CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / “A FIRENZE PARTITA CORRETTA: NESSUN PROBLEMA PER MASSA. I DISCUSSI CASI DEL DERBY DELLA MOLE E ATALANTA-UDINESE”
(Matteo Agoletti) – Nell’ultima giornata di campionato si segnalano, dal punto di vista arbitrale, due episodi degni di discussione. Si tratta del gol vincente della Juve nel derby col Toro e la retromarcia dell’arbitro Giacomelli che cambia idea su un rigore in Atalanta-Udinese.
Nel caso del gol bianconero segnato da Pogba, è palese che sugli sviluppi di un corner, quando Bonucci colpisce a rete colpendo la traversa, vi sia la chiara posizione di fuorigioco attivo di Tevez. La ribattuta a rete di Pogba non è quindi regolare. Singolare che l’assistente La Rocca, ben posizionato, non segnali all’arbitro la posizione di fuorigioco di Tevez.
In Atalanta-Udinese, invece, il sig. Giacomelli assegna un rigore all’Udinese per una trattenuta di Stendardo ai danni di Danilo. Passano alcuni istanti e l’assistente Faverani richiama il direttore di gara segnalando la posizione di fuorigioco di Danilo al momento della trattenuta. L’arbitro, allora, torna sui suoi passi e, annullando il rigore, assegna il fuorigioco a favore dell’Atalanta. Vi è un dibattito acceso in merito a questa decisione, perché pare che la posizione di Danilo non fosse attiva e quindi andasse assegnato il rigore. Singolare è però il modus operandi del direttore di gara che, richiamato dall’assistente, si reca da quest’ultimo per concertarsi e poi cambiare idea. Scelta legittima per carità, però nonostante microfono, cuffie e bandierine elettroniche, i due non si intendono. Evidentemente l’arbitro ha anticipato l’assistente nell’assegnare il rigore e quest’ultimo rimanendo sulla sua posizione si è preso la responsabilità di segnalare l’irregolarità che ha costretto il sig. Giacomelli a tornare sui suoi passi. Vi è poi l’interpretazione dei tifosi che citiamo perché merita in chiave satirica: l’arbitro vedendo le maglie bianconere non ha esitato a fischiare il rigore, poi accortosi che si trattava dell’Udinese e non della Juve ci ha ripensato ed ha cambiato idea…
Torniamo seri e venendo ai fatti di casa nostra, in Fiorentina-Parma non si segnalano particolari azioni da commentare. Partita tutto sommato corretta, diretta senza problemi dall’arbitro Massa. Possiamo citare, solamente perché aiutati dalle telecamere, un paio di fuori gioco dubbi. Il primo per il Parma, a pochi minuti dall’inizio viene pizzicato Palladino in dubbia e millimetrica posizione di off side. Se l’azione fosse continuata l’attaccante crociato si sarebbe trovato a tu per tu con un non troppo in serata di grazia Neto. Dalla stessa parte, nel secondo tempo, anche se l’azione si svolge sotto la tribuna opposta, è Vargas che viene fermato anche lui in posizione dubbia di off side. Due episodi che ricordiamo perché aiutati dai fermi immagine televisivi sui quali obiettivamente non sarebbe corretto accusare l’assistente perché la velocità dell’azione e il movimento dei giocatori pronti a scattare sul filo del fuori gioco lascia giustamente l’interpretazione al guardalinee.
Il Parma raccoglie così un punto prezioso a Firenze, mostrandosi squadra capace di far gioco e dominare per tutto il primo tempo e invece troppo attendista incapace di reagire nel secondo tempo a una Fiorentina che, con l’innesto di Vargas, ha davvero cambiato volto. Fortunatamente alla fine arriva il pareggio di Gobbi e si raccoglie un punto importante. Ora attenzione a non sottovalutare il Sassuolo che tecnicamente è sicuramente inferiore al Parma, ma mostra buone individualità come Berardi, Zaza e Floro Flores nel reparto avanzato, Marrone e il nostro Chibsah a centrocampo. Insomma una squadra che vale più dei due soli punti raccolti. Matteo Agoletti