IL CASSANO ATTAPIRATO RIBADISCE: «SONO INNAMORATO DELLA SAMPDORIA. GARRONE, ANCHE SE NON HA IL MIO NUMERO, PUÒ SEMPRE TROVARLO…» Guarda le foto
(Lorenzo Fava) – «Siùr Cassano! Ma come là và?». È il tipico saluto di Valerio Staffelli, storico inviato del tg satirico di Canale 5 Striscia la notizia, che insieme all’immancabile tapiro d’oro s’è recato a Collecchio per far visita a FantAntonio, dopo il flirt natalizio non andato a buon termine con la Sampdoria e i fischi di domenica scorsa del pubblico del Tardini. «Siamo venuti a portarle un altro tapiririno per la sua collezione» fa Staffelli. Cassano la prende bene: «Quanti ne sono?». «Eh ormai son tanti – dice l’inviato di Striscia – io mi ricordo quando eravamo venuti a consegnarle quello gigante… Le si sposta in giro per l’Italia e noi la seguiamo». «A uomo!»
risponde scherzosamente il Discolo. Rotto il ghiaccio, Valerio Staffelli inizia a porgere a FantAntonio le fatidiche domande che hanno portate le telecamere di Mediaset fin nel Ducato: «Allora, Cassano, ci vuol spiegare questa storia del trasferimento: va alla Sampdoria, poi invece rimane qua, poi va alla Sampdoria. Ma cosa c’è di vero in tutto ciò? Perché voci dicono che lei telefonava tutti i giorni al Presidente Garrone per chiedergli di andare là…».
Come nella “conferenza-teatrino” della scorsa settimana, la ciliegina della centenaria torta crociata smentisce alcun tipo di contatto con Edoardo Garrone, ma non nasconde, ancora una volta, il suo amore senza confini per la squadra blucerchiata di Genova: «No. Garrone non l’ho mai sentito, l’ho visto due anni fa quando sono andato a vedere l’allenamento della Sempdoria. Non l’ho mai sentito… La realtà dei fatti è, come ho detto in conferenza stampa, che sono innamorato di quella squadra là (e intanto, sulle parole del Pibe de Bari, Striscia manda mille cuoricini blucerchiati sulle note di “Unchained Melody” dei
Righteous Brothers, famosa canzone d’amore del film “Ghost”), però sto bene qua. E adesso bisogna ricominciare». Poi Valerio Staffelli chiede al fantasista se la voce che il suo trasferimento, o meglio ritorno, alla Samp fosse stato bloccato dall’allenatore Mihajlovic. Cassano prima sbuffa, poi aggiunge: «Questo non lo so, ti dico la sincera verità, io non ho mai sentito nessuno dall’altra parte. Una cosa è certa: io volevo tanto andare là. Però, ripeto, non se n’è fatto niente e andiamo avanti adesso».
«Ma in tutto ciò – chiede Staffelli – lei era rimasto in buoni rapporti, ai tempi, col signor Garrone?». Il Pibe de Bari non può che negare «No. Con la buona (anima, non conclude Antonio, nda) del Presidente (Riccardo, scomparso lo scorso 21 gennaio) avevo discusso, poi avevo riallacciato il rapporto. Si era concluso bene, però c’è stato quel piccolo intoppo che… adesso non si può più tornare alla Sampdoria. Pero nella vita mai dire mai!». «Mai più proprio?» continua a pungere l’inviato del tg satirico; Cassano, a questo punto, si mette la mano sul cuore e si lascia
trasportare dalla sua passione: «Dipendesse da me, io farei di tutto e di più, perché sono innamorato di quella squadra là… Però sto bene a Parma e voglio fare bene a Parma».
Sulle voci dell’ultim’ora che lo verrebbero a Firenze come sostituto dell’infortunato Pepito Rossi, il Discolo si fa una grassa risata e poi, da buon burlone, aggiunge: «Io sono come la signora Camilla: tutti la vogliono, nessuno la piglia». «Quando c’ha il pallone tra i piedi lei, signor Cassano!» lo elogia Staffelli, Cassano raccoglie l’assist e si veste da ancora una volta da fantasista della risata: «Sì, ma il problema è quando non ce l’ho! Quello è il problema». Inutile punzecchiarlo sul tema della Nazionale, Cassano fa l’indiano e ironizza: «Nazionale Cantanti?». Quindi, Valerio Staffelli prova a ingannare la sua “vittima” facendolo parlare di cucina («Sono una pippa a cucinare» afferma FantAntonio): «Meglio le trenette al pesto o il prosciutto di Parma con un po’ di Parmigiano-Reggiano?» domanda – con tanto di v al posto della r moscia, tipica delle nostre zone –
l’intervistatore ficcante. Cassano stavolta non cade nella trappole e sceglie un ‘medio virtuoso’: «Facciamo: un po’ di pesto con il Parmigiano sopra!», facendo inorridire il buongustaio intervistatore. In quanto a politica, Cassano fa orecchie da mercante: «Lei è Euro-scettico?», «Parla semplice con me!» risponde Cassano. Staffelli ritorna sul concetto: «A favore o contro l’Euro?», ma il Discolo dice di non capirci niente: «Se uno ce l’ha il grano… va bene! Io non capisco niente di questo genere qua».
Infine il servizio di Striscia si chiude con la possibilità di mandare un video messaggio alle seguenti persone: a Prandelli, a Garrone, ai tifosi del Parma, oppure a Balotelli, enfant prodige et maudit come il Cassano che fu (e che è). Per non far torti a nessuno, Antonio decide di confessare qualcosa a tutti: A Prandelli: «Che si ricordasse che Cassano esiste sempre»; con i supporters crociati cerca di scusarsi: «Com’è giusto che sia, visto che li ho fatti un po’ arrabbiare…Sto bene qua»; a Garrone: «Il mio numero di telefono, anche se non ce l’ha, può trovarlo sempre. Non si sa mai nella vita»; per Balotelli una specialissima dedica: «Continua a essere così come sei!».
Insomma, all’orizzonte niente di nuovo. Cassano, di fronte al microfono irriverente di Striscia la notizia, ammette di sì di stare bene nel Ducato, ma non può fare a meno di nascondere il spasmodico e al momento platonico amore per la piazza di Genova, sponda blucerchiata. I messaggi lanciati al Presidente Garrone non hanno bisogno di particolari traduzioni o interpretazioni: «Dipendesse da me, io farei di tutto e di più, perché sono innamorato di quella squadra là», «Il mio numero di telefono, anche se non ce l’ha, può trovarlo sempre. Non si sa mai nella vita». Resta da
capire se il Discolo sarà in campo dall’inizio sabato all’Ardenza di Livorno contro il labronici ultimi in classifica, dopo la panchina riscaldata per 79 minuti contro il Torino. E interessante sarà vedere come verrà riaccolto al Tardini il 26 gennaio, nella gara interna contro l’Udinese (valida per la 2^ giornata di ritorno), sempre ammesso che in quella data faccia ancora parte della famiglia crociata… I tifosi del Parma se ne facciano una ragione: prima o poi, che sia a gennaio o che sia a giugno, Cassano tornerà a Genova (o proverà a forzare la mano per farlo). Al cuor non si comanda. Lorenzo Fava
quando si dice più la “mesdi” e più la spusa … ecco questo è proprio il tipo esempio!!! Basta Cassano adesso taci …