CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / “SE VALERI AVESSE DATO AL MILAN I DUE RIGORI RICHIESTI, CON LO STESSO METRO GLIENE AVREBBE DOVUTO FISCHIARE ALMENO UNO CONTRO”

(Matteo Agoletti) – Stando a quanto riporta oggi il principale quotidiano sportivo nazionale i direttori di gara nella giornata di ieri non erano in giornata di grazia soprattutto per quanto riguarda i rigori. Dati quando non c’erano e non dati quando erano invece evidenti. Tra le gare al centro del dibattito: Juve – Genoa, Napoli – Torino, Lazio – Cagliari e Parma – Milan.

Entrando nel merito delle singole vicende a mio modo di vedere, grazie ovviamente all’aiuto delle immagini televisive, effettivamente in Juventus – Genoa sul rigore concesso dall’arbitro Doveri per fallo su Asamoah emerge che lo sgambetto avviene fuori dall’area. Così come nella gara tra Napoli e Torino i due penalty concessi per i partenopei paiono entrambi abbastanza generosi, tra l’altro il secondo fischiato con un po’ di ritardo su indicazione del giudice di porta. Pare giusta invece l’interpretazione dell’arbitro Massa nell’assegnare il rigore alla Lazio per l’intervento di braccio del Cagliari.

Ciò che invece stona è, a mio modo di vedere, la penalizzazione che secondo la stampa nazionale il Milan pare aver subito a Parma. Al centro della polemica ci sono due rigori che il Milan reclama, ma io aggiungo che anche l’uscita del portiere rossonero su Cassano in occasione dell’infortunio dell’attaccante crociato non era da meno.

L’arbitro Valeri si trova a gestire una gara tutto sommato corretta, dove a far discutere sono alcuni singoli episodi. È bravo il direttore di Roma ad ammonire Balotelli per simulazione, che cade nell’area del Parma senza essere toccato da Cassani, così come alcuni istanti più tardi fa bene a far proseguire l’azione nonostante la caduta di Super Mario tra i difensori crociati. Secondo la stampa nazionale, però, la formazione rossonera denuncia due rigori che in campo non hanno richiamato più di tanto le attenzioni dei giocatori. Nel primo caso si tratta di un tocco di braccio di Lucarelli su colpo di testa ravvicinato di Zapata, nel secondo Matri recrimina per un colpo rifilatogli da Felipe nell’area del Parma. Sinceramente sono due episodi abbastanza dubbi, dove la posizione del direttore di gara e l’interpretazione valgono il non intervento da parte del direttore di gara. Tanto nel primo come nel secondo caso sarebbero stati due rigori generosi. Recriminare per questi due episodi mi sembra sinceramente riduttivo per quanto emerso in campo.

Allo stesso modo allora il Parma poteva protestare per il maldestro intervento del portiere Gabriel che nel tentativo di intercettare il pallone (che poi devierà) colpisce alla nuca Cassano. È vero che il pallone è a distanza di gioco e che l’estremo difensore rossonero cerca la sfera, ma l’intervento è tutto tranne che pulito. Se si fosse deciso a favore del penalty in occasione dei due precedenti interventi allora anche in questo caso il sig. Doveri avrebbe dovuto decidere per la massima punizione. Caso diverso è invece pochi minuti più tardi quando Rosi si scontra sempre con Gabriel in area di rigore: in questa circostanza il portiere del Milan colpisce il pallone e successivamente si scontra col giocatore del Parma.

Giusta l’ammonizione a Gargano per l’intervento da tergo rifilato nel finale ad un giocatore del Milan e da rivedere la decisione per il fallo di De Jong su Rosi a gara quasi terminata. È vero che il regolamento parla di chiara opportunità da rete ed il giocatore del Parma si trovava all’altezza della lunetta di metà campo, così come è vero che intorno a Rosi vi erano tre giocatori rossoneri, ma se analizziamo che il giocatore crociato gioca il pallone di prima intenzione allungandoselo notevolmente in avanti e l’intervento da tergo da parte del giocatore rossonero che stende Rosi lanciato verso la porta avversaria, probabilmente il cartellino più adatto per De Jong sarebbe stato sicuramente il rosso. Peccato per l’ammonizione a Lucarelli che, diffidato, gli costerà un turno di squalifica.

Una bella gara quella vista al Tardini, con un grande Parma fino alla traversa di Gargano che poi, inspiegabilmente, perde fiducia e carattere e sembra subire anche sul piano fisico, lasciando così il secondo tempo al Milan. I rossoneri non paiono irresistibili, soprattutto in difesa, ma sono bravi a ribaltare il risultato. Deve stare più attento il Parma che con un retropassaggio innesca la rete di Matri; bene, però, la fase offensiva specialmente con Cassano capace di illuminare la manovra e segnare e la velocità di Biabiany decisiva nei primi due gol del Parma. Da rivedere, tuttavia, Amauri che da una parte tatticamente fa la sua parte, ma non è decisivo per la manovra. Si ripresenta Sansone per mezz’ora, anche se in quella fase è il Milan a fare la partita. Menzione speciale per Parolo, che con un’altra buona prestazione, condita da due gol si candida giornata dopo giornata per un posto in azzurro.

Dal punto di vista dell’arbitro a differenza della gara di Verona dove sul banco degli imputati era finita la gestione della gara con ben sette ammoniti tutti della stessa squadra, a far discutere sono gli episodi. È allora lecito paragonare l’espulsione di Mirante rimediata col Sassuolo rispetto a quella mancata di ieri per intervento di De Jong, così come le critiche rossonere sulla stampa odierna fanno più notizia della prova dei giocatori nella stessa gara. Non vi è dubbio che ogni gara sia fine a se stessa e che da parte della classe arbitrale vi siano errori, così come non conosco le strategie di comunicazione delle società, però a meno che non vi siano dubbi di mala fede, pur analizzando gli errori, un sano fair play nel dopopartita probabilmente aiuterebbe tutto l’ambiente. Matteo Agoletti

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

One thought on “CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / “SE VALERI AVESSE DATO AL MILAN I DUE RIGORI RICHIESTI, CON LO STESSO METRO GLIENE AVREBBE DOVUTO FISCHIARE ALMENO UNO CONTRO”

  • 28 Ottobre 2013 in 15:38
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    Complimenti per l’ennesima analisi corretta,motivata ed esauriente

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