PARMA-VARESE 4-1 / SEGNANO PROPRIO TUTTI, MENO CAPITAN AMAURI…
(Orazio Vasta) – Donadoni si aspettava una risposta da parte dei suoi giocatori, soprattutto da coloro che spesso durante il campionato siedono regolarmente in panchina, e che stasera hanno avuto la loro possibilità di scendere in campo. Sarò stato felicissimo Enrico Boni che in un colpo solo ha visto schierati in campo tutti i suoi prediletti: Rosi, Mesbah, Munari, Amauri e chi più ne ha più ne metta…
Il tecnico dei crociati cambia volto alla sua squadra e si affida alle seconde (terze) linee. In campo si rivede dal primo minuto Amauri, che scende sul terreno di gioco con la fascia di capitano attorno al braccio, accanto a lui in attacco Raffele Palladino.
Partita mai messa in discussione, con i padroni di casa che sono andati subito in vantaggio e hanno controllato l’andamento della gara. Sfida però resa fin troppo semplice dal Varese di Gautieri, che è sceso in campo con l’approccio sbagliato, e con la sconfitta già in tasca.
In una partita del genere le risposte arrivate al tecnico hanno una certa valenza, che di certo non può essere considerata legge.
Più che una sfida di Coppa Italia, un impegno ufficiale, sembrava la sfida del giovedì, l’amichevole tra due squadre di categoria ben inferiore. Il Varese ha mostrato troppo il fianco ai crociati, crescendo di intensità solo nell’ultimo quarto d’ora. Proprio lì, a quindici minuti dalla fine il Parma, ormai certo del 4-0, ha cominciato a vacillare un po’, correndo più di un rischio e subendo le avanzate degli ospiti e il gol della bandiera dei lombardi.
Un gol cercato, voluto e alla fine arrivato. Il Varese è andato vicinissimo alla seconda marcatura, ma la fortuna o i problemi di mira degli attaccanti biancorossi hanno graziato il Parma.
Ok, non c’è motivo di allarmarsi, o gridare allo scandalo per un gol preso, o un calo inspiegabile, ma si fa cronaca e non si può, o deve tralasciare anche questo particolare.
Proprio in quegli ultimi quindici minuti di “sofferenza” si è capito che se il Varese avesse affrontato la partita in maniera diversa, forse le cose sarebbero potute andare diversamente.
Al Parma è andato invece tutto bene, liscio. Valdes dopo cinque minuti di gioco pesca il jolly che permette ai ragazzi di Donadoni di gestire il match a proprio piacimento. Crociati che dettano il ritmo e che affondano un Varese impalpabile nel secondo tempo con il secondo, terzo e quarto gol.
Abbracci, sorrisi e tanta felicità. Va tutto bene, è un periodo in cui tutto sta girando alla grande. E’ questa la fotografia del Tardini, e visto il risultato non si può dire diversamente. Il Parma si è imposto per 4-1, ha fatto la sua onesta partita e si è guadagnato la qualificazione al prossimo turno. Uno degli obiettivi di questa stagione è stato centrato, adesso è necessario continuare questa strada ed eliminare il prossimo avversario, per raggiungere i quarti di finali. L’avversario dell’ottavo di finale sarà la Lazio, la sfida si giocherà all’Olimpico il 9 di gennaio. Sarà una partita decisamente diversa…
Adesso si torna a lavorare in vista dell’Inter. Domenica sera i crociati andranno a fare visita ai nerazzurri a San Siro, il passaggio di Coppa Italia potrebbe infondere entusiasmo e ulteriori motivazioni a Cassano e compagni. Proprio il talento barese questa sera era in tribuna ad assistere alla sfida dei suoi compagni, e domenica dovrebbe essere regolarmente in campo. Il Parma grande con le grandi lancia già la sfida ai nerazzurri, con Cassano pronto a fare lo sgambetto alla sua ex squadra.
Tornando alla partita di questa sera quali indicazioni potrà recuperare Donadoni?
Certamente la buona prova de due vecchietti di centrocampo: Valdes e Munari. Il primo ha giocato nel ruolo che Donadoni gli aveva costruito in questo Parma. Il cileno in cabina di regia ha dimostrato di essere ancora efficiente, e di riuscire a dettare i giusti tempi. Il piede c’è sempre e lo dimostra quando dopo pochi minuti dall’inizio della partita, toglie le ragnatele all’angolo alto della porta difesa da Milan. Dopo il gol non poteva farsi mancare anche l’assist. Da calcio da ferma pennella in area per la testa di Munari per il gol del momentaneo 2-0. Si è dimostrato utile, e pronto a ricoprire quel ruolo anche in caso di necessità.
Il secondo, oggetto misterioso di questo Parma, dopo una breve apparizione in campionato ritrova il campo e festeggia la maglia da titolare con il gol che chiude virtualmente la partita. Ottima scelta di tempo in area, stacco imperioso ad anticipare anche Amauri e palla nell’angolino basso. Per la gioia di Boni, Gianni Munari ha dimostrato di non essere solo un sopramobile di questo Parma, ma anche un giocatore su cui poter fare affidamento.
Serviranno a qualcosa queste indicazioni al tecnico? Perché ci si potrebbe aggiungere l’ennesima buona prova di Mendes, Palladino, Rosi o Mesbah…
Altro dato positivo è l’esordio in prima squadra di due giovanissimi: Mauri e Koné. Il primo centrocampista classe ’96, il secondo difensore classe ’94. Due futuri campioni di questo Parma.
L’unica risposta che tutti si aspettavano non è arrivata nemmeno questa sera. Amauri, nonostante i quattro gol dei ducali, è rimasto ancora una volta all’asciutto. Ha cercato fino all’ultimo, con rabbia che è poi è scemata via via in disperazione, il gol. Ma niente. Ancora una volta l’attaccante italo-brasiliano si deve accontentare di festeggiare gli altri. La ricerca del gol per un attaccante potrebbe diventare un’ossessione, e l’incubo di Ama continua ancora. Il gol oggi, in questa partita così “facile” per la formazione ducale, avrebbe potuto infondere maggiore convinzione al giocatore, e trasformarlo in un elemento importante per il Parma di Donadoni.
Ma fino a quando il numero 11 crociato andrà alla ricerca disperata del gol e del miglior se stesso è impensabile di poter contare su di lui. Il Re Leone è dormiente, non appena deciderà di svegliarsi, potrà essere un’arma in più per il Parma. In attesa di questo momento tutti si coccolano (e ci coccoliamo) Sant’Antonio da Bari.