DONADONI SPIEGA PERCHE’ CERRI E’ DESAPARECIDO. E INTANTO, IN PRIMAVERA, IL GIGANTE SI E’ SFOGATO CON UNA DOPPIETTA AL MODENA (4-0)

DSCF9020(gmajo) – Alberto Cerri è desaparecido. Per lo meno in prima squadra, dove, da tempo, di lui si sono perse le tracce. Se martedì sera i pochi spettatori presenti al Tardini (e la moltitudine sul piccolo schermo) si sono stropicciati gli occhi ammirando, nei minuti finali, l’autorevole performance di Josè Mauri, così ricco di personalità da comandare a bacchetta perfino Valdes, che potrebbe quasi esser suo padre, parimenti di sono domandati, ma che fine imageha fatto Cerri? Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l’ha visto”, mi ha ordinato di mettermi sulle sue tracce e di riferirle tutte le novità circa l’enfant prodige di casa crociata, che secondo Teleducato resterebbe nel mirino dell’Inter. E allora, verso la conclusione della sua conferenza stampa di stamani, ho domandato a Roberto Donadoni come mai, per la gara di Coppa Italia con il Varese, nella quale hanno esordito gli aggregati Mauri e Konè, per il gigante non ci fosse stato posto neppure in panchina.

“E’ un ragazzo che ha avuto anche dei problemi fisici che sta recuperando e si sta rimettendo. Il processo di Cerri, secondo me, è stato molto accelerato nel recente passato, e ha la necessità di capire bene quella che è la sua dimensione, e quelli che sono i miglioramenti che ancora deve fare, perché un giocatore, quando arriva a giocare a livelli importanti, deve avere una corazza anche di un certo tipo, fatta di tanti ingredienti. E lui deve crescere ancora molto da questo punto di vista. E’ un giocatore volonteroso, che ha voglia, e quindi dipenderà molto da lui. E’ chiaro che deve ascoltare ancora molto, deve ancora allenarsi molto e deve ancora migliorare in molti aspetti tecnici che sono importanti per un giocatore che poi arriva a giocare in serie A. Però ha tutte le caratteristiche, come abbiamo sempre detto, ma ci deve ancora lavorare molto”.

Prendo atto della spiegazione, anche se resto dell’avviso che nella serata di Coppa Italia, come c’è stato spazio per altri giovani, avrebbe potuto essercene anche per lui: soprattutto considerato il periodo di involuzione di Amauri. A questo proposito, alcuni colleghi asseriscono che si siano diradate le presenze di Cerri in prima squadra per non turbare ulteriormente Amauri, alle prese con il grave problema della carenza da gol, e che se l’italo-brasiliano dovesse esser ceduto a Gennaio, allora Albertone potrebbe riaffacciarsi nello spogliatoio dei grandi. Io non sono del medesimo avviso e reputerei, anzi, piuttosto grave la rinuncia ad una importante risorsa. Tra l’altro con Okaka fermo ai box, l’unica punta “ben strutturata”, come direbbe Pizzul, è appunto Cerri.

Circa il momento no di Amauri, mercoledì sera a Calcio & Calcio Più  Nicolò Fabris di Parma Fanzine mi ha emulato la metafora che il gol è come una ragazza per uno senza morosa: la trova quando meno se l’aspetta, senza incaponirsi. Sostanzialmente è d’accordo anche Donadoni, che così mi ha risposto in conferenza stampa:

Amauri non è riuscito a segnare, ma ha fatto tanto movimento, si è prestato molto… L’errore che alle volte un giocatore può commettere in queste circostanze, in questi frangenti, donadoni robertosoprattutto quando un attaccante non riesce a fare gol, è quello di voler alle volte non dico strafare, però esagerare nella ricerca continua: questo può diventare, alle volte, controproducente. Ma Amauri ha una esperienza importante e quindi deve sapere che dalle cose facili, probabilmente, otterrà grande beneficio. E quello è il percorso che deve fare per riuscire a tornare ancora ad essere un bomber importante”.

