioco di Totti non era tanto fatto per metter in
croce la classe arbitrale, quanto per rimediare alla comunicazione televisiva che mostrerebbero solo alcuni episodi e non quelli ai danni delle piccole. Che ci sia un papocchio a livello di produzione Tv – con grandi club che perfino autoproducono le immagini immesse e inviate nei circuiti – mi pare sacrosanto, ma non mi pare che il consigliere di Lega Ghirardi si fosse mai fatto sentire dai suoi colleghi quando, sempre di più, si virava verso la presenza sui campi negli stadi di un unico soggetto produttore, con altre telecamere da depositare
in un apposito deposito. Tante volte “riprese” libere e indipendenti avrebbero fatto comodo, in luogo della sola produzione centralizzata. Comunque sia, se il destinatario dell’operazione foto, erano le Tv e non gli arbitri, sarebbe stato meglio dirlo prima, giacché la sensazione collettiva degli operatori dell’informazione era stata ben diversa. E se personalmente avevo chiesto a Leonardi di chiarirlo, nell’intervista che da solo gli feci a margine della festa dei club a Sala Baganza (con buona pace di chi poi avrebbe riportato la dichiarazione
come rilasciata a fantomatici giornalistici che in quel mentre non erano presenti) era proprio mirato a farlo sapere un po’ a tutti. Chiudo la lunga parentesi sulla questione arbitrale per tornare al tema portante di questa Opinione: già alla quarta giornata di campionato si apre – di fatto – il caso Cassano: come ha evidenziato ieri il nostro Orazio Vasta nella sua
cronaca del match, ma il concetto è ribadito pari pari sulla Gazzetta di Parma, e anche nel Carmina Parma del lirico Luca Savarese: i crociati, ieri, si sono espressi decisamente senza la zavorra del numero 99. Per Francesco Caruso della Gazzetta dello Sport il cambio è stato persino tardivo: “il talento pugliese si muove al ritmo di una vecchia gloria: gioca (si fa per dire) un tempo ma doveva uscire prima”. Concetto ribadito nella pagella (voto 4.5):
“Donadoni gli regala un tempo intero, inutilmente”. Che ci sia una sorta di rigetto da parte dell’organismo Parma del talento trapiantato questa estate? Il campo, limitatamente ai secondi 45’ di ieri, sembrerebbe dare una risposta affermativa all’inquietante quesito, ma, parimenti, bisogna ricordare che una delle poche cose da salvare del brutto avvio di stagione era la classe sopraffina del top player, il quale, pur con una evidente immobilità, aveva
saputo offrire giocate di qualità, magari non spesso capite dal resto della squadra o sapientemente sfruttate. Che Cassano diventi il capro espiatorio dei mali del Parma è ingiusto, nonostante la prestazione sconcertante di ieri, con troppi facili errori in sede di semplice appoggio, per essere veri. Occorreranno, semmai, ulteriori riprove per vedere se davvero il Parma funziona meglio senza Cassano. Ipotesi, tuttavia, che sarebbe piuttosto inquietante, giacché della Squadra del Secolo dovrebbe essere proprio lui l’elemento portante. In tempi non sospetti, nelle mie
composizioni su stadiotardini.it o anche nelle ospitate a Calcio & Calcio, senza mezzi termini o reticenze avevo sostenuto che sarebbero stati c.amari se Sansone si fosse ripreso il suo posto in caso di fallimento di FantAntonio. E lo ribadisco anche oggi, pur consapevole del pomeriggio più nero del numero 99, perfino sottoposto da Donadoni all’onta della sostituzione dopo un tempo, sinonimo di bocciatura. Bocciatura temporanea, non definitiva, ma sicuramente bocciatura. Donadoni, il quale “ha avuto le palle” per metterlo fuori, poi non ha avuto altrettanti
attributi per ammettere serenamente che di bocciatura si trattava. Forse avrebbe meglio stimolato l’orgoglio del Discolo (che ne ha da vendere), ammettendo la sua delusione, che poi era quella di tutti noi, nel vederlo annaspare nell’acquitrino, piuttosto che arroccarsi, come ha fatto, rispondendo anche in una maniera piuttosto indisponente ai giornalisti, specie Filippo Grassia su Radio Rai (oltre che la voce dal Massimino Niki Pandolfini), accennando ai successivi
cambi di Parolo con Obi e di Biabiany con Rosi. Davvero un brutto ascoltare “ai diffusori”. Il diplomatico signor Donadoni non dovrebbe mai dimenticare che Cassano è indubbiamente il pezzo più pregiato della collezione ghiardiana 2013-14 e non un pisquano qualsiasi:
per cui se viene sostituito è notizia. Se poi ciò avviene, come è avvenuto, dopo l’intervallo (e non a otto minuti dalla fine, come in Parma-Chievo, quando Ghirardi si inalberò), lo è ancora di più. E anziché sprecar fiato per risposte del genere – non rispettose della professionalità altrui, e dei tifosi, che tramite i media lo ascoltano – sarebbe più gradito se lo facesse per articolare spiegazioni al suo operato, più o meno condivisibile che sia. Del resto anche il dialogo con i giornalisti fa parte del lavoro per il quale è profumatamente pagato. Così come dovrebbe essere suo dovere la valorizzazione dei calciatori a disposizione: il privilegiato Sansone (infelice definizione donadoniana, coniata dopo i primi due brevissimi spezzoni che gli aveva concesso) tenuto fuori dalla competizione non ha
un briciolo di logica tecnico-aziendale. Senza nulla togliere a Palladino – preferito, appunto, a Nicola Domenico – che ha fatto il suo (e che forse avrebbe potuto schierare contro la Roma, in luogo dell’ex Okaka), ma se non gioca un tempo Sansone neppure quando sta fuori Cassano, quando lo si rivedrà mai in campo con un minutaggio decente? Se continua così col cavolo, come spera Leonardi (lo aveva detto a Calcio & Calcio) che a fine stagione ci realizzerà una plusvalenza superiore di quella che sarebbe derivata ove fosse andato al Sassuolo.
