PARMA-MILAN 3-2 / E MENTRE SCORRONO I TITOLI DI CODA PAROLO PESCA IL JOLLY E REGALA I TRE PUNTI, ORMAI INSPERATI, AL PARMA…
(Orazio Vasta) – Partiamo proprio dalla fine, da quell’ultimo gol al minuto novantatré, con un Parma in balìa del Diavolo, capace di recuperare il doppio svantaggio in due minuti, e far paura ai crociati per buona parte del secondo tempo.
Partiamo dal momento di massima gioia, un gol quasi allo scadere, sotto la curva Nord e da posizione impossibile. Parolo beffa Gabriel dai trenta e più metri su calcio di punizione. Il suo bolide si insacca preciso all’angolino, con buona dose di responsabilità degli uomini in barriera e del portierino rossonero.
Partiamo dal gol del 3-2 per raccontare una partita che finalmente è finita così come meritava di finire. Per tante volte ci siamo ritrovati a parlare di vittorie mai arrivate, di imprese lasciate poi, colpevolmente, troppo colpevolmente a metà.
Partiamo dal secondo gol di Parolo per raccontare l’ennesima prestazione super del Parma, che ha però rischiato di non vincere, e subire il ritorno degli avversari.
Dopo un primo tempo strepitoso, in cui il Milan è stato preso letteralmente a schiaffi, i crociati decidono, come spesso accaduto, di staccare la spina. Tra gli ospiti Balotelli è impalpabile, e la difesa non corre mai grossi rischi, ma a farla veramente grossa è Constant sulla sinistra, che non vede praticamente mai Biabiany, fondamentale per i due gol dei crociati.
Constant è letteralmente un disastro e Biabiany ne approfitta. Prima se lo beve in velocità, mettendo poi un cross in mezzo che arriva sui piedi di Parolo, abile a siglare il gol dell’1-0, mentre sul finire del primo tempo ancora dai piedi del francese arriva il cross dal fondo che Parolo appoggia a Cassano.
La rete del barese è un autentico capolavoro, ma il grosso del lavoro l’ha fatto proprio il francese sulla destra. Alla fine dei quarantacinque minuti il Milan è completamente annichilito e sotto di due gol.
Nella ripresa il Parma prova a non mollare, ma la svolta arriva quando Allegri decide di richiamare in panchina Balotelli. Il Milan subisce una trasformazione in positivo, i padroni di casa in negativo. Proprio come accaduto in altre occasioni, la dea bendata gira le spalle del momento di maggior bisogno, e sul tiro di Gargano la traversa salva i rossoneri.
Il Parma si sfalda nuovamente su sé stesso e tende a concedere sempre più agli avversari. Non solo Matri, ma anche Kakà. Il brasiliano non incide fin dall’inizio, ma cresce col passare dei minuti e col crescere della propria squadra. Il Parma viene cinto d’assedio e gli ospiti trovano per due volte al via della rete. La prima arriva da un errore in disimpegno da parte dei crociati, la palla arriva a Matri che è abile ad anticipare Felipe e battere Mirante con una conclusione sporca, che va a finire all’angolino basso.
Un minuto e qualche secondo dopo, su azione di calcio d’angolo si concretizza il pareggio dei rossoneri: Zapata prende il legno, la palla torna in campo, e in mezzo a un capannello di maglie crociate l’uomo più “odiato” dalla tifoseria gialloblu, Silvestre sigla il gol del pari.
Sul Tardini aleggiano gli spettri del recente passato, lo stadio ducale si trasforma in una bolgia, ma a farsi sentire sono i tifosi ospiti. Il doppio vantaggio è annullato e la spinta del Tardini non si fa più sentire, ed ecco che la partita cambia il suo volto. Il Milan attacca, il Parma denota il classico calo psico-fisico e più volte la difesa si trova in difficoltà, con Mirante che compie un vero miracolo sulla conclusione ravvicinata di Kakà.