DSCF9018Cerri desaparecido, in prima squadra (anche se, lupus in fabula, pochi secondi dopo aver chiesto di lui a Donadoni mi è apparso davanti agli occhi nello stradello principale di Alcatraz, dove ho incrociato anche un altro giovane di belle speranze che in tanti vorrebbero vedere tra gli elementi a disposizione di Donadoni, Jankovic…), ma reaparecido in Primavera: oggi pomeriggio, infatti, è stato autore di una doppietta nel derby di categoria con il Modena, terminato 4-0 (gli altri sigilli portano la firma di Sarr e Martinez). E’ proprio Cerri a sbloccare la gara grazie ad un assist di Josè Mauri. Poi lo statuario centravanti guadagna e trasforma il rigore valso il raddoppio. Per lui 7 reti in 9 partite di campionato.

Nell’elenco dei 23 convocati di Mister Donadoni, per la gara Inter-Parma di domani, non c’è posto per i due baby. (Indisponibili: Obi, Okaka, Galloppa e Pavarini)

Ecco l’elenco completo alfabetico con i numeri di maglia:

30. ACQUAH Afriyie

11. AMAURI

91. BAJZA Pavol

28. BENALOUANE Yohan

7. BIABIANY Jonathan

2. CASSANI Mattia

99. CASSANO Antonio

43. CORIC Marijan

19. FELIPE

5. GARGANO Walter

18. GOBBI Massimo

6. LUCARELLI Alessandro

32. MARCHIONNI Marco

23. MENDES Pedro

3. MESBAH Djamel

83. MIRANTE Antonio

24. MUNARI Gianni

29. PALETTA Gabriel

17. PALLADINO Raffaele

16. PAROLO Marco

87. ROSI Aleandro

21. SANSONE Nicola

10. VALDES Jaime

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 59 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società.

11 pensieri riguardo “DONADONI SPIEGA PERCHE’ CERRI E’ DESAPARECIDO. E INTANTO, IN PRIMAVERA, IL GIGANTE SI E’ SFOGATO CON UNA DOPPIETTA AL MODENA (4-0)

  • 8 Dicembre 2013 in 00:00
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    Ciao, lo hai interpretato anche tu come il ritratto di un “montato”?.
    In ogni caso speriamo non sia quello il problema.

    • 8 Dicembre 2013 in 16:32
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      Non penso, Gabriele, che si tratti del ritratto di un montato. O meglio: spero che Donadoni non si sia fatto l’opinione che Cerri lo sia. Io non ho affatto l’impressione che Cerri sia un montato. Viceversa temo un po’ i rinomati “ostracismi” di Donadoni…

      Cordialmente

      Gmajo

  • 8 Dicembre 2013 in 11:19
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    Che centra il montato dai… La verita’, secondo me e detta da uno come me che le partite della primavera le vede quasi tutte, e’ che Cerri in realta’ e’ un giocaltore ancora grezzo che a livello giovanile ha vissuto e vive grazie a un fisico straripante ma che deve migliorare tantissimo sotto il profilo tecnico tattico. Oggi come oggi faticherebbe moltissimo a giocare il Lega Pro. Il prospetto e’ interessante ma bisogna lavorarci su parecchio.
    Jankovic ha ottimi piedi ma passo molto blando e su di lui e’ necessario molto lavoro.
    Mauri invece, anche se non sostenuto da un gran fisico, ha grande senso della posizione e tattico; inoltre ha la cattiveria giusta da argentino ed e’ il piu’ pronto per qlc soezzone in A.
    Kone’ infine ha fisico eccezionale ma doti tecniche bassine e deve affinarsi molto ma molto.
    Non parlerei di desparecido ma di atleti ancora grezzi per platee importanti

    • 8 Dicembre 2013 in 16:27
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      Grazie, dottor Frank, per l’ottima disamina. Su Cerri, però, sono d’accordo fino lì. Pur non seguendolo con la stessa sua assiduità, trovo limitativo credere che lui, fino a questo punto, avesse fatto faville solo sfruttando il suo fisico. Così come non credo che sia poi così immaturo sotto il profilo tecnico-tattico, anche se va da sé che un minorenne non possa essere “già imparato”. Ma io non vorrei che anche il povero Cerri fosse finito nel mirino di Donadoni che quando si incaponisce in un certo senso con qualcuno poi finisce per emarginarlo. Vedi i casi Belfodil, Ninis, Sansone ed Amauri, tanto per citarne qualcuno.