L’occasione per vederlo dall’inizio potrebbe essere la partita con l’Atalanta di mercoledì, se il coach propenderà per una turnazione. Ma ce la farà a lasciar fuori ancora Cassano, dopo averlo tolto anzitempo al Cibali? Settore Crociato non ha provato pudore nel motivare con le seguenti parole sia il gran cambio del Discolo che il totale inutilizzo di Gargano (che tutti quanti, lunedì scorso, avevamo sostenuto esser stato tra i migliori della serata, avendo dato nerbo al centrocampo): “Gargano in panchina e Cassano
sostituito in prospettiva Atalanta. Grazie a una rosa ampia e affiatata”. Dopo il tema ecco lo svolgimento: “Antonio Cassano, ancora non al top della forma, sostituito da Raffaele Palladino nell’intervallo, dopo un primo tempo opaco su un campo appesantito dalla pioggia, in cui è impossibile giocare per i talenti e i calciatori tecnici. Inutile affaticarlo ulteriormente. Walter Gargano in panchina sin dal fischio d’inizio e mai entrato in gioco. Al suo posto Afriyie Acquah, utilizzato
per tutto l’arco dell’incontro al centro del campo, dove ha fatto il suo esordio in Maglia Crociata Joel Obi, subentrato nel corso della sfida a Marco Parolo.Cambi che potrebbero sorprendere, soprattutto per vedere in panchina due pezzi da novanta del calciomercato estivo del Parma Calcio. Vantaggi di un gruppo numeroso, in cui c’è affiatamento, effettuati da mister Roberto Donadoni guardando al doppio impegno in tre giorni”. Penso sia superfluo chiosare. Gabriele Majo
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secondo me stavolta si sarebbe incazzato se non lo avesse tolto,o almeno spero
Ha giocato male una partita su quattro .. è vero che non ha ancora data il meglio di sè ma con la situazione attuale di classifica è forse l’ultimo dei nostri problemi. Se deve riposare che riposi. A me anche il secondo tempo di Catania (senza Cassano) non è che abbia entusiasmato, una squadra più “rodata” credo che ieri avrebbe vinto a Catania
il male ce lo siamo fatti da soli cassano non era programmato non era un obiettivo …..ci è stato proposto,e per una serei di condizioni favorevoli ce lo siamo trovato in casa…..tutto quello che è venuto dopo l acquisto di cassano è stato fatto a basso costo..a parte gargano che è stato preso perchè si è capito che si doveva corre re ai ripari .xchèla presenza di cassano imponeva maggior dinamismo al centrocampo per sorregerne il peso del talento barese…( poi leonardi può rispondermi che sono arrivato 15 giorni dopo ,che m i faccio la domanda e mi dò la risposta …ma il senso è che non si era corso ai ripari nonostante i difetti e i limiti mostrati dal parma lo scorso anno…e pensare di inserire cassano è la dimostrazione che è stata un operazione scollegata dalle vere esigenze tattiche…)ora avere le idee piùconfuse è il tecnico che tar i suoi convincimenti tattici e le sue fisse su cassano seconda punta …..non sà come saltarci fuori……e farne le spese sono sansone in primis e il resto della squadra poco propensa a soffrire già dallo scorso anno …..e noi tifosi che dovremo sorbirci un campionato fac simil di quello vecchio……….
saluti
Speriamo che ci propongano qualcuno non in programma anche nelle prossime sessioni di mercato
gabriele ma io non ce l ho con cassano anzi ritengo che sia ancora un giocatore che può dare ancora molto per un paio d anni …..ma in questo contesto ..in queste condizioni….e con cosi tanti problemi derivanti dalla sua presenza …..credo che non ne si valsa la pena
Filippo hai ragione al 100% però nn credo sia così facile spiegarlo ai 6000 tifosi festanti ke l’hanno accolto………
cioè qui si vuole Fantantonio, mica Cavallopacioantonio. Io cmq sono contento ke sia arrivato
oh intendiamoci, quando da un anno eh, mica da ieri,parlo di mercato random adesso qualcuno spero abbia capito cosa intendevo,meglio tardi che mai.
altro che iperboli…..queste son parabole ! 🙂
mo si dai, comprema so tut, dosent tarsent parsonni, chi riva, riva. Random, ta-ta-ta-ta! Random! W il mercato del bestiame (mo mica cavalli paci)
Majo, fotografi la Goni no il Saltimbanco. La bona e non Boni. Si anche foto della scarpe e dal basso. 😛
Anch’io pensavo che fosse rigore ma, rivedendo le immagini mi sono ricreduto.
Cassano non sta giocando bene. O meglio, non sta giocando come dovrebbe giocare e non è determinante come dovrebbe esserlo. Nessun goal importante, nessuna azione che ha cambiato la partita e il costante rischio che ogni partita possa finire con Cassano espulso per qualche protesta.
Cassano è arrivato come il “regalo del centenario” e lui lo sa bene. Quando si dà una svegliata?
Ghirardi dovrebbe essere tifoso del Parma e voler il meglio per il Parma prima di esser un tifoso di Cassano
Adesso a basta fare dei processi anticipati, è sufficiente vincere cinque o sei partite di fila che cambierete tutti opinione.
si ,e dove le vinci 5 partite di fila con chilor …a subbuteo ?
🙂