I giocatori crociati perdono la tranquillità e la testa, mentre la partita, fino a quel momento tranquilla, si trasforma e si incattivisce. Valeri comincia ad avere il suo bel da fare e non sempre le sue decisioni soddisfano pubblico e giocatori crociati. Giallo evitabile per Parolo e per il capitano, che dopo un fallo subito da Rosi a centrocampo, va a muso duro contro l’arbitro. Ma forse questa decisione è da rivedere, in quanto Lucarelli va più che altro a far da “pompiere”, cerca di allontanare i compagni attorno al direttore di gara, e prova a conferire con il fischietto romano, per avere dei chiarimenti sulla non espulsione di De Jong. Valeri è irremovibile e gli sventola il cartellino giallo. Stesso colore del cartellino rifilato a De Jong… obiettivamente sarebbe potuto essere diverso. Gli animi però si riscaldano, il Milan capisce che è il momento di colpire e ancora una volta si pensa al peggio. Ad una vittoria che sta per scivolare via. Intanto sui taccuino dei cattivi ci finisce anche Gargano, per un brutto fallo su Saponara, mentre viene graziato Marchionni che entra volontariamente in contatto con lo stesso giocatore rossonero. Poi succede che Benalouane (subentrato a Felipe, ottimo il suo apporto!!!) recupera una palla in area, lancia Sansone, gli detta la possibile giocata, ma Zapata gli frana addosso spegnendo sul nascere il contropiede crociato. Giallo anche per il colombiano. Punizione per il Parma dai trenta metri. Sulla palla va Parolo… il resto lo conoscete già… la barriera si apre, Gabriel parte in ritardo e la palla va lì, all’angolino basso, e in un istante scaccia via gli spettri dal Tardini. La Nord può esplodere e il Parma meritatamente festeggiare una vittoria che sembrava potesse svanire come in altre occasioni.
Poche annotazioni, lo giuro. Ancora una volta il Parma ha mostrato tutte le sue qualità, che giocando come sa, e mettendo Cassano e compagni nelle condizioni di fare bene può tenere testa a qualsiasi avversario. Roma, Fiorentina, Milan… tutte grandi squadre del nostro campionato, tutte formazioni messe sotto da un punto di vista di gioco e di risultato. La squadra deve credere più nei suoi mezzi. Oggi Cassano è stato strepitoso, straordinario, ha giocato per la squadra, al contrario di quanto invece ha fatto Balotelli nel Milan. Allegri ha concesso 52’ di gioco agli avversari, il tempo in cui è stato in campo il giovane attaccante azzurro, una volta uscito il Milan è cambiato, ed è riuscito a mettere sotto il Parma. Perché, ancora una volta – seconda annotazione – i crociati hanno avuto le loro amnesie. Felipe meriterebbe un turno di riposo. E’ sembrato troppo morbido quando serviva, e troppo duro quando invece non doveva. Anche oggi ha fatto degli interventi al limite del regolamento, e sul gol non è stato bravo a chiudere su Matri. Benalouane, nel momento migliore dei rossoneri è riuscito ad imporsi meglio, a dare al reparto e alla squadra una sicurezza maggiore. La palla di Sansone è stato lui a procurarla, ed è stato lui ad innescare il fallo di Zapata.
Sansone – terza annotazione – ha dimostrato oggi di non essere bollito. Di meritare qualche occasione in più. Vederlo entrare per scampoli di partita, quasi dimesso al suo destino lascia quasi attoniti. Lui, l’eroe di tante battaglie, adesso relegato alle retrovie. I tifosi vorrebbero di più.
Ultima annotazione, di tipo “climatica”. I proclami della settimana sono riusciti a riempire lo stadio, peccato però che gran parte di quelli presenti allo stadio fossero lì per il Milan. Per alcuni tratti sembrava di essere San Siro, e non perché il settore ospiti era strapieno e più calorosi. Anche in tribuna c’era chi ha esultato per il doppio gol dei rossoneri. Ma tanto la bomba di Parolo ha rimesso tutto in ordine e ristabilito le distanze. Milan battuto, nella speranza che gli spettri non facciano più comparsa né sul Tardini, né in altri campi di A dove il Parma sarà impegnato. Bella grinta, grande orgoglio, ma adesso metteteci un po’ di testa e di convinzione, perché certe partite vanno vinte. Sempre. Orazio Vasta
PARMA-MILAN 3-2, IL TABELLINO
Marcatori:10′ Parolo, 45′ (+1) Cassano (P), , 60′ Matri, 63′ Silvestre, 90′ (+5) Parolo
Parma (3-5-2): Mirante; Cassani, Felipe (76′ Benalouane), Lucarelli; Biabiany, Gargano, Marchionni, Parolo, Gobbi; Cassano (74′ Rosi), Amauri (65′ Sansone). A disp.: Bajza, Coric, Mesbah, Mendes, Valdes, Munari, Acquah, Obi, Palladino. All.: Donadoni
Milan (4-3-3): Gabriel; Abate, Silvestre, Zapata, Constant; Montolivo, De Jong, Poli (51′ Kakà); Birsa, Balotelli (52′ Matri), Robinho (87′ Saponara). A disp.: Amelia, Coppola, Zaccardo, Cristante, Vergara, Muntari, Emanuelson, De Sciglio, Niang. All.: Allegri
Arbitro: Sig. Valeri
Ammoniti:Balotelli, De Jong (M), Parolo (P)