      Io credo che il processo di crescita di questo talento debba essere attuato con coraggio anche da parte del tecnico della prima squadra, senza troppo “sacchismi” e presunte tutele da bambagia. Secondo me siamo sulla via buona per sciupare anche ‘sto talento…

      Cordialmente

      Gmajo

  • 9 Dicembre 2013 in 12:37
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    Io penso invece che in questa fase del campionato su rischia di bruciare un giovane; poi a primavera a salvezza quasi raggiunta se ne potra’ parlare anche se… Il vero busillis e’ come far giocare la squadra in funzione di Cassano. La quadra e’ stata trovata sacrificando Amauri, tenendo Cassano falso nueve e con laterali d’attacco veloci ed insidiosi e con gli inserimenti dei lateralu di centrocampo. E Cerri, corazziere novello Amauri, avrebbe grosse difficolta’ e allora in questo scacchiere, visto che parliamo di giovani, migliori opportunita’ potrebbero avere una freccia rapidissima come Lombardi (novello Biabiany) o un altro puntiglioso e rapace come Haraslin(modello Sansone)

    • 9 Dicembre 2013 in 12:53
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      Dottor Frank, il suo ragionamento non fa una grinza. Però io mica dicevo di schierare Cerri in campionato: solo mi ha fatto specie che il tanto rinomato gigante, che ha già esordito in serie A, non sia stato manco convocato per la Coppa Italia (contro il Varese), quando, invece, c’erano altri suoi compagni della Primavera, peraltro a propria volta meritevoli di esserci (e lo hanno dimostrato).

      Ribadisco: ho il timore che anche il povero Cerri sia finito tra i vari Belfodil, Ninis, Sansone e Amauri…

      Cordialmente

      Gmajo

  • 9 Dicembre 2013 in 15:56
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    Non sarei cosi pessimista

  • 9 Dicembre 2013 in 16:01
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    Inoltre siccome credo che a gennaio per problemi di bilancio che ritengo seri si sacrificheranno vari “big”(Valdes,benalouane,Parolo e Okaka mi sembrano i piu’ seri candidati) beh allora per Cerri e Co. ci sara’ piu’ spazio

    • 9 Dicembre 2013 in 16:03
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      Ripeto, Frank: non pretendevo nulla per presenze di Cerri in campionato (tolto a Firenze, quando ancora la soluzione del falso nueve doveva esser inventata, per cui poteva essere proprio il ragazzino l’alternativa allo squalificato Amauri), quanto in Coppa Italia contro il Varese, per par condicio con Mauri…

      Cordialmente

      Gmajo

  • 21 Dicembre 2013 in 18:17
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    Concordo con Alfredo, anche al mondiale u17 Cerri ha dimostrato di non avere ancora il passo da “professionista”, il suo esordio a 16 anni è stato un premio a Palmieri a mio avviso più che un merito tecnico. Guardando altri ottimi talenti dell’annata 96 nessuno ha esordito in A, quindi si sta forse correndo troppo con un ragazzo che ha 17 anni e mezzo.
    Mi sento di dire anche che l’ostracismo di Donadoni ci mette poco a sfumare quando si tratta del volere di Ghirardi, e il pres sorrideva come un bimbo quando esordì Cerri e lo stesso è stato per Mauri. Detto questo nelle giovanili più che i valori fisici o tecnici si nota la personalità, ed il ragazzo ne ha da vendere, questo mi da la convinzione che siamo di fronte ad un vero craque, magari a 26-27 anni ma sicuramente di sto corazziere i giornali riempiranno pagine

    • 21 Dicembre 2013 in 19:47
      Permalink

      Io, invece, sono meno affetto da sacchismo, per cui non mi convincono le campane di vetro protettive. L’esordio fine a se stesso, senza un briciolo di continuita potrebbe anzi essere controproducente e penso sia riduttivo pensare che si trattasse di un premio a Palmieri. La valorizzazione passa anche attraverso qualche atto di coraggio. Altro che tenerlo nella bambagia. Non dico che debba essere titolare in serie A, ma almeno convocato in coppa italia dove altri suoi compagni hanno esordito e invece non gli stanno più facendo respirare l’aria della prima squadra. Anziché andare solo in 22 a genova, lo si poteva portare.
      Cordialmente
      Gmajo

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