FANTAPAZZ, LA GAZZETTA DELLO SPORT E IL DIFFICILE MESTIERE DEL PAGELLISTA NELL’ERA DEL FANTACALCIO

(Emanuele Muto per Redazione FantaPazz.com) Era l’autunno dell’ormai lontano 1973 quando, sulla Gazzetta dello Sport, spuntarono per la prima volta le pagelle. Era invece l’alba degli anni novanta quando Riccardo Albini inventò il Fantacalcio che, come tutti sanno, si basa proprio sui voti delle testate giornalistiche. In questi anni fantacalcistici di pagelle ne abbiamo viste tante, di voti “sballati”, come noi li definiamo, ne vediamo a bizzeffe ogni settimana e finalmente ieri la Gazzetta ha pubblicato un pezzo sul mestiere del pagellista.

DSC04360L’articolo firmato da Fabio Licari inizia così: “Professione pagellista. Il mestiere più bello (e invidiato) del mondo. Pensate un po’: essere pagati per vedere la partita, studiare i giocatori uno per uno, e poi sentenziare giudizi e voti, come a scuola, solo che in cattedra siedi tu. Cosa chiedere di più?”  Sarà di sicuro un mestiere bellissimo ma, questi voti, a volte sono assurdi e ogni settimana complicano non poco la dura vita del fantallenatore che, oltre alle varie ingiurie verso le prestazioni opache dei propri calciatori, si ritrova ad inveire il lunedì mattina contro il pagellista di turno. Sempre il bravo Licari della Gazzetta, cita la lista dei desideri del pagellista: “Poter rivedere la partita per cogliere cinquanta sfumature che, in tempo reale, soprattutto quando sei in notturna, non puoi notare. Tipo? Sperare nella comprensione di giudicati e lettori perché valu­tare 28 giocatori (nelle ami­chevoli di più), 2 tecnici, 2 squadre e 5 arbitri non è uno scherzo. Un lavoro entusiasmante e necessariamente imperfetto che però, svolto con professionalità e buona fede, è oggi indispensabile: c’è un giornale senza?”

Che dire ragazzi siete soddisfatti, malgrado tutto, dell’imperfezione dei pagellisti?

Noi di Fantapazz rispondiamo si, perché il pagellista non metterà mai d’accordo nessuno e noi potremo quindi continuare, ogni lunedì, a fare le pulci e a commentare i voti “sballati” dei quotidiani.

Nel frattempo facciamo tanti auguri ai pagellisti della Gazzetta e auguriamo loro di sbagliare il meno possibile. Emanuele Muto (Redazione Fantapazz.com)

 

 

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Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.