CARTELLINO GIALLOBLU’ di Matteo Agoletti / BRKIC SI E’ SCONTRATO CON HERTEAUX: NESSUNA SCORRETTEZZA DA PARTE DI AMAURI NEL GOL. ECCESSIVA L’AMMONIZIONE DI ACQUAH
(Matteo Agoletti) – Il giorno dopo la ventunesima giornata del campionato di serie A inizia con il programmato incontro tra arbitri e rappresentanza delle società. All’appuntamento di Milano, sono presenti il designatore Stefano Braschi insieme al presidente dell’Aia Marcello Nicchi e capitani ed allenatori delle squadre che militano nella massima serie: l’occasione giusta per fare il punto sia per quanto riguarda il rapporto tra direttori di gara e calciatori, sia per le situazioni di regolamento complesse e controverse, come ad esempio il fuorigioco.
E alla luce di quanto accaduto ieri in campo molto ci sarà da discutere. Al centro dell’attenzione mediatica il sig. Tagliavento che in Torino – Atalanta concede ben due penalty ai granata dei quali uno realizzato e l’altro no. Molti dubbi in entrambi i casi, specialmente in occasione del primo, dove portiere e attaccante si scontrano dopo un intervento sul pallone del portiere orobico. Il sig. Tagliavento attende un attimo e probabilmente su indicazione di un collaboratore opta per il rigore. Decisione significativa per il risultato, che da Parma, vede il Torino tenere il passo dei crociati e agganciare il Verona.
E nel posticipo serale tra Fiorentina e Genoa, il sig. Tommasi prende un grande abbaglio quando concede un rigore alla squadra di Gasperini per un contatto inesistente tra Antonelli e Neto. Dalle immagini si vede chiaramente che il contatto non c’è e l’ex giocatore del Parma si lascia cadere volontariamente. Si trattava di una simulazione che andava invece punita con calcio di punizione per i viola e con l’ammonizione per l’esterno rossoblù.
Al Tardini dirige l’incontro il sig. Peruzzo della sezione di Schio, coadiuvato dagli assistenti Liberti e Tonolini, dal quarto uomo Giallatini e dagli addizionali Damato e Bruno. Buona la prestazione del direttore di gara che amministra gli uomini in campo per tutti i 90 minuti. Non si registrano particolari episodi. In occasione del gol del Parma qualche telecronista ha ipotizzato una spinta di Amauri sull’avversario, invece si può chiaramente vedere dai replay che il portiere Brkic si scontra col compagno Herteaux e non vi è alcuna scorrettezza da parte dell’italo-brasiliano. Nel secondo tempo Palladino viene fermato in posizione di fuorigioco. Al rallenty si evince che l’attaccante del Parma parte in posizione regolare, si tratta tuttavia di pochi centimetri e l’errore da parte dell’assistente numero uno Liberti fa parte del gioco. Peccato, però, perché sarebbe stata una bella azione.
Corrette anche le ammonizioni, anche se reputo eccessiva quella comminata ad Acquah poco prima di essere sostituito. Il ghanese del Parma interviene cercando il pallone e senza eccessiva vigoria fisica, tuttavia l’arbitro estrae il cartellino giallo. Ammonito anche Felipe, diffidato, che salterà la gara di domenica a Roma.
Un buon Parma quello visto al Tardini, che non si fa imbrigliare dalla squadra di Guidolin e controlla la gara senza rischiare per tutta la durata dell’incontro. Il risultato è di 1-0 ma le marcature potevano essere ben di più. La squadra di Donadoni macina gioco e confeziona diverse palle gol pur senza concretizzare. La difesa senza capitan Lucarelli ben figura, guidata da Paletta e da Mattia Cassani che sta attraversando un grande momento di forma. Fuori Biabiany dall’inizio e dentro Acquah in posizione di esterno, che risulta utile alla causa facendo giocare il Parma con un modulo ibrido, centrocampo a volte a 5 a volte a 4 uomini, e autore di un gran bel tiro in porta al volo. Buono l’assist di Cassano e il gol di Amauri. Da sottolineare l’esordio di Josè Mauri, fino all’anno scorso negli Allievi Nazionali, in qualità di vice Marchionni, che nel finale per poco non segna il gol del 2-0.
Ora il Parma si trova una classifica molto interessante, a un punto dall’Inter in zona Uefa e a pari merito con Torino ed Hellas Verona. La prossima sfida ci vedrà protagonisti a Roma e chissà che la striscia positiva non continui anche nella Capitale. Intanto il mercato vive i suoi ultimi giorni e sul binario di partenza pare esserci Biabiany. Senza la velocità del Fulmine Nero la squadra di Donadoni dovrà cambiare un po’ gioco, vedremo se si troveranno alternative in rosa o se arriverà un nuovo attaccante. Probabilmente verranno perfezionate alcune cessioni e ad oggi con la promozione di Mauri il reparto più assortito sembra il centro campo, dove ritroveremo Galloppa e Obi, senza dimenticare Munari. Matteo Agoletti