CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / “CELI HA DIRETTO ALL’INGLESE. LE DUE AMMONIZIONI SEVERE A MENDES E LLORENTE ERANO UN AVVERTIMENTO PER EVITARE SCORRETTEZZE”

(Matteo Agoletti) – In un turno di campionato dove si segnala il pareggio della Roma che viene fermata dal Torino sull’ 1-1, interrompendo così la serie delle dieci vittorie consecutive, dal punto di vista arbitrale la curiosità della giornata è che la partita tra Napoli e Catania è finita con nessuna ammonizione, quasi un record per il calcio dei professionisti.

La sfida più attesa dal Tardini ha invece fatto registrare la vittoria della Juventus senza particolari episodi legati alle scelte dell’arbitro. Tutto sommato buona la prova del sig. Celi della sezione di Bari, che ben interpretando la gara, soprattutto nella prima frazione di gara ha lasciato molto “giocare” con una direzione all’inglese. Le due squadre hanno infatti dato vita ad una gara molto tattica, schierate con due moduli speculari, il 3- 5 -2, dove era difficile trovare spazi e dove i contrasti e i cosiddetti falli tattici potevano creare diverse interruzioni, rischiando di innervosire gli animi. Invece anche grazie all’interpretazione dell’arbitro abbiamo assistito a una partita corretta e senza particolari episodi di contestazione.

Dei cinque provvedimenti disciplinari del sig. Celi, due ammonizioni al Parma e tre alla Juve, paiono eccessive quelle rifilate al difensore del Parma Mendes, autore di una buona prova e quella all’attaccante della Juventus LLorente. Tuttavia mi sento di comprendere l’eccesso di severità del direttore di gara in quanto le ammonizioni sono arrivate nel secondo tempo in momenti topici della gara, nei quali l’arbitro ha voluto lanciare il messaggio ben chiaro che se da una parte lasciava “giocare”, dall’altra non tollerava scorrettezze negli interventi. Si è trattato quasi di una tutela, di un voler prevenire interventi che avrebbero acceso discussioni e reso incandescente una gara che dal punto di vista disciplinare era stata corretta da ambo le parti.

Unico episodio da analizzare al rallentatore è il contatto tra Lucarelli e Giovinco al 44’ del primo tempo, a seguito del quale la  Formica Atomica cade a terra e il direttore decide di far proseguire. Va rilevata innanzitutto la corretta posizione dell’arbitro, grazie alla quale può ben vedere quello che accade e decidere di conseguenza, oltre che ovviamente essere credibile nei confronti del pubblico. Mi sento di condividere la scelta del sig. Celi in quanto Lucarelli cerca il pallone e Giovinco facendosi scudo col corpo cerca di girarsi, ne subentra un contatto fisico con proporzioni nettamente a sfavore di Giovinco e dove spesse volte in casi analoghi l’attaccante finisce sempre a terra. Direi quindi giusta l’interpretazione dell’arbitro.

Il Parma esce quindi sconfitto dalle mura amiche del Tardini dopo aver giocato una buona gara per intensità e ritmo. Non era facile trovare spazi contro una Juventus ben messa in campo, che probabilmente ha mancato della fantasia di Pirlo, ma che al tempo stesso non si è resa più di tanto pericolosa più per meriti del Parma che per demeriti del duo Tevez – Giovinco. Parma quindi castigato da una giocata di un fuoriclasse come Quagliarella che a pochi minuti dal termine non permette ai crociati di recuperare. Da segnalare le due più ghiotte occasioni sprecate dalla squadra di Donadoni, una nel primo tempo firmata da Gobbi e l’altra nel secondo con un tacco di Amauri che se fosse riuscito avrebbe riportato alla memoria dei tifosi gialloblu le prodezze di Hernan Crespo. Da sottolineare anche la buona prova nel reparto difensivo di Pedro Mendes che per stazza fisica e velocità si candida per un posto fisso nella retroguardia del Parma.

A centrocampo si vede per una manciata di minuti anche Obi, a questo punto sarebbe interessante vedere il centrocampo crociato con insieme Obi Gargano e Parolo. Fa invece più riflettere la lettura della gara da parte del tecnico, soprattutto per le sostituzioni che a volte paiono tardive.

Il Parma esce quindi senza punti ma a testa alta. Dispiace per il risultato e per il rendimento altalenante ma se continuerà ad offrire prove di livello potrà dare diverse soddisfazioni ai tifosi.

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

One thought on “CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / “CELI HA DIRETTO ALL’INGLESE. LE DUE AMMONIZIONI SEVERE A MENDES E LLORENTE ERANO UN AVVERTIMENTO PER EVITARE SCORRETTEZZE”

  • 5 Novembre 2013 in 01:42
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    Veramente Mendes è stato ammonito nel primo tempo per fallo di mano!

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